Ti sto solo cercando di farti capire che c'è differenza tra insulto per una diversa visione su certi argomenti e tra discriminazione.
Non voglio giustificare gli insulti che sono sempre indice di maleducazione e poca intelligenza, ma la discriminazione è un altra cosa.
se dai del defic.ente a un nero è un insulto, se gli dai della scimmia è razzismo, tutto qui...
In sunto Balotelli è un imbeci.le ma non è una scimmia
La discriminazione è identificare un gruppo di persone che non si conoscono offendendole come categoria, prendendo uno di loro come parte del gruppo e insultando il gruppo stesso.
Se io dico che i biondi sono stupidi, è discriminazione.
Se io dico che tizio, in quanto biondo, è stupido, è discriminazione.
Se io dico che i neri sono stupidi, è discriminazione.
Se io dico che tizio, in quanto nero, è stupido, è discriminazione.
Se io dico che i leghisti sono stupidi, è discriminazione.
Se io dico che tizio, in quanto leghista, è stupido, è discriminazione.
Mi spiace ma da qui non se ne esce MAI a livello logico. Ma proprio mai.
E, ti ripeto, se la questione è "il tipo" di insulto, allora torniamo al discorso fatto in altro thread, e di nuovo non ne usciamo mai, perché io posso dire idiota a Balotelli perché in cuor mio penso che tutti i neri siano idioti. Non è l'insulto che qualifica il razzismo.
Quindi se tu dici "Tizio X, leghista, beh, è leghista, è per forza un buzzurro caciottaro" stai facendo discriminazione allo stesso modo di dire "Tizio Y, Musulmano, beh, ma dai, è per forza un kebabbaro del cacchio". Ma proprio uguale uguale.
Invece? Invece no. Perché, al solito, siamo tutti uguali finché non si toccano quelli più uguali degli altri. Basta vedere come rispondi quando porto dei luoghi comuni banalissimi, per il prete pedofilo "la piaga...l'omertà" per il nero scimmia "questo è razzismo e lo sai".
Una categoria è una categoria. Non puoi discriminare un nero rispetto ad un bianco, un credente rispetto ad un non credente. Ma non esiste proprio a livello logico (Sempre se siamo tutti uguali) "ci può stare che un ateo illuminista consideri culturalmente arretrati i credenti di qualsiasi fede." Ma proprio MAI.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
C'è un motivo se scrivono così. Siamo tutti uguali? Sì. Allora non puoi dire che i cristiani sono idioti se non capiscono la "step child adoption". Ma proprio no. Su questo sono categorico nel mio modo di ragionare.
SE, ripeto, SE, siamo tutti uguali, "1 vale 1" (tanto per usare termini di cui si abusa), quindi:
Un uomo è uguale ad una donna che è uguale ad un nero che è uguale ad un biondo che è uguale ad un nano che è uguale ad un operaio che è uguale ad un cattolico che è uguale ad uno a cui piace inchiappettarsi le marmitte delle auto.
Non è che è "No i neri come categoria non li puoi offendere, se no è razzismo" "Si i preti come categoria li puoi offendere, è satira". No.
