Sacchi:"Gattuso non lo conosco come allenatore. I cinesi...".

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Sacchi:"Gattuso non lo conosco come allenatore. I cinesi...".

Arrigo Sacchi, intervistato da Di Marzio, ha parlato, tra le altre, anche di Milan, di Gattuso e dei cinesi:"Gattuso? E' una grande persona e gli auguro i migliori successi. Ma ho seguito poco la B e la C, quindi non lo conosco come allenatore. Ha poca esperienza per allenare il Milan? Io non posso parlare di esperienza visto che arrivai dal Fusignano. Mi dissero sempre, già in prima categoria, che non potevo allenare. Figuriamoci poi nei professionisti. Quando andai in C di me scrissero:"Per favore non facciamo certi nomi. Quello che io facevo al Milan lo facevo anche al Parma. Ma quando hai interpreti affermati, vogliono giocare per conto loro. E questo non è possibile. Un giorno Van Basten mi disse: “Lavoriamo troppo, così non mi diverto!”.Gli risposi: “Intanto non ho mai saputo che facendo poco si abbia tanto! E inoltre noi ci dovremmo divertire per una proprietà transitiva. Noi siamo stati fortunati a tramutare una passione in un lavoro. Le persone vengono a vederci giocare e vogliono emozionarsi, devono avere in dono da noi quella passione e quel divertimento, quelle emozioni! Cioè saremo tanto più bravi quanto più riusciremo a far divertire quelle 60, 70, 80, 90.000 persone, che vengono tutte le Domeniche a vederci. E ricordati che se a loro darai tutto con generosità e loro avranno delle emozioni, te ne saranno riconoscenti tutta la vita!. I cinesi? In genere sono meno affidabili rispetto agli italiani. Ma non tutti. Speriamo che siano arrivati quelli affidabili anche se la partenza non è stata buona. Sono state commesse superficialità. Errare è umano, perseverare è diabolico. Speriamo lo capiscano".
 
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"Errare è umano, perseverare è diabolico. Speriamo lo capiscano". Detto da uno che da anni fa il servo a Galliani e Berlusconi fa quasi ridere...
 
I

ilCapitan6

Guest
Sacchi lo si ascolta.
Poi si trae qualche conclusione.

Per me sempre un esempio: ha portato la cultura del lavoro nel calcio, cultura che ha permeato Ancelotti, portandolo ad essere - a modo suo - quello che è, cultura tramandata a Gattuso, che a modo suo la sta trasmettendo ai nostri.

Eterna riconoscenza per l'allenatore che ci ha portato a schiantare il Real Madrid 5:0 e che ha portato - grazie al gioco e non solo alle vittorie - il Milan ad essere ancora oggi considerato un grande club e una squadra tra le migliori della storia.
 
I

ilCapitan6

Guest
Quel Milan, al netto delle ENORMI individualità, annichiliva tutti per come si muoveva in campo.
La famosa partita dove sgretolammo il Real Madrid, credo che gli attaccanti avversari finirono 15 volte in fuorigioco.
Per gli avversari era avvilente. Era difficile costruire da dietro, impossibile lanciare, impossibile mettere il confronto sul lato fisico, tecnico o tattico. Era come giocare con 12 giocatori di movimento.

All. Sacchi. Giovanni Galli, Mauro Tassotti, Paolo Maldini, Angelo Colombo, Alessandro Costacurta, Franco Baresi (C), Roberto Donadoni, Frank Rijkaard, Marco van Basten, Ruud Gullit, Carlo Ancelotti

Pensate solo al fatto che con questi 11 campioni veri, questa squadra è ricordata come il Milan di Sacchi.
 

Chrissonero

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Quel Milan, al netto delle ENORMI individualità, annichiliva tutti per come si muoveva in campo.
La famosa partita dove sgretolammo il Real Madrid, credo che gli attaccanti avversari finirono 15 volte in fuorigioco.
Per gli avversari era avvilente. Era difficile costruire da dietro, impossibile lanciare, impossibile mettere il confronto sul lato fisico, tecnico o tattico. Era come giocare con 12 giocatori di movimento.

All. Sacchi. Giovanni Galli, Mauro Tassotti, Paolo Maldini, Angelo Colombo, Alessandro Costacurta, Franco Baresi (C), Roberto Donadoni, Frank Rijkaard, Marco van Basten, Ruud Gullit, Carlo Ancelotti

Pensate solo al fatto che con questi 11 campioni veri, questa squadra è ricordata come il Milan di Sacchi.

Infatti, nella storia del calcio c'è un prima e un dopo del Milan di Sacchi.
 

Old.Memories.73

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Arrigo Sacchi, intervistato da Di Marzio, ha parlato, tra le altre, anche di Milan, di Gattuso e dei cinesi:"Gattuso? E' una grande persona e gli auguro i migliori successi. Ma ho seguito poco la B e la C, quindi non lo conosco come allenatore. Ha poca esperienza per allenare il Milan? Io non posso parlare di esperienza visto che arrivai dal Fusignano. Mi dissero sempre, già in prima categoria, che non potevo allenare. Figuriamoci poi nei professionisti. Quando andai in C di me scrissero:"Per favore non facciamo certi nomi. Quello che io facevo al Milan lo facevo anche al Parma. Ma quando hai interpreti affermati, vogliono giocare per conto loro. E questo non è possibile. Un giorno Van Basten mi disse: “Lavoriamo troppo, così non mi diverto!”.Gli risposi: “Intanto non ho mai saputo che facendo poco si abbia tanto! E inoltre noi ci dovremmo divertire per una proprietà transitiva. Noi siamo stati fortunati a tramutare una passione in un lavoro. Le persone vengono a vederci giocare e vogliono emozionarsi, devono avere in dono da noi quella passione e quel divertimento, quelle emozioni! Cioè saremo tanto più bravi quanto più riusciremo a far divertire quelle 60, 70, 80, 90.000 persone, che vengono tutte le Domeniche a vederci. E ricordati che se a loro darai tutto con generosità e loro avranno delle emozioni, te ne saranno riconoscenti tutta la vita!. I cinesi? In genere sono meno affidabili rispetto agli italiani. Ma non tutti. Speriamo che siano arrivati quelli affidabili anche se la partenza non è stata buona. Sono state commesse superficialità. Errare è umano, perseverare è diabolico. Speriamo lo capiscano".
Come non dargli ragione sull'evidenziato...Il suo Milan ed i giocatori che componevano quella squadra saranno sempre nel mio cuore...impossibile quantificare le emozioni positive che mi hanno fatto provare...per questo gli sarò sempre grato e per loro ci sarà sempre un posto d'onore nel mio personale Pantheon Rossonero...
 

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