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Arrigo Sacchi parla della situazione del Milan. E consiglia la via per ripartire.
Ecco le parole dell'ex allenatore rossonero:"Io ripartirei da Galliani, che è uno dei più grandi dirigenti del mondo. E' l'uomo adatto per dar vita ad un nuovo progetto. E Milanello deve tornare ad essere una officina. Ringiovanimento generale supportato da un forte gruppo italiano. Bisogna individuare i giovani talenti prima delle altre squadre. Si deve creare una rete si osservatori e collaboratori. Poi l'allenatore è fondamentale. Le idee di Seedorf mi piacciono molto, ma solo Galliani può giudicarlo osservando il suo lavoro tutti i giorni. L'obiettivo deve essere il calcio totale. Il gioco va rimesso al centro della questione. Non importa acquistare giocatori famosi. Servono giovani disponibili che sappiamo interpretare lo spartito che l'allenatore decide di far suonare. Ed insieme ai giovani serve un gruppo di 5-6 anziani che diano l'esempio e la linea da seguire. Balotelli? Per me, prima di tutto vengono il gioco e le persone affidabili. Se è bocciato? Non sta a me dirlo".
Ecco le parole dell'ex allenatore rossonero:"Io ripartirei da Galliani, che è uno dei più grandi dirigenti del mondo. E' l'uomo adatto per dar vita ad un nuovo progetto. E Milanello deve tornare ad essere una officina. Ringiovanimento generale supportato da un forte gruppo italiano. Bisogna individuare i giovani talenti prima delle altre squadre. Si deve creare una rete si osservatori e collaboratori. Poi l'allenatore è fondamentale. Le idee di Seedorf mi piacciono molto, ma solo Galliani può giudicarlo osservando il suo lavoro tutti i giorni. L'obiettivo deve essere il calcio totale. Il gioco va rimesso al centro della questione. Non importa acquistare giocatori famosi. Servono giovani disponibili che sappiamo interpretare lo spartito che l'allenatore decide di far suonare. Ed insieme ai giovani serve un gruppo di 5-6 anziani che diano l'esempio e la linea da seguire. Balotelli? Per me, prima di tutto vengono il gioco e le persone affidabili. Se è bocciato? Non sta a me dirlo".