Henry
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A Roma, che anche per ragioni ambientali e` notoriamente una piazza difficile, Sabatini ha fatto i miracoli, le nozze coi fichi secchi, io penso che con noi potrebbe fare anche meglio, anche se dubito che verra`. Chi lo critica non si rende conto del livello economico della Roma. Grazie a lui i giallorossi hanno una cifra tecnica superiore alle potenzialita economiche. Riuscire a compensare i minori ricavi con plusvalenze quasi permanenti anno per anno non e` da tutti e da noi avrebbe maggiori margini di manovra, in quanto non sarebbe costretto a farle per coprire i costi. Confrontate i ricavi nostri e della Roma degli ultimi anni, al netto delle plusvalenze e anche dei ricavi da stadio e da diritti tv della CL che dipendono entrambi dai risultati e quindi dal lavoro dell'anno precedente, e considerate i ricavi piu` stabili, ossia quelli strettamente commerciali: quelli del Milan sono il triplo. Vogliamo considerare anche il volume delle perdite, per il margine aggiuntivo di spesa che esse danno? il discorso sostanzialmente non cambia. Ne deriva che Il suo operato va giudicato tenendo sempre presente che faceva il DS di un club del rango della Roma, al Milan avrebbe comunque un budget superiore, anche senza interventi della proprieta`.
Solo il Napoli forse e` riuscito a fare meglio se guardiamo anche al complesso della gestione e in particolare alla parte economica - che per altro alla Roma non compete certo a Sabatini - ma li` non e` questione di DS o AD Tizio o Caio, li` il pregio sta nel manico, ovvero De Laurentis, malgrado l'antipatia che suscita. Tenete conto che il Napoli piu` della Juve rispecchia in Italia il tipico modello di gestione europeo basato sull'autofinanziamento puro e ormai la famiglia De Laurentis vede nel calcio il proprio core business e nel consolidato del gruppo, la Filmauro, i ricavi del Napoli attualmente fanno la parte del leone. Come imprenditori si stanno specializzando nel calcio e si vede: ottimi risultati sportivi in rapporto al fatturato, gestione manageriale, mai un centesimo di tasca propria, utili quasi ogni anno; gli utili citati li hanno sempre messi via per rafforzare il patrimonio del club rinunciando ai dividendi, ma come amministratori del Napoli (e parliamo non solo del patron, anche la moglie e i due figli siedono nel CdA della societa`) si portano a casa compensi molto alti in rapporto alle altre societa`di serie A, considerati i fatturati, e quindi dal Napoli comunque ci guadagnano, fatta eccezione per l'ultimo esercizio dove i compensi complessivi sono passati da 5,5 M a 1 M. Eppure quest'anno possono vincere il campionato: il flemmatico e "nordico" De Laurentis, cosi` poco amato nella sua citta`, basta guardare il livello degli abbonamenti, rischia di centrare un'impresa che per Napoli e` sempre una rarita` storica, senza averci messo un cent di suo - dal ritorno in serie A quello del 2014/15 e` l'unico bilancio in perdita, per soli 13 M.
Solo il Napoli forse e` riuscito a fare meglio se guardiamo anche al complesso della gestione e in particolare alla parte economica - che per altro alla Roma non compete certo a Sabatini - ma li` non e` questione di DS o AD Tizio o Caio, li` il pregio sta nel manico, ovvero De Laurentis, malgrado l'antipatia che suscita. Tenete conto che il Napoli piu` della Juve rispecchia in Italia il tipico modello di gestione europeo basato sull'autofinanziamento puro e ormai la famiglia De Laurentis vede nel calcio il proprio core business e nel consolidato del gruppo, la Filmauro, i ricavi del Napoli attualmente fanno la parte del leone. Come imprenditori si stanno specializzando nel calcio e si vede: ottimi risultati sportivi in rapporto al fatturato, gestione manageriale, mai un centesimo di tasca propria, utili quasi ogni anno; gli utili citati li hanno sempre messi via per rafforzare il patrimonio del club rinunciando ai dividendi, ma come amministratori del Napoli (e parliamo non solo del patron, anche la moglie e i due figli siedono nel CdA della societa`) si portano a casa compensi molto alti in rapporto alle altre societa`di serie A, considerati i fatturati, e quindi dal Napoli comunque ci guadagnano, fatta eccezione per l'ultimo esercizio dove i compensi complessivi sono passati da 5,5 M a 1 M. Eppure quest'anno possono vincere il campionato: il flemmatico e "nordico" De Laurentis, cosi` poco amato nella sua citta`, basta guardare il livello degli abbonamenti, rischia di centrare un'impresa che per Napoli e` sempre una rarita` storica, senza averci messo un cent di suo - dal ritorno in serie A quello del 2014/15 e` l'unico bilancio in perdita, per soli 13 M.