Russia: pronto intervento in Ucraina. ONU riunione alle 20

Marilson

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Complimenti [MENTION=171]Marilson[/MENTION] per le sue competentissime analisi, davvero degne di Limes. Diciamo che sono situazioni che, in parte, dipendono ancora dalle scorie lasciate dalla dissoluzione dell'Impero Sovietico. Moltissime parti di quella che era l'Unione Sovietica sono attraversate da tensioni di questo genere (inevitabilmente), con la differenza che qua le proporzioni sono molto più grandi, per dimensioni, storia, ed importanza strategica del Paese. L'Ucraina, storicamente, è un territorio che è sempre stato tirato come un elastico, un colpo a destra, uno a sinistra, un pezzo di territorio acquisito di là, uno perso di là, e quindi si sono create commistioni etniche, risentimenti e rancori di ogni genere. La Crimea finì sotto l'ombrello ucraino per via di un regalo di Kruscev, un atto all'epoca insignificante, ma che con il crollo dell'Urss è via via diventato sempre più serio, fino all'esplosione odierna.
Come detto ci sono decine di Crimee: i russi sono già intervenuti nel 2008 in Abkhazia ed Ossezia del Sud, stati che, de facto, sono indipendenti, anche se non riconosciuti praticamente da nessuno. Un'altra situazione molto simile è quella della Transdnestria, regione russofona della Moldova, ma anche essa indipendente de facto, tanto da battere moneta propria. Insomma, sono situazioni complicate, che prima di essere pacificate necessiteranno di anni ed anni.
La mia opinione è la stessa del suddetto Marilson: penso che l'Ucraina, nel medio-lungo periodo, sia destinata ad essere smembrata

ti ringrazio dei complimenti Van! In realtà io cerco solo di informarmi e capire, possibilmente da varie fonti e cercando di non fermarmi davanti alle apparenze. La situazione è particolarmente complicata. Attualmente siamo in una fase di stallo perchè Putin ha ritirato le truppe dal confine est (o perlomeno ha stoppato il sopraggiungerne di altre) in attesa sul da farsi. Credo che il rublo in perdita sia stato un primo campanello di allarme per lui, di certo non può permettersi una svalutazione ora. Se si andrà verso lo scontro totale, come è già stato detto, la Russia sostituirà il dollaro con l'euro per le contrattazioni e gli scambi e dovrà rivedere le sue politiche commerciali nel breve periodo. L'Italia, come ampiamente previsto, sta giocando in rimessa: Renzi non è andato oltre le dichiarazioni di circostanza e ribadisco, io credo che se davvero cercheranno di boicottare il G8 a Sochi l'Italia forse arriverà addirittura clamorosamente a dissociarsi da prese di posizione particolarmente dure. Dietro a Renzi c'è ENI che non può permettersi di perdere il gas russo. Senza il gas russo non possiamo scaldarci e produrre energia in modo sufficiente per mandarci avanti un paese.
 
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