Siete Atei o Credenti?

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danyaj87

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Insegnare a un bambino la bontà e l'onestà a catechismo e come insegnargli a mangiare le verdure da McDonald

Non credo che il paragone sia minimamente calzante. Poi per carità se uno sa insegnare anche fuori dalla Chiesa i buon valori va bene, purché lo faccia. Oggi purtroppo si insegnano solo altri sbagliati valori.
 

Basileuon

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Perchè sarai stato sfortunato, ma in mezzo ai preti, anzi soprattutto chi gli gira intorno, le donne casa e chiesa nemmeno sposate, i catechisti/catechiste, c'è davvero molta brava gente.

Poi forse vivo in una zona dove son tutti paesi che raramente superano i 6-7 mila abitanti, e forse la gente è più genuina.

Sicuramente il contesto in cui sei cresciuto fa tanto della tua opinione, ma personalmente credo di essere una persona molto più generosa, buona e intelligente di tanti amici che frequentano o che hanno frequentato la Chiesa.

ps: al liceo avevo in classe tre ragazzi provenienti dal seminario... uno solo ne è rimasto (sui 7 che c'erano in tutto il liceo) e due dei miei tre compagni di classe sono diventati davvero comunisti (che per me a livello socio-economico è quanto più vicino alla parola di Cristo)
 

Shevchenko

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Guarda, invece questa è l' unica cosa su cui non sono d' accordo.

Secondo me l'unica cosa utile della chiesa attuale, son proprio catechismo e frequentazione ecclesiastica dei bambini.

Escludendo le varie eccezioni, è forse l' unica e più importante fase della vita in cui si possono insegnare bontà, onestà e tutti i principi sani della vita.

Punti di vista.Io l'educazione di mio figlio non la lascerei a nessuno.Ci penso io a queste cose!Se io e mia moglie non saremo in grado di educare in maniera corretta nostro figlio,significa che forse non eravamo adatti a fare i genitori.Poi scusa Preti che non hanno nemmeno figli, sanno come vanno educati?Mha...Non dico che chi non abbia figli non sappia cosa sia l'educazione o cose simili, ma avere un figlio credo che sia un mondo con mille sfaccettature e un prete che vede un bambino per 1 ora al giorno, si perde le altre 23 ore di vita e di sfaccettature...Non so se capisci cosa voglio dire.Poi io non lascerei mai e poi mai mio figlio nelle mani di un prete.Ma come ho già detto più volte ognuno fa quel che vuole.

Giustamente nessuno deve essere forzato a fare cose, però potrei dire cosi. Per una famiglia cattolica praticante (magari non bigotta e/o integralista) l'andare a messa fa parte dell'educazione del figlio, e non si può certo negare che anche attraverso la chiesa passava l'educazione del buon cristiano, e sopratutto del buon cittadino. Oggi come oggi lo sfascio della società è, a mio parere, anche dovuto a questo, inoltre serviva la chiesa come centro di aggregazione, che si accompagnava alla scuola, alla famiglia e alle amicizie (che spesso nascevano proprio li in chiesa). Effettivamente da come ne parlano i genitori (non quelli nati nella seconda metà degli anni 70, ma prima) era come avere un ordine naturale delle cose.
Ad ogni modo ognuno è libero di credere e vedere e pensare come vuole, nessuno deve essere obbligato, tuttavia nessuno deve permettersi di fare sbeffeggio o dileggio delle religioni, tutte prese nella maniera corretta sono portatrici di ottimi valori e di pace. Allo stesso modo io l'ateismo lo considero come una vera religione e, peccando di presunzione, tra le peggio integraliste. Perchè se l'agnostico dice di non sapere la risposta, l'Ateo vuole a tutti costi forzarne una, che in teoria, essendo ateo appunto, non dovrebbe fare.

