Le parole di uno che sulla luna c'è stato, e conosce benissimo l'aria che si respira. Che nel club ci sia un conflitto ideologico e filosofico tra due modi diversi di dirigere il club, ed in fondo di vedere il calcio, è incontestabile. Non a caso le voci più alte e forti contro Galliani e la sua governance sono venute dal quel gruppo di grandi ex del Milan (Maldini, Albertini, Boban, su tutti) che erano sul taccuino di Barbara Berlusconi nell'ipotesi di rivoluzione societaria conseguente al suo avvento nella cabina di comando, ora (temporaneamente?) messa da parte. La toppa sul punto messa da Berlusconi senior è stata infine peggiore del buco, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Il fatto che questo venga denunciato da Sacchi, uomo notoriamente ascoltatissimo dai vari livelli di comando del club, è solo la conferma che la guerra intestina di potere è tuttora in corso, e che allo stato a pagarne le conseguenze peggiori è il club e la sua competitività. Attendiamo lo sviluppo degli eventi, perché uno sviluppo ci sarà: non si può pensare che qualcuno non si faccia male dopo la caduta libera a cui assistiamo.
