Qui in basso una intervista di quando allenava la Fiorentina. Parla del passato e della guerra nel suo paese. Alcuni argomenti francamente sono poco condivisibili, come l'amicizia con la Tigre di Arkan (autore di numerosi crimini di guerra). Afferma che è stato un suo amico (conosciuto ai tempi della Stella Rossa, era il capo ultrà) e lo condanna per ciò che ha fatto durante la guerra, ma "son cose che in guerra fanno tutti. Per la Serbia rimane un eroe." Sto tipo ha salvato pure lo zio croato (il fratello della madre) che in passato aveva augurato la morte al pare di Sinisa (serbo). La Tigre teneva in ostaggio lo zio, hanno visto sul cellulare il nome di Sinisa, e lo hanno chiamato. Sinisa ha confermato che era lo zio e lo hanno salvato. Altrimenti avrebbe fatto una brutta fine come tutti gli altri croati in ostaggio. Gran brutta storia...
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Quello che dice è tutto vero si, ma dal suo punto di vista.
Lui essendo serbo la pensa in un determinato modo, chiaramente... è verissimo che i serbi hanno questa mentalità presuntuosa, orgogliosa e si sentono superiori a tutti. Questa mentalità ha fatto covare dentro di loro un odio e una cattiveria rara. Pensavano e credevano di poter radere al suolo l'attuale Bosnia Erzegovina, uccidendo e facendo strage (pulizia etnica) di musulmani . È così fecero, in parte.. uccisero la maggior parte dei maschi presenti in Bosnia, gente disarmata e impreparata a qualsiasi guerra. Un vero e proprio massacro. Poche furono le città che riuscirono ad armarsi in tempo e quindi a difendersi. Tutto l'esercito jugoslavo era a Belgrado, quindi i serbi erano quelli che possedevano tutti i tipi di armi e mezzi, senza contare che la maggior parte dei soldati e della polizia jugoslava erano proprio serbi..
Dire che Arkan è un eroe fa capire tutto, lo considerano un salvatore ma era un carnefice. I famosi soldati di Arkan erano criminali, galeotti rilasciati dalle varie carceri slave, armati (e drogati), con un solo obbiettivo, uccidere.
Dopo vent'anni ancora non si riesce a capire come scoppiò la guerra, un popolo "misto" che condivideva la vita ogni giorno. Non esistevano serbi, croati, bosniaci, sloveni ecc erano tutti jugoslavi. Secondo me la risposta sta proprio nella mentalità che hanno i serbi...
È vero che nella guerra son morti anche tanti serbi, ma comunque pochi in confronto alle vittime musulmane. I serbi le presero dai croati nelle città di confine, che riuscirono a difendersi. I bombardamenti di cui parla Sinisa iniziarono a fine guerra, quando ormai la strage era compiuta. Tutte le nazioni del mondo restarono a guardare, con le mani in mano. Le poche notizie che si avevano in tv erano filmati e documentazioni fornite dai caschi blu. La realtà delle cose uscirono a guerra finita. Io non la chiamerei guerra, ma pulizia etnica, massacro, strage, vigliaccheria.
Son passati solo vent'anni e la gente che ha passato quelle cose non dimentica, è ancora troppo presto. Sinisa la guerra l'ha vissuta si, ma non in prima persona. La mentalità che ha non è sicuramente dovuta a quello che ha passato, ma più per le sue origini e per suo carattere.
Non voglio giudicarlo, non commento quello che ha detto riguardo ad Arkan. In ogni caso, verrà giudicato per il lavoro che farà sulla nostra rosa e in campo. Secondo me è la persona giusta da cui ripartire, ha due palle quadrate e il carattere che manca a milanello da troppi anni.