Lo sai vero che anni fa, prima degli anni 70 molte persone andavano a messa solo perchè se non lo facevano erano viste in malo modo nel paese?Sono cose che mi ha raccontato mio padre eh, non pincopallino!Quindi in questo caso la gente ci andava non per pura fede, ma per un tornaconto personale.Questa non è affatto una bella cosa.E' una cosa che in parte ho vissuto pure io nel mio paese, perchè quando ero più piccolo molte mamme mi guardavano e giudicavano in malo modo solo perchè non andavo in Chiesa.E io senza peli sulla lingua dico che per me queste persone non solo sono tristissime, mi fanno molta pena.Non sono mai stato in Chiesa, non sono battezzato (l'unico della mia famiglia a non esserlo) non ho fatto la prima confessione, la comunione, la cresima e tutte quelle cose li, eppure di amici ne ho molti.E' chiaro che frequentando spesso un posto si ha l'occasione di fare amicizie nuove.Frequentando la Chiesa a meno che tu non sia asociale, qualche amicizia nuova te la fai, ma questo vale per tutti i posti, non solo per la Chiesa. L'educazione te la devono dare i genitori!Io stesso sono ateo, ma non penso d'essere maleducato.Conosco altri Atei che sono persone fantastiche, lo stesso vale per i credenti eh.Ci sono persone di m. tra gli atei e tra i credenti, come lo stesso vale per le belle persone.
Hai generalizzato sugli Atei.Io mene frego di quello che pensa la gente. Io baso il mio pensiero sui fatti, su qualcosa di razionale, di esistente di spiegabile in maniera scientifica. Per me Dio e Satana non esistono. PER ME, appunto. E' il mio pensiero non lo impongo a nessuno.Ti dà fastidio (parlo in generale, non di te) fatti tuoi, non è un problema mio.
Comunque come ti ho già detto hai generalizzato sugli atei dicendo che "tutti vogliono forzare una teoria" Non è affatto cosi!E' come se io ti dicessi che tutti i credenti sono poveri stupidi, ignoranti e bigotti.Lo sappiamo tutti che non è cosi, quindi non capisco queste generalizzazioni.
 

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Discorso lungo e che tocca molti punti. Trovo eloquente che nella religione cattolica ci sia il culto dei santi ad esempio, che di fatto altro non è se non una rivisitazione del politeismo. L'uomo non ha bisogno di credere solo per paura, ma anche per mancanza di autostima e arroganza. Se io offendo dio, offendo anche chi crede in lui. Questo perché Dio in realtà non è visto come Dio ma come elevazione di noi stessi, questi sono concetti dimostrati a livello prettamente sociologico.
Altre religioni, come lo shintoismo, hanno i Kami, i nativi americani condividevano curiosamente molti principi di stampo induista, senza mai esser entrati a contatto con quella cultura.

C'è stato un tempo in cui credevo, schiavo di me stesso e della mia arroganza. Ora quel tempo è passato. Ci son tanti motivi per creder o meno, ognuno dovrebbe esser libero di pensarla come vuole senza voler catechizzare altri. Mettere a conoscenza qualcuno di una certa filosofia è giusto, obbligarlo ad aderirvi manipolandolo, no.
 

danyaj87

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Punti di vista.Io l'educazione di mio figlio non la lascerei a nessuno.Ci penso io a queste cose!Se io e mia moglie non saremo in grado di educare in maniera corretta nostro figlio,significa che forse non eravamo adatti a fare i genitori.Poi scusa Preti che non hanno nemmeno figli, sanno come vanno educati?Mha...Non dico che chi non abbia figli non sappia cosa sia l'educazione o cose simili, ma avere un figlio credo che sia un mondo con mille sfaccettature e un prete che vede un bambino per 1 ora al giorno, si perde le altre 23 ore di vita e di sfaccettature...Non so se capisci cosa voglio dire.Poi io non lascerei mai e poi mai mio figlio nelle mani di un prete.Ma come ho già detto più volte ognuno fa quel che vuole.



