Comunque il declino dell’uomo Berlusconi, prima ancora che del politico o dell’imprenditore, ha dell’incredibile. Ogni tanto, per diletto, vado sul sito della Stampa, laddove si possono consultare tutti gli arretrati del quotidiano dall’inizio della sua storia fino al 2006: ebbene mi rivedo il Berlusconi degli anni ’80 e ’90, che era davvero un gran figo, un passo avanti rispetto a tutti quanti gli stavano intorno.
L’uomo che ieri costringeva Craxi a tornare da un vertice con la Tatcher per far approvare in tutta fretta la legge Mammì oggi accarezza gli agnelli e si circonda di personaggi come la Brambilla, il che non mi sembra indizio di una bella fine.
Vero è che non si può giudicare una persona dagli ultimi anni di vita, però la fine di Berlusconi è proprio bassa, l’esatto specchio di quanto di alto (tanto, ma proprio tanto) c’è stato in passato.