Siete Atei o Credenti?

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danyaj87

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Discorso lungo e che tocca molti punti. Trovo eloquente che nella religione cattolica ci sia il culto dei santi ad esempio, che di fatto altro non è se non una rivisitazione del politeismo. L'uomo non ha bisogno di credere solo per paura, ma anche per mancanza di autostima e arroganza. Se io offendo dio, offendo anche chi crede in lui. Questo perché Dio in realtà non è visto come Dio ma come elevazione di noi stessi, questi sono concetti dimostrati a livello prettamente sociologico.
Altre religioni, come lo shintoismo, hanno i Kami, i nativi americani condividevano curiosamente molti principi di stampo induista, senza mai esser entrati a contatto con quella cultura.

C'è stato un tempo in cui credevo, schiavo di me stesso e della mia arroganza. Ora quel tempo è passato. Ci son tanti motivi per creder o meno, ognuno dovrebbe esser libero di pensarla come vuole senza voler catechizzare altri. Mettere a conoscenza qualcuno di una certa filosofia è giusto, obbligarlo ad aderirvi manipolandolo, no.

Il culto dei santi è quello che mi fa storcere il naso sinceramente, trovo molto più utile il culto della dottrina. Trovo molto affascinanti gli scritti dei cosidetti "dottori della chiesa" che riescono ad avere una magnifica filosofia per quanto riguarda la vita, tralasciando la religione.
Poi ovviamente il credere o meno è legittimato. Chi vuole crede e non deve forzare la propria religione sugli altri e viceversa. Moltissimi non credenti spesso prendono spunto dalle massime "bibliche" e religiose per esprimere concetti bellissimi ed affascinanti dal punto di vista morale e filosofico.
 

Atletico Maniero

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Parallelo assurdo.
Sarebbe come dire che chi crede e chi non crede a Babbo Natale, la Befana, il topolino del dentino, i marziani, i Gummi, sono sullo stesso piano. Uno è convinto che esistano, e l'altro no.

SPETTA A CHI CREDE L'ONERE DELLA PROVA!


Se uno crede in una cosa che non può razionalmente dimostrare, non può pretendere di essere sullo stesso piano di chi a quella cosa non crede.
Ho letto solo adesso questo messaggio. Se potessi stringerti la mano lo farei all'istante. Verità assoluta.
 

Shevchenko

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Ma guarda che non ti ho mica attaccato eh. Non vittimizzarti da solo. Non ho generalizzato, non ho detto nulla di che, ho detto pure che pecco di presunzione in una mia affermazione e non ti ho detto devi credere o meno. Tu sei libero di dire quello che vuoi. Non so cosa abbia detto o meno tuo padre, non mi interessa la tua intelligenza o stupidità. Me ne frega se io ti possa fare pena o meno, o chiunque frequenti la chiesa ti faccia pena. Non hai fatto la comunione, battesimo etc etc hai scelto così va bene.

Hai capito male e solo quello che volevi dal discorso, ad ogni modo ti consiglio di rileggerlo, in questo modo capiresti meglio ciò che ho scritto.

Era naturale negli anni passati andare a messa (anche perchè se nel paesello di 4000 anime se non ci andavi eri visto come satanico), ma era la chiesa, la parrocchia, l'oratorio un luogo di aggregazione che oggi è sostituito da altri luoghi (era un po come il circolo del partito eh).

Ho generalizzato sugli atei, non sugli agnostici perchè la maggioranza meno una manciata vogliono forzare l'ateismo collettivo(come una loro evangelizzazione). Non ho detto che tu sei uno che vuole andare a fare sbattezzare gli altri, cavolo mi interessa, basta che fai una vita sana onesta e per me va benissimo. Per la tua anima/coscienza pensi te.

Se hai subito le malelingue mi spiace per te, sicuramente comunque sarai una persona migliore perchè non si deve giudicare mai, e mai essere giudicati.

Sul tuo quote precedente. Giustissimo che tu educhi tuo figlio, ma mica sei il suo unico educatore. Tuo figlio viene (verrà) influenzato da te da sua madre, dagli educatori scolastici, dall'esperienza. Mica l'educazione del prete e solo per come figliare o altro, o come vivere la vita. Non ci sarà il prete ci sarà un altro educatore per tuo figlio, e potrà magari essere omosessuale o etero o buddista o ebreo, preparato o meno. Voglio peccare di nuovo di presunzione dicendoti: non sarai mai tu l'unico educatore di tuo figlio, non avrai mai tuo figlio H 24, sicuramente lo conoscerai meglio degli altri, ma non sarai l'unico suo educatore nella vita.