Lo sai vero che anni fa, prima degli anni 70 molte persone andavano a messa solo perchè se non lo facevano erano viste in malo modo nel paese?Sono cose che mi ha raccontato mio padre eh, non pincopallino!Quindi in questo caso la gente ci andava non per pura fede, ma per un tornaconto personale.Questa non è affatto una bella cosa.E' una cosa che in parte ho vissuto pure io nel mio paese, perchè quando ero più piccolo molte mamme mi guardavano e giudicavano in malo modo solo perchè non andavo in Chiesa.E io senza peli sulla lingua dico che per me queste persone non solo sono tristissime, mi fanno molta pena.Non sono mai stato in Chiesa, non sono battezzato (l'unico della mia famiglia a non esserlo) non ho fatto la prima confessione, la comunione, la cresima e tutte quelle cose li, eppure di amici ne ho molti.E' chiaro che frequentando spesso un posto si ha l'occasione di fare amicizie nuove.Frequentando la Chiesa a meno che tu non sia asociale, qualche amicizia nuova te la fai, ma questo vale per tutti i posti, non solo per la Chiesa. L'educazione te la devono dare i genitori!Io stesso sono ateo, ma non penso d'essere maleducato.Conosco altri Atei che sono persone fantastiche, lo stesso vale per i credenti eh.Ci sono persone di m. tra gli atei e tra i credenti, come lo stesso vale per le belle persone.
Hai generalizzato sugli Atei.Io mene frego di quello che pensa la gente. Io baso il mio pensiero sui fatti, su qualcosa di razionale, di esistente di spiegabile in maniera scientifica. Per me Dio e Satana non esistono. PER ME, appunto. E' il mio pensiero non lo impongo a nessuno.Ti dà fastidio (parlo in generale, non di te) fatti tuoi, non è un problema mio.
Comunque come ti ho già detto hai generalizzato sugli atei dicendo che "tutti vogliono forzare una teoria" Non è affatto cosi!E' come se io ti dicessi che tutti i credenti sono poveri stupidi, ignoranti e bigotti.Lo sappiamo tutti che non è cosi, quindi non capisco queste generalizzazioni.

Ma guarda che non ti ho mica attaccato eh. Non vittimizzarti da solo. Non ho generalizzato, non ho detto nulla di che, ho detto pure che pecco di presunzione in una mia affermazione e non ti ho detto devi credere o meno. Tu sei libero di dire quello che vuoi. Non so cosa abbia detto o meno tuo padre, non mi interessa la tua intelligenza o stupidità. Me ne frega se io ti possa fare pena o meno, o chiunque frequenti la chiesa ti faccia pena. Non hai fatto la comunione, battesimo etc etc hai scelto così va bene.

Hai capito male e solo quello che volevi dal discorso, ad ogni modo ti consiglio di rileggerlo, in questo modo capiresti meglio ciò che ho scritto.

Era naturale negli anni passati andare a messa (anche perchè se nel paesello di 4000 anime se non ci andavi eri visto come satanico), ma era la chiesa, la parrocchia, l'oratorio un luogo di aggregazione che oggi è sostituito da altri luoghi (era un po come il circolo del partito eh).

Ho generalizzato sugli atei, non sugli agnostici perchè la maggioranza meno una manciata vogliono forzare l'ateismo collettivo(come una loro evangelizzazione). Non ho detto che tu sei uno che vuole andare a fare sbattezzare gli altri, cavolo mi interessa, basta che fai una vita sana onesta e per me va benissimo. Per la tua anima/coscienza pensi te.

Se hai subito le malelingue mi spiace per te, sicuramente comunque sarai una persona migliore perchè non si deve giudicare mai, e mai essere giudicati.

Sul tuo quote precedente. Giustissimo che tu educhi tuo figlio, ma mica sei il suo unico educatore. Tuo figlio viene (verrà) influenzato da te da sua madre, dagli educatori scolastici, dall'esperienza. Mica l'educazione del prete e solo per come figliare o altro, o come vivere la vita. Non ci sarà il prete ci sarà un altro educatore per tuo figlio, e potrà magari essere omosessuale o etero o buddista o ebreo, preparato o meno. Voglio peccare di nuovo di presunzione dicendoti: non sarai mai tu l'unico educatore di tuo figlio, non avrai mai tuo figlio H 24, sicuramente lo conoscerai meglio degli altri, ma non sarai l'unico suo educatore nella vita.
 
