Salvini: “L’euro è irreversibile. La Lega non ha in testa Italexit”

juventino

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La svolta moderata di Matteo Salvini è definitiva: il leader della Lega ha rilasciato un’intervista al Foglio in cui delinea un vero e proprio “Salvini 2.0”, come lo ha rinominato il quotidiano in occasione dell’intervista pubblicata oggi.
Salvini ha infatti abbandonato definitivamente le posizioni euroscettiche con queste parole: “L'ho già detto cento volte ma se la fa sentire più tranquilla va bene, facciamola. La Lega non ha in testa l'uscita dell'Italia dall'euro o dall'Unione europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane: l'euro è irreversibile. Ciò non significa che io abbia cambiato idea su com'è nata la moneta unica: male, per interesse di pochi”.
L’intervista ha scatenato varie reazioni e si rincorrono già le voci di forti malumori da parte di Alberto Bagnai e Claudio Borghi, i due economisti di punta del carroccio, da sempre fortemente contro la moneta unica.
 

MarcoG

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Sinceramente non mi sembra un cambiamento politico perché qui non è questione di politica ma di economia.
Uscire dall'Euro, intesa come moneta, è possibile ma l'unico modo per farlo senza subire ripercussioni catastrofiche è essere una nazione fortemente produttiva a livello economico e poco dipendente dalle risorse degli altri Stati, l'esatto opposto di quello che siamo.

Anche l'Inghilterra ha fatto la voce grossa, salvo poi cominciare a capire dove sta il problema. Questa Europa è nata male, continuata peggio e non si sa come finirà, ma non si può abbattere facendo un uno contro cento, i numeri non lo consentono. Si deve per forza smantellare (o sistemare, sempre che sia possibile farlo) dall'interno.
 

fabri47

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Al di là di questa uscita, abbiamo la destra peggiore d'europa. Ancora appresso a Berlusconi poi...
 

DMZtheRockBear

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La svolta moderata di Matteo Salvini è definitiva: il leader della Lega ha rilasciato un’intervista al Foglio in cui delinea un vero e proprio “Salvini 2.0”, come lo ha rinominato il quotidiano in occasione dell’intervista pubblicata oggi.
Salvini ha infatti abbandonato definitivamente le posizioni euroscettiche con queste parole: “L'ho già detto cento volte ma se la fa sentire più tranquilla va bene, facciamola. La Lega non ha in testa l'uscita dell'Italia dall'euro o dall'Unione europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane: l'euro è irreversibile. Ciò non significa che io abbia cambiato idea su com'è nata la moneta unica: male, per interesse di pochi”.
L’intervista ha scatenato varie reazioni e si rincorrono già le voci di forti malumori da parte di Alberto Bagnai e Claudio Borghi, i due economisti di punta del carroccio, da sempre fortemente contro la moneta unica.

Mi aspetto I Leghisti che vengono a scrivere

"eh ma Borghi e Bagnai"
"eh ma è tutta una strategiah"

La Lega è uguale al PD, solo con i porti chiusi e il Veneto indipendente.
 
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Sinceramente non mi sembra un cambiamento politico perché qui non è questione di politica ma di economia.
Uscire dall'Euro, intesa come moneta, è possibile ma l'unico modo per farlo senza subire ripercussioni catastrofiche è essere una nazione fortemente produttiva a livello economico e poco dipendente dalle risorse degli altri Stati, l'esatto opposto di quello che siamo.

Anche l'Inghilterra ha fatto la voce grossa, salvo poi cominciare a capire dove sta il problema. Questa Europa è nata male, continuata peggio e non si sa come finirà, ma non si può abbattere facendo un uno contro cento, i numeri non lo consentono. Si deve per forza smantellare (o sistemare, sempre che sia possibile farlo) dall'interno.

Non é un cambiamento politico perché Salvini non fa politica. Semplice.
 

Milanforever26

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Sinceramente non mi sembra un cambiamento politico perché qui non è questione di politica ma di economia.
Uscire dall'Euro, intesa come moneta, è possibile ma l'unico modo per farlo senza subire ripercussioni catastrofiche è essere una nazione fortemente produttiva a livello economico e poco dipendente dalle risorse degli altri Stati, l'esatto opposto di quello che siamo.

Anche l'Inghilterra ha fatto la voce grossa, salvo poi cominciare a capire dove sta il problema. Questa Europa è nata male, continuata peggio e non si sa come finirà, ma non si può abbattere facendo un uno contro cento, i numeri non lo consentono. Si deve per forza smantellare (o sistemare, sempre che sia possibile farlo) dall'interno.

Non confondiamo però una Brexit con un'uscita dall'Euro..In Inghilterra l'euro non l'hanno mai visto..sono cose diversissime
 

MarcoG

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Non confondiamo però una Brexit con un'uscita dall'Euro..In Inghilterra l'euro non l'hanno mai visto..sono cose diversissime

Ed infatti l'Inghilterra parte avvantaggiata da non aver mai avuto l'euro. E nonostante questa situazione di vantaggio, i danni alla loro economia sono già sotto gli occhi di tutti, nonostante il crollo verticale della sterlina, solo per un tentativo di sganciarsi. E sia chiaro, loro non sono all'interno di metà dei trattati europei: di base sono il paese più fuori di tutti. Sono situazioni differenti ma analoghe nei numeri: il singolo contro i molti. In economia questo restituisce un solo risultato.

Uscire dalla moneta unica vuol dire che con tutti i paesi da cui l'italia attinge materie prime, occorre fare scambi basandosi sul rapporto di cambio euro-lira, e senza un accordo in tal senso (come quello fatto, in modo errato, da Prodi a suo tempo), si finisce per pagare gas, petrolio, energia, il triplo di quanto li paghiamo adesso, mandando - solo con queste 3 materie prime (passatemelo) - il paese in violenta crisi economica, una vera, non quella basata su 0,1 di PIL.

Il ragionamento è molto semplificato, ma è ovvio che se si vuole usare una moneta propria e pagare con questa moneta il valore dello scambio è dato dal valore relativo della nuova moneta. Quanto credete possa essere considerata nel mondo una nuova "lira"?
 

MarcoG

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qualcosa contro l'indipendenza del veneto?

Io, ma è opinione personale, darei al Veneto la possibilità di uscire dall'Italia, con apposito referendum interno (dei veneti). Poi sarà il mercato a stabilire cosa succede ad una regione, dalle risorse primarie limitate, quando la stessa si trova circondata da altre 20 regioni che la vogliono soggiogare, da un'europa che la vede isolata, dalle imprese che cercano di spostarsi, come ora sta accadendo in Inghilterra, per evitare di avere dazi e materie prime a prezzi inferiori.
Perdono tutti, ma è espressione di libertà che va tutelata.
 
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