Sibilia M5S:"Sbarco sulla Luna una farsa".

Fabry_cekko

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non conosco nei dettagli gli incidenti, ma se un cosmonauta russo fosse morto in orbita, per esempio per asfissia dovuta a una depressurizzazione, il suo corpo avrebbe continuato a orbitare fino a quando il decadimento dall'orbita avrebbe distrutto la navicella al rientro nell'atmosfera terrestre. Nessuno dei cosmonauti russi ha lasciato l'orbita terrestre, per quanto ci è dato sapere.

Quindi nessuno di questi ha viaggiato nello Spazio?

Il terrore viene se si rompe qualcosa e la navicella viaggia senza meta.
 

Marilson

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[MENTION=171]Marilson[/MENTION] Ti avevo già fatto i complimenti una volta riguardo la questione ucraina, ma te li ripeto perchè è sempre un piacere leggerti. Non mi reputo uno sprovveduto, ma leggendoti si imparano sempre un bel pò di cose :ave: :ave:

addirittura! Le tue parole mi onorano enormemente :). Ci sono alcuni argomenti in cui sono abbastanza ferrato, quando si parla di esplorazione spaziale e aviazione mi butto a pesce perchè sono un vero appassionato :). Comunque non sono di certo un tuttologo! :p
 

Marilson

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Quindi nessuno di questi ha viaggiato nello Spazio?

Il terrore viene se si rompe qualcosa e la navicella viaggia senza meta.

no, mai successo. I russi avevano in mente di mandare un equipaggio con una delle prime versioni della Soyuz intorno alla luna nei primi mesi del 1969 ma furono bruciati sul tempo dagli americani con Apollo 8. Rischiare tantissimo per semplicemente eguagliare Apollo 8 fu giudicato non opportuno e l'intero programma fu cancellato. Il grande problema dei russi rimaneva comunque legato ai vettori. Avevano le competenze per mandare cosmonauti sulla luna, ma avevano bisogno di razzi più potenti per aumentare la spinta (e quindi il carico da mandare in orbita). Molti razzi esplosero nei test e dovettero rinunciare. Giusto per darvi una curiosità in più, l'idea generale era di mandare due navicelle collegate verso la luna, i cosmonauti avrebbero dovuto poi effettuare una passeggiata spaziale in orbita lunare per trasferirsi da un velivolo all'altro, con il lander che si sarebbe poi staccato per raggiungere la superficie. Stesso discorso per l'inverso. Era una manovra mai tentata prima e con rischi enormi, gli astronauti americani invece potevano trasferirsi internamente dal CSM al LM. Per questo motivo comunque avevano designato in Leonov, primo uomo nella storia ad effettuare una passeggiata spaziale (spacewalk o EVA, extra-vehicular activity), come primo possibile russo a toccare la superficie lunare.
 

Marilson

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se avete veramente voglia di chicche, vi consiglio di approfondire la storia dei fratelli Judica Cordiglia. Torinesi d'adozione, grandissimi appassionati radioamatori, avevano messo a punto un impianto domestico con il quale riuscivano a captare segnali radio dall'orbita terrestre, tra cui lo Sputnik (primo satellite artificiale in orbita) e voci di astronauti. Addirittura anche la presunta voce femminile di una cosmonauta forse deceduta in orbita.. Sono dei veri e propri eroi, italiani, conosciutissimi da tutti in quegli anni. Veri e propri pioneri! (seguiti anche da vicino dai servizi segreti.. per capirci, i servizi segreti italiani andavano da loro a chiedere informazioni, che passavano all'ambasciata americana a roma, dalla quale arrivavano a washington e direttamente al quartier generale Nasa.. due ragazzini italiani!! pensate un po'!)
 

Splendidi Incisivi

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Sull'argomento non sono ferrato, intervengo soltanto per complimentarmi con Marilson. Questi sono contenuti.
 

Fabry_cekko

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no, mai successo. I russi avevano in mente di mandare un equipaggio con una delle prime versioni della Soyuz intorno alla luna nei primi mesi del 1969 ma furono bruciati sul tempo dagli americani con Apollo 8. Rischiare tantissimo per semplicemente eguagliare Apollo 8 fu giudicato non opportuno e l'intero programma fu cancellato. Il grande problema dei russi rimaneva comunque legato ai vettori. Avevano le competenze per mandare cosmonauti sulla luna, ma avevano bisogno di razzi più potenti per aumentare la spinta (e quindi il carico da mandare in orbita). Molti razzi esplosero nei test e dovettero rinunciare. Giusto per darvi una curiosità in più, l'idea generale era di mandare due navicelle collegate verso la luna, i cosmonauti avrebbero dovuto poi effettuare una passeggiata spaziale in orbita lunare per trasferirsi da un velivolo all'altro, con il lander che si sarebbe poi staccato per raggiungere la superficie. Stesso discorso per l'inverso. Era una manovra mai tentata prima e con rischi enormi, gli astronauti americani invece potevano trasferirsi internamente dal CSM al LM. Per questo motivo comunque avevano designato in Leonov, primo uomo nella storia ad effettuare una passeggiata spaziale (spacewalk o EVA, extra-vehicular activity), come primo possibile russo a toccare la superficie lunare.

Grazie mille, ma tecnicamente è possibile una cosa del genere? Se il corpo di un astronauta finisce per viaggiare nello spazio con la bombola d'ossigeno...
 

mandraghe

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se avete veramente voglia di chicche, vi consiglio di approfondire la storia dei fratelli Judica Cordiglia. Torinesi d'adozione, grandissimi appassionati radioamatori, avevano messo a punto un impianto domestico con il quale riuscivano a captare segnali radio dall'orbita terrestre, tra cui lo Sputnik (primo satellite artificiale in orbita) e voci di astronauti. Addirittura anche la presunta voce femminile di una cosmonauta forse deceduta in orbita.. Sono dei veri e propri eroi, italiani, conosciutissimi da tutti in quegli anni. Veri e propri pioneri! (seguiti anche da vicino dai servizi segreti.. per capirci, i servizi segreti italiani andavano da loro a chiedere informazioni, che passavano all'ambasciata americana a roma, dalla quale arrivavano a washington e direttamente al quartier generale Nasa.. due ragazzini italiani!! pensate un po'!)

Mi sa che qualcuno seguiva Giacobbo :asd:
 

Marilson

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Grazie mille, ma tecnicamente è possibile una cosa del genere? Se il corpo di un astronauta finisce per viaggiare nello spazio con la bombola d'ossigeno...

quello che succederebbe e' che morirebbe asfissiato nel momento in cui termina l'ossigeno. Inoltre, sia la capsula in cui viaggerebbe che la tuta a un certo punto comincerebbe a perdere di tenuta e la pressione interna diminuirebbe fino ad andare a zero. Al contrario di quanto si possa pensare, il corpo umano non esploderebbe a contatto con lo spazio diretto. Nel vuoto dello spazio la pressione e' ovviamente zero, e la caduta di 1 atmosfera non creerebbe particolari danni, a parte un gonfiore generalizzato (aumento di volumi interni). La pelle e' abbastanza resistente da compensare.. quindi il problema principale rimarrebbe la morte per asfissia e l'esposizione a temperature estreme (-180 C / + 250 C a seconda di essere o meno esposti alla luce solare).
 
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