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Sacchi e Gattuso, intervistato dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, raccontano Silvio Berlusconi che oggi compie 80 anni ( http://www.milanworld.net/silvio-berlusconi-compie-80-anni-oggi-29-settembre-2016-a-vt40636.html )
Sacchi:"Quando ci siamo parlati per la prima volta? Dopo un’amichevole: un minuto, non di più. Mi ha detto: “la seguo”. La prima volta che mi ha chiamato ad Arcore pensavo volesse parlare di Mussi, Bianchi, Bortolazzi o qualche nostro giovane. È sempre stato un signore, ol- tre che un fenomeno: era avanti 10 anni. Ha lasciato un segno indelebile, fece iniziare il Rinascimento del calcio italiano a modo suo: al Milan allora c’era uno stile, fatto di intelligenza e volontà, c’era un sogno. Poi il presidente non mollava mai, non dormiva mai. Litigate? Non è mai successo. O meglio, mi ha sempre ascoltato e mai criticato, anche il giorno in cui ho lasciato in panchina Van Basten. La trattativa più difficile, per Carlo Ancelotti. Il medico del Milan diceva che aveva un’invalidità al ginocchio del 20% ma chiesi a Berlusconi di prenderlo comunque, perché con lui avremmo vinto lo scudetto. Alla fine, mi ascoltò: “Agli ordini". Ci sentivamo tutti i giorni ma non mi ha mai chiesto di far giocare un giocatore. Con me è stato molto democratico e non mi ha mai tolto autonomia. Quando ero in difficoltà, il primo anno, fece un discorso alla squadra per difendermi: “Questo è l’allenatore che ho scelto. Chi lo seguirà, resterà qui. Chi non lo seguirà, andrà via”. Trenta secondi, i più efficaci che abbia mai sentito. Lui voleva Borghi? Io non ero d’accordo perché Borghi si era allenato con noi, sapevo che era un pessimo professionista. Andai da lui, era con Craxi: “Presidente, se vinciamo lo scudetto, Borghi non viene”. Lo vincemmo. La lezione che mi resta di Berlusconi presidente? Il suo sogno ambiziosissimo ma realizzato: vincere divertendo, giocando bene. La lezione che la bellezza non è in contrasto con la vittoria. Berlusconi non ha mai percepito un successo senza merito. C’è chi dice che l’importante è solo vincere. Per lui non è mai stato così.
Gattuso:"I primi ricordi? I rimproveri per il look, mi rompeva sempre le scatole per la barba. Ma abbiamo avuto sempre un bellissimo rapporto. Berlusconi era il mio doping. Arrivava a Milanello, ci radunava e ci dava una carica incredibile. Non dimenticherò mai il suo discorso prima della finale di Manchester contro la Juventus. Berlusconi ha un carisma incredibile, ti comunicava con le parole ma anche con il modo in cui le pronunciava. C’era un Berlusconi che si interessava a noi, che sapeva tutto e io non ho mai capito chi lo relazionasse. Se avevo un problema, lui arrivava a Milanello e mi chiedeva se l’avessi risolto. E io restavo a bocca aperta. A me piace guardare la gente negli occhi, ma con lui a volte abbassavo lo sguardo. Cosa mi ha insegnato? Che unendo il cervello e la forza di volontà si ottengono risultati incredibili. Quando parlavamo delle sue giornate io quasi non ci credevo: erano infinite e venivano vissute con l’acceleratore a palla. Se capisce di calcio? Non è uno sprovveduto, ne capisce abbastanza... Però una curiosità ce l’ho anche io. Ha fatto veramente l’allenatore all’Edilnord? Ho provato a verificarlo, ma non ho conferme. Lei ne sa qualcosa? Comunque ho un’idea. Se vuole, Berlusconi può venire al Pisa a fare il mio vice. Mi aiuterebbe sul campo e poi sarebbe un grande motivatore nello spogliatoio. Secondo lei viene?".
