Robotica e disoccupazione.

Tifo'o

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Semplicemente dobbiamo uscire dalla logica attuale e porci come obiettivo una società diversa, che non si basi più sul consumo spasmodico di prodotti e affini. Una società che abbia una consapevolezza diversa e meno materiale del mondo. E' un percorso che richiede un tempo immemore, il problema è che non è manco mai iniziato questo percorso e non è tra gli obiettivi da raggiungere.

Ad ora il nostro modello di sviluppo è quello di produrre sempre più roba inutile per soddisfare bisogni indotti e non necessari al benessere reale dell'uomo.

Se penso a quante gente si schiavizza consapevolmente e brucia il proprio tempo e consuma la propria vita solo per consumare\produrre "patacche luccicose" mi sento male

Inutile.. la tua è utopia. Marx ci ha provato, Lenin ci ha provato.. la Russia poteva essere l'esempio di società tipo però c'è sempre qualcuno che vuole sempre più potere.
 

Stanis La Rochelle

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Inutile.. la tua è utopia. Marx ci ha provato, Lenin ci ha provato.. la Russia poteva essere l'esempio di società tipo però c'è sempre qualcuno che vuole sempre più potere.

Lo so anche io che utopia, almeno ora, chissà, magari tra cinquemila anni sarà diverso... Il punto è che dovremmo avere quell'utopia come obiettivo finale, provarci e riprovarci fino a quando non ci sarà un qualche miglioramento, seppur minimo. Non si arriverà mai a un modello perfetto e reale, ma qualcosa di meglio dello schema attuale è possibile. Il problema è che non c'è la volontà di provarci e riprovarci.

La cosa che più mi atterrisce è vedere soprattutto la mentalità di chi ha il potere e le possibilità per far qualcosa. Persone terra terra, dal valore infimo. Sostanzialmente dei gibboni. Se penso a quei dirigenti italiani che si sono menati per un orologio (varrà pure "millemila euri". sempre orologio è) mi sale la depressione...
L'obiettivo di sta gente è avere sempre più patacche luccicose, un vuoto cosmisco totale...
 

Milanforever26

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Semplicemente dobbiamo uscire dalla logica attuale e porci come obiettivo una società diversa, che non si basi più sul consumo spasmodico di prodotti e affini. Una società che abbia una consapevolezza diversa e meno materiale del mondo. E' un percorso che richiede un tempo esagerato, il problema è che non è manco mai iniziato questo percorso e non è tra gli obiettivi da raggiungere.

Ad ora il nostro modello di sviluppo è quello di produrre sempre più roba inutile per soddisfare bisogni indotti e non necessari al benessere reale dell'uomo. Abbiamo sempre più roba, ma siamo sempre più depressi e non soddisfatti.

Se penso a quante gente si schiavizza consapevolmente e brucia il proprio tempo e consuma la propria vita solo per consumare\produrre "patacche luccicose" mi sento male

Bisogna tenere presente una cosa: che questa società così come l'abbiamo costruita non ti da vie di scampo...se uno volesse non adeguarsi non è che può isolarsi e vivere nella sua oasi di cose "semplici e genuine" ma finisce nel tritacarne sociale schiacciato in modo irrecuperabile, finisce ai margini della povertà e di fatto la vita gli viene resa impossibile...
Bisogna capire che oggi la gente non ha più scelta soprattutto perché ogni flebile fiato di protesta viene soffocato dal frastuono di masse di lobotomizzati guidati dalla TV e dalla rete che ci mostra uno stile di vita a cui ambire che in realtà è solo un modello per costringerci ad accettare volontariamente questa società..
 

Milanforever26

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Inutile.. la tua è utopia. Marx ci ha provato, Lenin ci ha provato.. la Russia poteva essere l'esempio di società tipo però c'è sempre qualcuno che vuole sempre più potere.

Infatti la colpa sta negli uomini che abbracciano sempre i valori sbagliati..10mila anni di evoluzione ma siamo ancora gli uomini delle caverne che devono esibire la loro superiorità sugli altri in qualunque modo e con qualunque mezzo..
La scelta era da fare tra competizione e cooperazione...abbiamo scelto la prima
 

tifoso evorutto

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Bah, per quel che mi riguarda le generazioni passate (quindi anche chi ha partecipato al '68) sono quelle che hanno costruito il mondo e la società per come la conosciamo ora, non è mica colpa della generazione di oggi se viviamo in questo mondo.

Si infatti.La società che conosciamo oggi è figlia delle generazioni precedenti, quanto meno hanno contribuito in maniera essenziale a forgiarla. Dopo la guerra e tutto quel che c'è stato c'era l'opportunità per costruire qualcosa di migliore. Per non parlare della differenza numerica traq giovani - anziani di una volta (oggi è il contrario), c'erano delle condizioni irripetibili che sarà dura ritrovare.

