Sacchi, come fa quasi sempre, generalizza. Io penso che ogni scuola calcistica abbia le sue peculiarità, e non ce ne sia una giusta ed una sbagliata. La scuola calcistica italiana ha fatto della solidità difensiva il proprio caposaldo, ed infatti pure il Milan sacchiano aveva una fase difensiva granitica. Con questa filosofia abbia vinto 4 Mondiali ed una carrettata di trofei in giro per il mondo, quindi il problema è ben lungi dall'essere questo. Il problema principale è che in Italia ci sono pochi grandi calciatori, non solo stranieri, ma soprattutto italiani. L'ultima generazione di calciatori nostrani di livello mondiali è quella di Totti, Del Piero, Pirlo, Buffon, da lì in poi poca roba. Secondariamente si gioca un calcio a bassissima intensità, sempre spezzettato, ed in Europa la cosa emerge in maniera imbarazzante. Ultimo, ma non ultimo, il nostro atavico amore per le polemiche ed i sospetti è letteralmente esploso negli ultimi 10 anni. Ormai il problema principale sono i rigori ed i gol in fuorigioco, mentre stampa e tifosi hanno perso ogni capacità di analisi tecnico-tattica