Sacchi e Albertini sul momento no del Milan.

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Arrigo Sacchi e Albertini, intervistati dal Corriere della Sera in edicola, hanno parlato del momento no del Milan. Ecco di seguito le dichiarazioni:

Sacchi:"Il cambio di proprietà sta producendo i suoi inevitabili effetti: il club inteso come storia e stile vale più della squadra come la squadra conta più dei singoli. Ecco perché mi sarei meravigliato se finora la situazione fosse stata più rosea. Anche Berlusconi quando arrivò al Milan ci mise due anni e mezzo prima di vincere e lui è stato il più grande dirigente della storia del calcio italiano. Io proseguirei con Montella che ha fatto un buon lavoro: nonostante Galliani sia stato bravissimo, di fatto Vincenzo si è trovato senza società. L'eredità da raccogliere è pesantissima: il Milan sotto Berlusconi ha vinto 5 Coppe dei Campioni, quante Juve e Inter insieme in 60 anni di storia. Come si dice nelle aziende? Si è contenti se dopo tre anni si inizia a guadagnare".


Albertini:"Berlusconi ha costruito i suoi successi con la presenza. Sento parlare di grandi acquisti: per tornare grandi servono gli investimenti ma pure un progetto sportivo e linee guida. Se bastasse il denaro allora il Psg avrebbe vinto chissà quante Champions".
 
C

Crox93

Guest
Albertini ha pienamente ragione.
Sacchi invece ormai é un disco rotto che se gli dai un pugno alla Fonzie ripete sempre le stesse cose
 
Alto
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