Sinceramente, non credo di aver capito quanto hai detto.
Cioè, una cosa tipo chi crede che la vita sia stata generata da un'entità superiore è credente? Grazie ar mazzo, direi
Quel che intendo dire è che chi "suppone" che "possa" esserci vita altrove fa, in fin dei conti, un atto di fede.
Gli scienziati, i matematici, i logici, gli "atei" (diciamo così, visto che spesso vanno a braccetto) maneggiano il concetto di infinito con una pericolosità disarmante. L'universo è infinito. Ok. Quindi è impossibile vederlo e perlustrarlo tutto. Ok. Quindi è possibile che ci sia un "et" qualsiasi svariati milioni di anni luce da plutone? Può essere. Ecco, questo "può essere".
Dio no. Dio, per uno di questi scienziati (che alla fine fanno un atto di fede, nell'ipotizzare la presenza di qualcosa all'interno di un concetto infinito per definizione) è una barzelletta, spesso.
Io faccio fatica a capire perché, sotto al profilo logico (o quello che uno scienziato "base" sostiene sia logico), può esistere vita a miliardi di km di distanza, senza poterlo verificare in alcun modo, mentre Dio non può esistere.
Io lo posso capire l'odio per la religione. Ma lo posso capire profondamente, visto quello che si è fatto (e purtroppo ancora si fa) in nome della religione. Però temo che questo offuschi di molto la criticità di ognuno, oggigiorno, insieme ad una evoluzione tecnologica superficiale che ci fa veramente credere di "sapere" le cose, di averle a portata di mano e di avere il controllo sulla nostra esistenza.