Sacchi:"Montella? Pensa solo a difendersi. Ma lavora bene".

Per giocare bene a calcio si deve giocare bene la fase di possesso e quella di non possesso, trovando un equilibrio tra le due e facendosi trovare pronti in quella fase di mezzo nella quale il possesso palla cambia e dalla quale scattano la transizioni, che siano a favore o contro.
Analizzando in breve il gioco di montella direi che un equilibrio è stato trovato e che il milan ha una sua identità e delle sue certezze. Rispetto allo scorso anno ad esempio i principi di gioco sono totalmente diversi e lo capirebbe pure uno che mastica poco di calcio. Pur non avendo molte armi a disposizione vincenzino è riuscito a creare un milan camaleontico nella fase di costruzione dal basso, situazione di gioco nella quale con movimenti e uscite sempre diverse non ci riescono mai a prendere alti.
Ultima vittima è stata la juve che dopo 20' minuti non ci ha capito più nulla.
Molti asseriscono che in realtà tutto è coinciso con l'uscita di sandro, vero o anche no : non avremo mai la controprova.
Congelare il possesso palla implica concederlo meno agli avversari ed essere padroni del proprio destino.
Il milan di oggi non gioca il calcio tipico di montella ma non lo pratica perchè mancano due-tre elementi cardine affinchè lo possa proporre : manca un terzino di spinta, manca un regista che totalizza il gioco, manca un attaccante esterno che strappa.
Il milan di oggi è solo il giusto compromesso tra ciò che il mister vorrebbe e ciò che il mister può ottenere, è il miglior prodotto che possa offrire con quanto ha a disposizione.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar.
Sacchi vada a pungere allegri che effettivamente ha materiale per proporre e non per speculare eppure .....