Forse sei tu che non hai capito il mio messaggio, oppure non ci siamo capiti entrambi, non lo so.So benissimo che non mi hai attaccato, come io non ho attaccato te.Ho parlato di me, riportando le mie esperienze in generale perchè sono cose che ho visto coi miei occhi, tutto qua.Ma chi si vittimizza?Vittima di cosa?Di qualche credente?Mha......Hai generalizzato sugli Atei e io l'ho scritto che hai generalizzato solo in quel frangente, pensavo l'avessi capito, ma forse mi sono spiegato male.Chi ha detto che tu mi fai pena?A me fanno pena le persone che ti giudicano "cattivo o buono" solo in base ai posti che frequenti.Per me è roba da dementi questa.Attenzione questo vale per i credenti, come per gli Atei e gli agnostici! Una persona va conosciuta prima d'esser giudicata, a prescindere dai posti che frequenta.Io la vedo cosi, poi ognuno faccia quel che vuole.Si infatti hai detto una cosa giusta!La Chiesa era un luogo di ritrovo, diciamo cosi, quindi concorderai con me che parte della gente ci andava non per pura fede, ma solo per comodità.Quindi in parte la Chiesa ha sempre avuto una comunità di approfittatori che frequentavano quel posto per un tornaconto personale, non perchè volevano veramente pregare Dio.Se non lo facevano erano visti male, e anche perchè vedevano quel posto come un buon ritrovo.Bella cosa dico io!
Esser giudicato male solo perchè non si andava in Chiesa la reputi una cosa positiva?Io no!Di questo ha colpa la Chiesa.Perchè sono i preti e la Chiesa i primi a dire che se non credi in Dio sei una brutta persona.Sono loro i primi che seminano odio e astio tra credenti e non credenti e questo è sotto gli occhi di tutti, non me lo invento io.
Ho subito malelingue come tutti nella vita, non sono una vittima.A me non frega niente delle persone che mi giudicano male per motivi superficiali. Io di base rispetto TUTTI. Credenti,Atei e Agnostici. Ognuno per me può fare quel che vuole.

Non sarò l'unico educatore di mio figlio, ma sarò il 90% della sua educazione.L'educazione gliela insegnerò per forza di cose io insieme a mia moglie, se un giorno mi sposerò e avrò un figlio.La scuola, il catechismo, la Chiesa etc. Influenzano fino ad un quarto a mezzogiorno. Io farò quello che hanno fatto i miei genitori con me. Mi hanno lasciato libero di scegliere il mio cammino DA SOLO. I miei genitori (credenti non praticanti) mi hanno spiegato perchè non mi hanno battezzato.Mi hanno semplicemente detto che volevano che fossi io a scegliere per me, che quando sarei cresciuto sarei stato in grado di scegliere da solo la mia strada, che non era giusto che loro mi imponessero le loro idee. Io non smetterò mai di ringraziarli perchè son cresciuto libero e non oppresso a differenza di molti miei amici. Ripeto per l'ennesima volta che ognuno fa quel che vuole. Aggiungo anche che questo mio post non è un attacco nei tuoi confronti!Ti ho risposto su alcuni punti, ma su altri ho solamente parlato in generale.

Ritornando più specificatamente nel topic: Dio per me non esiste. Io non l'ho mai visto, nessuno sa dare prove concrete della sua esistenza, quindi per me i conti sono fatti.I credenti amano rispondere a questa affermazione dicendo "Eh ma l'aria non la vedi, ma sai che c'è" Ci sono prove scientifiche della presenza dell'aria, dell'ossigeno a differenza dell'esistenza di questo fantomatico Dio che non si fa vedere da 2015 anni.....Chissà perchè poi.
Le domande me le pongo, come è giusto che sia, ma proprio non riesco a credere in un Dio.Una persona mi potrà anche dire "Eh ma allora chi ha creato tutto questo?" Io potrei rispondere in mille modi diversi, tirando in ballo la scienza e via dicendo, ma amo rispondere in questo modo: "Allora chi ha creato Dio?" Questa domanda è tosta e nessun credente è in grado di rispondere in maniera credibile...
 
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non penso esista alcuna divinita. purtroppo a troppi piace crederlo per la speranza che dopo la morte non vi sia un inconsapevole buio perenne.
 

Darren Marshall

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Parallelo assurdo.
Sarebbe come dire che chi crede e chi non crede a Babbo Natale, la Befana, il topolino del dentino, i marziani, i Gummi, sono sullo stesso piano. Uno è convinto che esistano, e l'altro no.

SPETTA A CHI CREDE L'ONERE DELLA PROVA!

Se uno crede in una cosa che non può razionalmente dimostrare, non può pretendere di essere sullo stesso piano di chi a quella cosa non crede.

A livello logico non è così.

X Non esiste

X Esiste

Sono due proposizioni che hanno bisogno di una dimostrazione per risultare valide.
 

mefisto94

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A livello logico non è così.

X Non esiste

X Esiste

Sono due proposizioni che hanno bisogno di una dimostrazione per risultare valide.

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Poi quello della presunzione d'inesistenza è un artificio che viene usato per dirimere le questioni tra gli esseri umani, però non vale dal punto di vista gnoseologico.
 

Colle Der Fomento

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Io credo che le religioni siano una forma d'ignoranza e chi le professa abusi sull'ignoranza altrui.
 
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Per chi fosse interessato posto un'intervista del 2007 di Augias ad Odifreddi quando uscì uno dei suoi libri, "perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)".

Al di là dell'essere o meno d'accordo, trovo che il video sia molto interessante. Sempre al di là delle opinioni, ascoltare Odifreddi è un piacere

 
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