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Simone, bordate a Leo:"Tornare al Milan? Non sono figlio di nessuno"
Marco Simone intervistato dalla GDS in edicola oggi 1 luglio sul Milan:"Tornare? Molto difficile. Non ho alle spalle nè procuratori nè direttori. E se non fai pubbliche relazioni non entri nel giro. Possibile che non ci sia nessun dirigente di qualche squadra a cui possa venire in mente il mio nome? Squadra B del Milan? Avevo ricevuto altre 5-6 proposte ma le avevo rifiutate per l'orgoglio di tornare al Milan. Anche se era la seconda squadra. Quando sono rimasto a piedi le altre offerte non c'erano più. Ma io non ho mai chiesto di tornare. Era stato Gattuso a fare il mio nome. Per Rino ero l'ideale. Sono stato una settimana ad aspettare, Leonardo non ha mai voluto incontrarmi di persona. Lui sarà anche Leonardo, ma io al Milan qualcosina l'ho vinta. Si è comportato male perchè il progetto non lo ha mai nemmeno guardato. Si è giustificato con la scusa del FPF ma il progetto era già stato messo a bilancio. Ha creato un grave danno, pagato con la retrocessione della primavera. Ha mancato di rispetto a tutto il Milan. Peccato perchè Maldini era entusiasta di quel progetto. Li ho incontrato tutti e due in sede, tempo dopo. C'era la panchina della panchina della primavera da assegnare e mi è stata chiesta la disponibilità. Io l'ho data. Visto tutto il pregresso mi attendevo un minimo di riconoscenza ma nulla. E questo mi ha deluso ancora di più. Maldini dirigente? Ha supportato sempre Leo e e mi chiedo come sia potuto accadere. Paolo è il Milan e deve essere lui a decidere. Il mondo va al contrario. Un ruolo da subalterno a Leo è fantascienza. Ora il suo ruolo è giusto. Deve fare esperienza e comandare. Ora con Boban due grandi campioni in cima alle gerarchie. Lo sento spesso, massimo rispetto per la sua cultura. Felice che il Milan sia guidato da due persone così. Loro si che metteranno il Milan davanti a se stessi. Gattuso? Lavoro straordinario, doveva restare anche se c'erano dei rischi. La gente capisce bene di chi sono le colpe in certi casi. Piatek? Ottima impressione, di certo non è un fuoco di paglia. Ma va messo in condizione di rendere al meglio. Silva? Mi è sempre piaciuto, ma il Milan non ha avuto pazienza. Ai miei tempi ci sarebbe stata. Cutrone? Non pronto per fare il titolare nel Milan, deve avere pazienza. Buon attaccante ma non un fuoriclasse. Scalpitare così non è la direzione giusta".
Marco Simone intervistato dalla GDS in edicola oggi 1 luglio sul Milan:"Tornare? Molto difficile. Non ho alle spalle nè procuratori nè direttori. E se non fai pubbliche relazioni non entri nel giro. Possibile che non ci sia nessun dirigente di qualche squadra a cui possa venire in mente il mio nome? Squadra B del Milan? Avevo ricevuto altre 5-6 proposte ma le avevo rifiutate per l'orgoglio di tornare al Milan. Anche se era la seconda squadra. Quando sono rimasto a piedi le altre offerte non c'erano più. Ma io non ho mai chiesto di tornare. Era stato Gattuso a fare il mio nome. Per Rino ero l'ideale. Sono stato una settimana ad aspettare, Leonardo non ha mai voluto incontrarmi di persona. Lui sarà anche Leonardo, ma io al Milan qualcosina l'ho vinta. Si è comportato male perchè il progetto non lo ha mai nemmeno guardato. Si è giustificato con la scusa del FPF ma il progetto era già stato messo a bilancio. Ha creato un grave danno, pagato con la retrocessione della primavera. Ha mancato di rispetto a tutto il Milan. Peccato perchè Maldini era entusiasta di quel progetto. Li ho incontrato tutti e due in sede, tempo dopo. C'era la panchina della panchina della primavera da assegnare e mi è stata chiesta la disponibilità. Io l'ho data. Visto tutto il pregresso mi attendevo un minimo di riconoscenza ma nulla. E questo mi ha deluso ancora di più. Maldini dirigente? Ha supportato sempre Leo e e mi chiedo come sia potuto accadere. Paolo è il Milan e deve essere lui a decidere. Il mondo va al contrario. Un ruolo da subalterno a Leo è fantascienza. Ora il suo ruolo è giusto. Deve fare esperienza e comandare. Ora con Boban due grandi campioni in cima alle gerarchie. Lo sento spesso, massimo rispetto per la sua cultura. Felice che il Milan sia guidato da due persone così. Loro si che metteranno il Milan davanti a se stessi. Gattuso? Lavoro straordinario, doveva restare anche se c'erano dei rischi. La gente capisce bene di chi sono le colpe in certi casi. Piatek? Ottima impressione, di certo non è un fuoco di paglia. Ma va messo in condizione di rendere al meglio. Silva? Mi è sempre piaciuto, ma il Milan non ha avuto pazienza. Ai miei tempi ci sarebbe stata. Cutrone? Non pronto per fare il titolare nel Milan, deve avere pazienza. Buon attaccante ma non un fuoriclasse. Scalpitare così non è la direzione giusta".