Dopo il pareggio di Benevento e dopo molti topic che si sono aperti, in preda al nervosismo, ho capito una cosa sola: il tifoso medio milanista ormai è diventato un piangina, isterico e privo di lucidità. Praticamente ci stiamo tramutando negli interisti pre calciopoli.
E questa è una grande amarezza per me. Ci siamo sempre contraddistinti per calma, pazienza e stile. Sia nelle vittorie ma anche nelle sconfitte.
Adesso invece è un isterismo continuo, per ogni minima cosa. "E la colpa è della società.. e la colpa è del mister..e la colpa è dei giocatori.."
Ci si lamenta per ogni cosa, anche le più banali. Ora io mi chiedo: come possiamo pretendere di tornare ad essere un club vincente in Italia e nel mondo, se siamo noi tifosi, i primi a non garantire tranquillità e mentalità all'ambiente Milan?
Una volta ero fiero di essere tifoso rossonero, specialmente dopo le due retrocessioni. Perché convinto che avessero forgiato il nostro temperamento calmo ed elegante, nell'analizzare qualunque cosa riguardasse squadra e dirigenza.
Ora invece è un caos perenne, dove non si legge nient'altro che uno scarica barile continuo.
Non sto dicendo che non si debba criticare la società per il mercato fatto, o il mister per il pessimo avvio di campionato o la squadra perché non si sta impegnando a sufficienza. È un diritto lecito per ogni tifoso, ma deve essere fatto secondo una logica costruttiva e non distruttiva, atta a creare maggiore tensione nel club stesso e nei tifosi che ne discutono.
E credo sia ancora più degradante leggere di fazioni presenti nel tifo rossonero, come quelli che gufano perché devono sbatterti in faccia che questa società sia perdente nell'animo, o quelli che invece difenderebbero fino alla morte i nuovi proprietari perché i primi a parlarne ad inizio closing.
Qua
siamo tutti tifosi, e dovremmo remare tutti dalla stessa parte, perché quando perdiamo,
perdiamo TUTTI noi tifosi e perde il Milan stesso. E non c'è bisogno di ricordarmi che il mondo è bello perché vario.
Poi onestamente, leggere di una continua ricerca al cambiamento perché non si ha la pazienza di aspettare almeno un anno, è la cosa che più mi fa cadere le braccia, come se cambiare dirigenza ogni 6 mesi fosse una cosa normale.. perché a noi non basta invocare anche dopo solo un pareggio l'esonero.. No! Noi dobbiamo per forza di cose invocare un cambio societario dopo neanche 6 mesi e una sola campagna acquisti.
Pensavo che gli ultimi sei anni passati sotto quei due, ci avessero ri-forgiato come fecero le retrocessioni in B, trent'anni fa.. E invece è peggio. Ci hanno reso ancora più impazienti e isterici, come se la vittoria fosse un ossessione, ma forse molti non si ricordano che abbiamo dovuto aspettare 20 anni per risollevare una coppa dei campioni.
E spesso, causa questo isterismo, i contenuti di questo forum, sempre sulla cresta dell'onda, vanno a farsi benedire, facendoti passare anche la voglia di commentare e partecipare, specialmente per me che faccio parte di questa famiglia da 10 anni.
Forse questa è veramente la fine del tifo rossonero.. in preda a una tempesta emotiva che non accenna a placarsi.
Io in tutto questo, mi sento come un marinaio, sballottato da queste onde e che pian piano sta perdendo la speranza.
Ma che quella barca non la mollerà mai, perché mi contraddistingue da quando sono nato.
Scusatemi per questo sfogo, ma ci tenevo a farvi sapere quello che io penso di noi tifosi, aldilà di tutti i problemi che si stanno accanendo contro il nostro credo calcistico, visto che considero tutti voi come una famiglia, seppur virtuale.
Perché non posso credere che sia veramente la fine del milanista, della persona che sa come si vince con stile, che sa come complimentarsi con l'avversario, che sa come rialzarsi quando tutto sembrerebbe girare storto.
Ma dobbiamo essere noi tifosi, se crediamo ancora in quei valori, i primi a farci un esame di coscienza.
Da un milanista romantico, o semplicemente un illuso
Forza Milan!