Sacchi sul Milan alla Gazzetta in edicola oggi, 10 gennaio.

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Ecco le parole di Arrigo Sacchi intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 10 gennaio 2017:"Milan e Inter?Vedo due progetti: più chiaro quello rossonero, in embrione quello nerazzurro. Su queste idee si deve lavorare a fondo per arrivare a costruire ciò che ritengo necessario non solo nel calcio ma nella vita: la bellezza. Montella non sta facendo bene, sta facendo benissimo. Il suo è un capolavoro. Io l’avevo stuzzicato, all’inizio: apparteneva a quel gruppo di allenatori che proponeva un calcio offensivo e, una volta arrivato al Milan, sembrava avesse tirato il freno a mano. Invece ora mi piace, l’idea di gioco si vede. I giovani? Questo è l’aspetto che apprezzo di più. Con i giovani ci vuole pazienza e bisogna essere in grado di insegnare: Montella è un bravo maestro. Prendete De Sciglio: ha ritrovato la fiducia. Oppure Romagnoli: finalmente ha dimostrato che valeva tutti i soldi che sono stati spesi per lui. E poi Locatelli, Bonaventura, Lapadula... Bravi, grintosi, pronti ad aiutare l’uno con l’altro. E il risultato, a parte la posizione in classifica, è che il pubblico non fischia più: adesso trascina, sostiene. Dove può migliorare il Milan? A livello di modulo il 4 3 3 è difficile da interpretare e da capire. I sincronismi devono essere perfetti e, a volte, nel Milan non lo sono. Servono velocità e smarcamenti. Ma Montella è bravo, quando vede che le cose non vanno: cambia lo spartito,inserisce Lapadula e trova la via del gol. Milan fortunato? Me l’ha detto anche un amico,dopo la vittoria sul Cagliari. Sapete che cosa gli ho risposto?Che la fortuna è il nome che si dà all’abilità altrui. Il Milan non è stato fortunato: ci ha creduto ed è stato premiato. E anche a Doha, nel secondo tempo contro la Juve, ha tenuto in mano la partita. Cosa serve a gennaio? Non ho mai creduto al mercato di riparazione, fin da quando allenavo in Serie C e al mio presidente avevo chiesto un centravanti, “per puntare alla promozione”, gli dissi. Lui mi comprò un terzino e non centrammo l’obiettivo. No, il Milan deve andare avanti così com’è, lavorando e ascoltando la lezione di Montella".

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Casnop

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Ecco le parole di Arrigo Sacchi intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 10 gennaio 2017:"Milan e Inter?Vedo due progetti: più chiaro quello rossonero, in embrione quello nerazzurro. Su queste idee si deve lavorare a fondo per arrivare a costruire ciò che ritengo necessario non solo nel calcio ma nella vita: la bellezza. Montella non sta facendo bene, sta facendo benissimo. Il suo è un capolavoro. Io l’avevo stuzzicato, all’inizio: apparteneva a quel gruppo di allenatori che proponeva un calcio offensivo e, una volta arrivato al Milan, sembrava avesse tirato il freno a mano. Invece ora mi piace, l’idea di gioco si vede. I giovani? Questo è l’aspetto che apprezzo di più. Con i giovani ci vuole pazienza e bisogna essere in grado di insegnare: Montella è un bravo maestro. Prendete De Sciglio: ha ritrovato la fiducia. Oppure Romagnoli: finalmente ha dimostrato che valeva tutti i soldi che sono stati spesi per lui. E poi Locatelli, Bonaventura, Lapadula... Bravi, grintosi, pronti ad aiutare l’uno con l’altro. E il risultato, a parte la posizione in classifica, è che il pubblico non fischia più: adesso trascina, sostiene. Dove può migliorare il Milan? A livello di modulo il 4 3 3 è difficile da interpretare e da capire. I sincronismi devono essere perfetti e, a volte, nel Milan non lo sono. Servono velocità e smarcamenti. Ma Montella è bravo, quando vede che le cose non vanno: cambia lo spartito,inserisce Lapadula e trova la via del gol. Milan fortunato? Me l’ha detto anche un amico,dopo la vittoria sul Cagliari. Sapete che cosa gli ho risposto?Che la fortuna è il nome che si dà all’abilità altrui. Il Milan non è stato fortunato: ci ha creduto ed è stato premiato. E anche a Doha, nel secondo tempo contro la Juve, ha tenuto in mano la partita. Cosa serve a gennaio? Non ho mai creduto al mercato di riparazione, fin da quando allenavo in Serie C e al mio presidente avevo chiesto un centravanti, “per puntare alla promozione”, gli dissi. Lui mi comprò un terzino e non centrammo l’obiettivo. No, il Milan deve andare avanti così com’è, lavorando e ascoltando la lezione di Montella".
Anche Sacchi chiama il doppio attaccante. Montella farebbe bene a non escludere questa ipotesi. Sta diventando pragmatico, un grande allenatore: deve capire quale sia il modulo ideale per far giocare bene tutta la squadra. Ci pensi, uno come lui la soluzione la trova. :)
 

Fedeshi

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Anche Sacchi chiama il doppio attaccante. Montella farebbe bene a non escludere questa ipotesi. Sta diventando pragmatico, un grande allenatore: deve capire quale sia il modulo ideale per far giocare bene tutta la squadra. Ci pensi, uno come lui la soluzione la trova. :)

Pero io non rinuncerei a Suso esterno d'attacco per niente a mondo.
 

Symon

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Suso può fare benissimo anche come trequartista puro, che può svariare anche a destra ovviamente.
L'escluso sarebbe Niang, il nuovo entrato Lapadula. La soluzione con Suso trequartista e Lapadula, Bacca centravanti sarebbe perfetta, visto che detto di Suso, anche il mezzo Peruviano si adatta perfettamente come seconda punta, e si è visto perfettamente nel gol contro il Cagliari, Lapadula ringhia, lotta, ruba palla, Bacca finalizza. Sulla carta è funzionale. E Suso può essere l'arma in più di raccordo frà attacco e mediana, soprattutto quando Bonaventura è spento e Lapadula non gira a dovere.
 
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Anche Sacchi chiama il doppio attaccante. Montella farebbe bene a non escludere questa ipotesi. Sta diventando pragmatico, un grande allenatore: deve capire quale sia il modulo ideale per far giocare bene tutta la squadra. Ci pensi, uno come lui la soluzione la trova. :)

Non chiama il doppio attaccante, dice che con il 4-3-3 è necessario affinare i meccanismi e fare assiduo lavoro di smarcamento. Inoltre che in situazione di emergenza Montella è stato bravo a cogliere la necessità di un momentaneo cambio tattico.

Non capisco tutta questa genete che spinge per rompere il giocattolo. Le due punte sono la nostra morte.
 

Milanforever26

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Infatti, dice che inizialmente l'ha stuzzicato ma le sue sono parole di un mesetto fa, altro che "inizialmente"...mi sa che s'è accorto di averla fatta fuori dal vaso.

O forse ha letto la formazione del Milan e si è accorto che non ci son più Baresi, Maldini e i tre olandesi...
 

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