Mezza stoccata di Arrigo Sacchi a Vincenzo Montella. Ecco le parole dell'ex tecnico rossonero:"Il Milan è una squadra di giovani. Montella sta lavorando bene ma negli ultimi anni si è un pò involuto. Pensa solo a difendersi. La squadra che esprime il calcio migliore è il Napoli".
Dall'inventore del piu grande sistema difensivo dell'era moderna del calcio appare quasi un complimento. Distinguerei due fattispecie, quella del recupero aggressivo del pallone detenuto da altri, da un gioco di gestione del pallone con lunghe fasi di possesso, anche a bassa velocità. Il primo è un sistema di gioco che presuppone l'iniziativa avversaria, che contrasta, al fine del break offensivo in ripartenza, con rimonta del campo avverso. È dunque un sistema intrinsecamente difensivo. Quando il recupero difensivo è molto alto, non essendoci molto campo per destinazione ed essendoci molti uomini sulla linea del pallone o anche oltre, poiché il pressing sistematico è un movimento collettivo della squadra, la saturazione degli spazi isterilisce il gioco offensivo, che in effetti è scarno e prevedibile, perché posizionato su giocatori che hanno poco spazio di manovra e sono sostanzialmente statici. Il gioco di possesso nasce da dietro, dal recupero basso del pallone dopo un movimento difensivo, ma è gioco di costruzione della manovra su più ampio campo per destinazione. Il maggior numero di uomini dietro la linea della palla paradossalmente accentua la pericolosità offensiva, perché moltiplica le opzioni offensive e le rende meno prevedibili alla difesa avversaria, perché basate sul movimento di giocatori che si posizioneranno infine in un luogo del campo diverso da quello in cui si trovavano al momento dell'inizio dell'azione. È il solito equivoco sacchiano: identificare la pericolosità offensiva di una squadra nel numero di giocatori oltre la linea della palla. Non essendoci identità assoluta tra i due termini è difficile trarne un principio generale. Ma il dibattito delle idee sul punto rischia di non avere mai fine.