Scopre un ladro e lo denuncia, ma poi gli offre un lavoro

Vinz

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A Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, un ladro è stato scoperto a rubare fili di rame in un residence. Chi l'ha scoperto è stato lo stesso manager del residence, Paolo Pedrotti, che alla minaccia di chiamare i carabinieri, si è visto il ladro saltargli addosso. Pedrotti era però armato di coltello ed è riuscito a respingere in un primo momento il "malvivente". Quest'ultimo pero è poi salito a bordo della sua auto e ha cercato di investire Pedrotti, che, lanciando un sasso sul parabrezza, è riuscito a bloccare l'auto.

Pochi minuti dopo, il ladro è stato arrestato dai carabinieri.
Quando però Pedrotti ha scoperto che il ladro era un disoccupato che viveva con 250 euro al mese, ha cambiato idea e gli ha inviato una lettera:
"Caro ladro, nell'increscioso episodio che ci ha visti attori, con ruoli diversi. .. ho fatto una riflessione che ti pongo come proposta. Valutando che hai scardinato ben 32 cassette di derivazione asportando ben 18 chili di rame che, venduto sul mercato a 3 euro ti avrebbe fruttato un bottino, al netto delle tasse, di 60 euro facendo comunque un danno di 6-7mila… ti chiedo: ne valeva la pena? Ora, dopo qualche ora di detenzione e magari qualche giorno agli arresti domiciliari, ti invito a passare dal cantiere. Porta con te un tagliaerba e io ti prometto che ti farò tagliare il prato per 8 euro l'ora e se hai una compagna porta anche lei, ci sono 50 appartamenti da pulire. Penso sia il modo più consono per guadagnarti il denaro sufficiente a un'esistenza quantomeno dignitosa. Ti offrirò un bicchiere di vino e cercherò di persuaderti a scegliere vie meno complicate per esistere. Ti aspetto, l'indirizzo tanto lo sai".
Un'offerta di lavoro al "ladro" e alla moglie. Offerta di lavoro subito accettata con entusiasmo.
Il ladro è Marcello Mucci, 54 enne disoccupato, che, come detto, vive con 250 euro al mese, ovvero la pensione d'invalidità della moglie. Per sopravvivere, Mucci e la moglie hanno venduto tutto l'oro che avevano e hanno messo in vendita anche i mobili. Il rame che avrebbe rubato, l'avrebbe in seguito lavorato e poi venduto come prodotto artigianale porta a porta.

Una bella storia che fa capire quanto sia labile il confine tra disperazione e criminalità.
 
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