Discorso complesso, in realtà il mondo è radicalmente cambiato da dopo la fine della "guerra fredda"
per fare un esempio siamo passati da un accesa discussione sulla necessità a livello europeo di riduzione dell'orario lavorativo ( i R.O.L. che molti di voi percepiscono in busta paga sono un residuato di ciò) allo smantellamento progressivo di tutti i diritti dei lavoratori sulla base di una crisi economica, a mio parere costruita ad hoc.

Tenderei però a sfatare un mito, non è mai l'uomo comune, come me o come voi, a costruire il mondo, le responsabilità non sono "mie" quanto non lo sono "vostre", però la differenza spesso la fà come gli uomini "comuni" reagiscono alla "costruzione " del mondo da sempre imposta dall'alto, e mentre in passato ci sarebbe stata una forte opposizione sociale (portata avanti soprattutto dai giovani, perchè poi quando si ha "famiglia" purtroppo certe cose passano in secondo piano) oggigiorno non vi è nessuna reazione, tutti accettano tutto passivamente, e ritengo che ciò non possa essere nella natura dei giovani, pena l'appiattimento della società.
Io temo molto l'attuale appiattimento.
La mia generazione a 16 anni pensava a 3 cose: F.ga, Calcio e politica, io frequento molti giovani tra l'attività di allenatore e il volontariato e il loro totale disinteresse mi fà molta paura, mi sembra di vivere in uno di quei film di fantascienza distopici.

Da sempre gli "anziani" sono preoccupati per la voglia di ribellione, cambiamenti e anticonformismo delle nuove leve, oggi forse per la prima volta dalla storia del mondo la nuova generazione è totalmente passiva.
 

Stanis La Rochelle

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Ho visto questo prototipo di Robot e mi è tornato in mente il topic. Praticamente già se si ottimizzasse sto coso, tutti i magazzinieri potrebbero restare a casa... Fantascienza totale, si muove in maniera spettacolare.


Rispondo con un bel po' di ritardo, causa pigrizia più che altro. Quando voglio rispondere in maniera seria mi prendo sempre del tempo per farlo in maniera decente, poi però mi passa la voglia. :fuma:
Questo argomento però mi interessa e lo ritengo importante e non voglio che muoia così.

Bisogna tenere presente una cosa: che questa società così come l'abbiamo costruita non ti da vie di scampo...se uno volesse non adeguarsi non è che può isolarsi e vivere nella sua oasi di cose "semplici e genuine" ma finisce nel tritacarne sociale schiacciato in modo irrecuperabile, finisce ai margini della povertà e di fatto la vita gli viene resa impossibile...
Bisogna capire che oggi la gente non ha più scelta soprattutto perché ogni flebile fiato di protesta viene soffocato dal frastuono di masse di lobotomizzati guidati dalla TV e dalla rete che ci mostra uno stile di vita a cui ambire che in realtà è solo un modello per costringerci ad accettare volontariamente questa società..

Quello che scrivi è vero. Chi non si adegua fa una fine miserevole, quanto meno si cucca l'isolamento sociale, che non è tanto male considerando la massa a parer mio. Onestamente però non ce la faccio proprio più a giustificare le masse. Quello che a me indigna più di tutto non è tanto questo stato di cose che pare immutabile, quanto il vedere che la gente ambisce proprio a questo. Ambisce alla schiavitù sia mentale che materiale.E' qualcosa di davvero tremendo che mi sconvolge. Non mi interessano più le giustificazioni, il perché, il per come, ad un certo punto della propria vita dovrebbe scattare qualcosa dentro le persone, una presa di coscienza, se questo non scatta si è solo delle misere scimmie che meritano di essere sfruttate. E' un discorso pieno di rancore e astio lo so. Può sembrare esagerato da leggere, manco fossi gesù cristo che dall'alto della sua posizione inattaccabile possa pretendere dagli altri un percorso di un certo tipo. Il fatto è che neanche il minimo del minimo del minimo riesco a vedere nella persona comune. Quando questo minimo sembra esserci è più dettato da cause esterne che da una presa di coscienza personale. Anche questo è una cosa che mi irrita, pensieri che nascono solo per circostanze particolari, sparite le circostanze, spariti anche questi pensieri.

[MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION]

Credo semplicemente che la quantità di distrazioni che c'è ora sta tenendo mansueti tutti. Gli svaghi di una volta erano molti inferiori e meno accessibili. Era un contesto storico diverso ecc... Non è un caso che l'industria dell'intrattenimento stia crescendo a livelli di contenuti in maniera pazzesca, contenuti di qualità per altro. Serie TV, film, videogiochi ecc... Contenuti accessibili praticamente a tutti, prima non era così. Fondamentalmente abbiamo già tutto, cosa ci manca? Si parla tanto di povertà, ma il più "pezzente" avrà comunque smartphone, una console per giocare, un computer, cibo che vuole ecc... Chi veramente sta male sul serio è una minima parte. Fosse stato il contrario sarebbe già scoppiata la rivoluzione. Oggi la gente pensa di essere povera se non può andare al bar tutti i giorni. Si è perso il senso delle cose.
Fondamentalmente c'è tanto di quel soma da restare tramortiti (non so se hai letto il mondo nuovo, presumo di si però). Poi il fattore più importante credo sia demografico, la proporzione giovani anziani è totalmente sbilanciata a sfavore, cosa contraria ai tuoi tempi.
Per me questo è un fattore chiave, per dire, se ci sono 4 giovani per ogni anziano e ovvio che la società si muoverà in tal senso. Se ci sono 4 anziani piazzati nei posti chiave che hanno occupato tutte le strutture di potere e 1 giovane, si andrà in un'altra direzione. Potrei dire idiozie, è una cosa basata su un pensiero momentaneo, ma credo che mai come nella nostra epoca ci sia questa differenza di numeri tra generazioni. D'altronde una volta si sparavano fuori anche 8/9 figli per coppia. Per forza di cose la società era meno appiattita.

