Personalmente credo si ecceda nell'altro senso, rischiando di porre Mihajlovic nella figura che non dovrebbe competergli del martire o arrivando addirittura a santificarlo per le nefandezze societarie che conosciamo.
Ma che cosa realmente non va nell'esonero di questo allenatore a +5 dal Chievo, preso in quanto tale?
Perché siamo tutti d'accordo che la squadra è disfunzionale, che i problemi sono prima di tutto altrove, che non ci sono le condizioni per lavorare in un certo modo e che Donnarumma resterà un merito imperituro di Sinisa.
Ma poi c'è comunque il campo, gli allenamenti, le prestazioni, le crescite dei giocatori. Ovvero c'è da prendere atto di una squadra male allenata, che non può e non deve fare passare la semplificazione per cui con questa rosa non si potesse fare di più e che addirittura per quello che ha fatto meritasse la conferma.
Si parla di grande uomo tutto di un pezzo e con schiena dritta, ma delle due l'una:
-o ha avallato le scelte della dirigenza, facendo più o meno buon viso a cattivo gioco ma con la convinzione di poter fare bene, e quindi ha fallito nella valutazione della rosa e del suo lavoro;
-oppure ha fatto il paraculo o, per farla facile, l'aziendalista, né più né meno come si vuole far credere siano stati Allegri prima, Inzaghi poi e probabilmente Brocchi da domani (difficile inserire Seedorf nel lotto, vittima come è stato di una faida interna alla società), dimostrando di non avere poi quella personalità che fin dalla vicenda Mexes avrebbe dovuto portarlo anche a gesti forti se non era realmente nelle condizioni di fare il proprio lavoro.
Tatticamente abbiamo perso almeno 4 mesi seguendo uno schema che non poteva proprio esistere, appunto fortemente suggerito dall'alto, ed il successivo 442 (arrivato dopo altri esperimenti falliti come il 433) che ci ha permesso una quadra non è stato evoluto con concetti e perfezionamenti come era logico aspettarsi in questo mese.
I giocatori forti che avevano dei precisi limiti, tecnici e caratteriali, li hanno palesati tutti, quelli che erano scarsi sono rimasti scarsi, quelli che erano nel limbo sono precipitati tra gli scarsi, quelli che erano giovani non sono migliorati o sono stati proprio bruciati (De Sciglio, Romagnoli, Bertolacci, Mauri, Suso, Niang, Ely, volendo Faraone mezzala), di partite da ricordare non c'è traccia e do per sottinteso che nessuno potrà rivendicare la finale di Coppa Italia come un merito reale.
Ma soprattutto la grande oltre che unica caratteristica che ha portato Mihajlovic al Milan, ovvero la carica e la spinta motivazionale che doveva scuotere questi giocatori senza personalità, si è rivoltata come un boomerang non solo nella mancata risultanza di questi elementi in campo, ma soprattutto nelle imbarazzanti performance umane ai microfoni ed in campo di una persona con cui francamente non so come un tifoso rossonero possa essere entrato in feeling.
Continuo a dubitare che questa dirigenza voglia bruciare a prescindere gli allenatori per il gusto di scaricare su di loro le colpe, è troppo semplicistica come ricostruzione tanto più alla luce dei 90 milioni messi sul piatto in estate.
Semplicemente questa dirigenza brucia allenatori perché non capisce niente di calcio e quindi, oltre a sbagliare acquisti, sbaglia anche la scelta degli allenatori. Quando non li usa direttamente come faida interna societaria