Io non la vedo così, ma semplicemente come ritenere possibile un certo evento come la nascita della vita. Visto che dell'universo l'uomo non sa ancora nulla, praticamente, non si può escludere che altrove non si siano ripresentate le stesse condizioni che hanno portato la vita sulla Terra.
Questa, per me, non è fede.
Per il resto... boh. Io posso parlare per me. Vedo anche una serie di luoghi comuni e banalità, a dirla tutta. Una cosa tipo "superficiale evoluzione tecnologica" mi lascia basito.
Però non riesco proprio a vedere differenze.
Il processo logico-scientifico sarebbe questo:
"penso che qualcosa possa esistere, anche se non sono in grado di provarlo scientificamente, e non lo sarò mai"
Non si applica esattamente allo stesso modo a Dio e ad una forma di vita aliena, in considerazione del fatto che l'universo è infinito?
Non ho capito la parte sui luoghi comuni, in tutta sincerità
Certo che l'evoluzione tecnologica del nostro tempo, per le masse, è superficiale. Internet è uno strumento di disinformazione clamoroso, ed è alla portata di miliardi di persone.
Una volta le masse erano indottrinate "a forza" dalla religione. Oggi io non vedo grande differenza, con wikipedia. Ti sembrerà un paragone azzardato, ma quante persone conosci che si pongono una domanda, a qualsiasi livello, leggono una ventina di righe online, e pensano di conoscere la risposta, non interrogandosi oltre? Non è "fede" questo? Andare avanti senza fare nessun genere di critica a quello che può aver scritto un qualsiasi ragazzino in rete? Conosci veramente tante persone che fanno tanta analisi per "sapere" le cose?
Ci sono filosofi, teologi, pensatori che ci hanno lasciato LA VITA senza trovare una risposta a determinati quesiti, e oggi uno con un libro di 200 pagine in mano che si legge in un mese (se si vuole "approfondire", se no anche meno), pensa di avere delle risposte. O, ancora peggio, legge due cose su internet, o ascolta il pensatore tal dei tali formulare due concetti, e pensa di avere le risposte.
Siamo la generazione con il più grande complesso del controllo (e contemporaneo superficiale senso di averlo) che sia mai esistita, dal mio punto di vista.