Altre notizie di giornata
QUI -) http://www.milanworld.net/cessione-...-svelano-i-loro-nomi-vt40640.html#post1068439
QUI -) http://www.milanworld.net/fassone-c...contrare-gli-sponsor-vt40642.html#post1068441
QUI -) http://www.milanworld.net/lincontro...a-prossima-settimana-vt40644.html#post1068443
QUI -) http://www.milanworld.net/milan-con...-divise-della-diesel-vt40643.html#post1068442
QUI -) http://www.milanworld.net/silvio-be...-29-settembre-2016-a-vt40636.html#post1068411
QUI -) http://www.milanworld.net/tiki-taka...lusconi-29-settembre-ore-19-15-a-vt40628.html
QUI -) http://www.milanworld.net/la-letter...lvio-per-gli-80-anni-vt40639.html#post1068438
Sacchi:"Quando ci siamo parlati per la prima volta? Dopo un’amichevole: un minuto, non di più. Mi ha detto: “la seguo”. La prima volta che mi ha chiamato ad Arcore pensavo volesse parlare di Mussi, Bianchi, Bortolazzi o qualche nostro giovane. È sempre stato un signore, ol- tre che un fenomeno: era avanti 10 anni. Ha lasciato un segno indelebile, fece iniziare il Rinascimento del calcio italiano a modo suo: al Milan allora c’era uno stile, fatto di intelligenza e volontà, c’era un sogno. Poi il presidente non mollava mai, non dormiva mai. Litigate? Non è mai successo. O meglio, mi ha sempre ascoltato e mai criticato, anche il giorno in cui ho lasciato in panchina Van Basten. La trattativa più difficile, per Carlo Ancelotti. Il medico del Milan diceva che aveva un’invalidità al ginocchio del 20% ma chiesi a Berlusconi di prenderlo comunque, perché con lui avremmo vinto lo scudetto. Alla fine, mi ascoltò: “Agli ordini". Ci sentivamo tutti i giorni ma non mi ha mai chiesto di far giocare un giocatore. Con me è stato molto democratico e non mi ha mai tolto autonomia. Quando ero in difficoltà, il primo anno, fece un discorso alla squadra per difendermi: “Questo è l’allenatore che ho scelto. Chi lo seguirà, resterà qui. Chi non lo seguirà, andrà via”. Trenta secondi, i più efficaci che abbia mai sentito. Lui voleva Borghi? Io non ero d’accordo perché Borghi si era allenato con noi, sapevo che era un pessimo professionista. Andai da lui, era con Craxi: “Presidente, se vinciamo lo scudetto, Borghi non viene”. Lo vincemmo. La lezione che mi resta di Berlusconi presidente? Il suo sogno ambiziosissimo ma realizzato: vincere divertendo, giocando bene. La lezione che la bellezza non è in contrasto con la vittoria. Berlusconi non ha mai percepito un successo senza merito. C’è chi dice che l’importante è solo vincere. Per lui non è mai stato così.
Gattuso:"I primi ricordi? I rimproveri per il look, mi rompeva sempre le scatole per la barba. Ma abbiamo avuto sempre un bellissimo rapporto. Berlusconi era il mio doping. Arrivava a Milanello, ci radunava e ci dava una carica incredibile. Non dimenticherò mai il suo discorso prima della finale di Manchester contro la Juventus. Berlusconi ha un carisma incredibile, ti comunicava con le parole ma anche con il modo in cui le pronunciava. C’era un Berlusconi che si interessava a noi, che sapeva tutto e io non ho mai capito chi lo relazionasse. Se avevo un problema, lui arrivava a Milanello e mi chiedeva se l’avessi risolto. E io restavo a bocca aperta. A me piace guardare la gente negli occhi, ma con lui a volte abbassavo lo sguardo. Cosa mi ha insegnato? Che unendo il cervello e la forza di volontà si ottengono risultati incredibili. Quando parlavamo delle sue giornate io quasi non ci credevo: erano infinite e venivano vissute con l’acceleratore a palla. Se capisce di calcio? Non è uno sprovveduto, ne capisce abbastanza... Però una curiosità ce l’ho anche io. Ha fatto veramente l’allenatore all’Edilnord? Ho provato a verificarlo, ma non ho conferme. Lei ne sa qualcosa? Comunque ho un’idea. Se vuole, Berlusconi può venire al Pisa a fare il mio vice. Mi aiuterebbe sul campo e poi sarebbe un grande motivatore nello spogliatoio. Secondo lei viene?".
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