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Renegade
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Intervistato dal Quotidiano Sportivo, Arrigo Sacchi è ritornato a parlare di calcio e di Milan: ''Il simbolo del mio Milan? Senz’altro Ruud Gullit. Aveva una potenza fisica straordinaria, un grande carisma e per i compagni era un vero trascinatore. Quando partiva lui, con la criniera al vento, era come se squillasse la tromba dell’assalto. La sua passone per le donne? Una volta rispose per le rime a Berlusconi che chiedeva trenta giorni di astinenza in vista della finale di Coppa dei Campioni: ‘Dottore, io con le palle piene non riesco a correre’. Certo, qualche lavata di capo se l’è presa dal sottoscritto, ma ne ha fatto tesoro. Il momento più bello è stata la vittoria della prima Coppa dei Campioni a Barcellona contro lo Steaua Bucarest. L’Equipe scrisse: ''dopo aver visto questo Milan, il calcio non potrà essere più lo stesso''.