R

Renegade

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Innanzitutto chiedo venia a tutti per la pochezza della domanda antecedente a tutto questo. Anche se dovrebbe far riflettere come una semplice domanda possa scatenare quanto stiamo leggendo adesso. Ciò detto, il mio quesito si basava su un fronte puramente religioso e quindi si relazionava ad un Dio facente parte della stessa e non come starter della nostra formazione biologica.

Il risultato, comunque, non è affatto una sorpresa vista la generazione in cui viviamo oggi. Il mio ateismo è netto e tagliente verso ogni forma di religione, i cui testi scritti ritengo opere poetiche e romantiche, seppur in determinati passaggi vi sia del fiabesco e dell'esoterico. Ma nulla più. Materiali scritti dall'uomo, che da sempre deve fare i conti con ciò che non si spiega e con una solitudine vivente e pressante nel suo io interiore. Trovo, con tutto il rispetto possibile, alquanto difficile credere in un Dio artefice, quanto lo trovo credere in un Dio bonario che chiede cieca obbedienza e venerazione. Un Dio, che se andiamo a rivangare i pezzi chiave dell'antico testamento, si presenta come minaccioso, punitivo, egoista. Formato da una violenza forse senza eguali. Responsabile di cataclismi, morti, sciagure. Un bel paradosso, come lo è l'umanità stessa. Senza contare l'ilare scenario secondo quando qualcosa va male sia colpa dell'uomo mentre quando qualcosa va bene i meriti del divino siano innumerevoli. Come per un operazione riuscita... ''Un miracolo! Ringrazia Dio che sia vivo!''. E magari invece i meriti sono di un chirurgo che per anni ha gettato sudore e tempo su dei banchi universitari, con dei libri davanti, in dei laboratori, a dei corsi...

Quanto ai discorsi più possibilisti e al ramo agnostico, che io ho omesso per sfociare in posizioni più nette e meno diplomatiche, ritengo che sia esageratamente stupido fornire sé stessi di convinzioni astratte. Anch'io, in quanto ateo, devo affrontare le mie domande. Anch'io devo chiedermi cosa abbia dato origine a tutto questo. Pur essendo un fermo sostenitore della scienza, talvolta è impossibile non andare oltre. E dunque, da qui forse il discorso di [MENTION=939]Aldo[/MENTION] assume un senso. Le sue parole sono state dure. ''Gli atei mentono sapendo di mentire''. Ma parafrasando le stesse privi di rancore e alcuna remora, io ne colgo il senso, perché è un meccanismo chiave, subdolo se vogliamo, ma esistente. Un essere umano privo di dubbio non può essere definito razionale. E per quanto atei, talvolta, bisogna dubitare. Mi sento più aperto ad un concetto di Dio meramente biologico e scientifico; un Dio come processo d'inizio, come fenomeno scientifico. Ma aborro le teorie secondo le quali sia un'entità astratta che tutto vede e tutto controlla.

In ogni caso chi crede e chi non crede non possono essere messi sullo stesso piano, come è già stato detto. Ad ogni modo Dio non è altro che un concetto dall'incredibile potenza, risonanza e intriso di una catarsi che può portare oltre qualunque visione. Tuttavia questo Topic è prova di come esso, la sua esistenza o la sua semplice menzione sia indice di contrapposizione, veemenza, rancore e, se vogliamo, odio. Se nel mondo non fossero mai esistite le religioni, forse ci sarebbero state meno divisioni, ma senza dubbio più solitudine.

Detto questo, resto delle mie posizioni ed invito tutti a non accanirsi sulle proprie, sfociando nello scherno verbale. Io rispetto ognuno di voi, qualunque sia la vostra credenza, qualunque sia la vostra filosofia di pensiero. Siete esseri umani con una mente, una razionalità e, probabilmente, un'anima. Ed in quanto tali io vi rispetto. Provare a scavalcare l'altro solo per il concetto di Dio è tremendamente puerile.
 
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