Che poi non c'è davvero bisogno di una rivoluzione, basterebbe che la gente avesse quel minimo di presa di coscienza che dicevo prima. E' per questo che ce l'ho a morte con la massa. Non c'è bisogno di fare per forza chissà quale rinuncia o sforzo assurdo. Vuoi cambiare le cose? Non comprarti l'iphone nuovo ogni anno, non fare del comprare le cose uno stile di vita ecc.. Non indebitarsi per idiozie. Che senso ha lavorare 24 ore su 24 per comprare roba inutile? Smetti di comprare roba inutile e vedi che, anche se lentamente, cambierà lo scenario intorno a te. Io devo andare a lavorare per comprarmi il macchinone? L'iphone? Ecc... E poi dicono che il lavoro nobilita l'uomo... Lo scopo della mia esistenza su questa terra è comprarmi un suv?
La tua generazione è ancora parte viva e pulsante di questa società e come le altre risponde a queste logiche. Fosse stata davvero diversa per presa di coscienza reale e non circostanze esterne sarebbe "invecchiata" meglio non credi?
 

tifoso evorutto

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Ho visto questo prototipo di Robot e mi è tornato in mente il topic. Praticamente già se si ottimizzasse sto coso, tutti i magazzinieri potrebbero restare a casa... Fantascienza totale, si muove in maniera spettacolare.


Rispondo con un bel po' di ritardo, causa pigrizia più che altro. Quando voglio rispondere in maniera seria mi prendo sempre del tempo per farlo in maniera decente, poi però mi passa la voglia. :fuma:
Questo argomento però mi interessa e lo ritengo importante e non voglio che muoia così.



Quello che scrivi è vero. Chi non si adegua fa una fine miserevole, quanto meno si cucca l'isolamento sociale, che non è tanto male considerando la massa a parer mio. Onestamente però non ce la faccio proprio più a giustificare le masse. Quello che a me indigna più di tutto non è tanto questo stato di cose che pare immutabile, quanto il vedere che la gente ambisce proprio a questo. Ambisce alla schiavitù sia mentale che materiale.E' qualcosa di davvero tremendo che mi sconvolge. Non mi interessano più le giustificazioni, il perché, il per come, ad un certo punto della propria vita dovrebbe scattare qualcosa dentro le persone, una presa di coscienza, se questo non scatta si è solo delle misere scimmie che meritano di essere sfruttate. E' un discorso pieno di rancore e astio lo so. Può sembrare esagerato da leggere, manco fossi gesù cristo che dall'alto della sua posizione inattaccabile possa pretendere dagli altri un percorso di un certo tipo. Il fatto è che neanche il minimo del minimo del minimo riesco a vedere nella persona comune. Quando questo minimo sembra esserci è più dettato da cause esterne che da una presa di coscienza personale. Anche questo è una cosa che mi irrita, pensieri che nascono solo per circostanze particolari, sparite le circostanze, spariti anche questi pensieri.

[MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION]

Credo semplicemente che la quantità di distrazioni che c'è ora sta tenendo mansueti tutti. Gli svaghi di una volta erano molti inferiori e meno accessibili. Era un contesto storico diverso ecc... Non è un caso che l'industria dell'intrattenimento stia crescendo a livelli di contenuti in maniera pazzesca, contenuti di qualità per altro. Serie TV, film, videogiochi ecc... Contenuti accessibili praticamente a tutti, prima non era così. Fondamentalmente abbiamo già tutto, cosa ci manca? Si parla tanto di povertà, ma il più "pezzente" avrà comunque smartphone, una console per giocare, un computer, cibo che vuole ecc... Chi veramente sta male sul serio è una minima parte. Fosse stato il contrario sarebbe già scoppiata la rivoluzione. Oggi la gente pensa di essere povera se non può andare al bar tutti i giorni. Si è perso il senso delle cose.
Fondamentalmente c'è tanto di quel soma da restare tramortiti (non so se hai letto il mondo nuovo, presumo di si però). Poi il fattore più importante credo sia demografico, la proporzione giovani anziani è totalmente sbilanciata a sfavore, cosa contraria ai tuoi tempi.
Per me questo è un fattore chiave, per dire, se ci sono 4 giovani per ogni anziano e ovvio che la società si muoverà in tal senso. Se ci sono 4 anziani piazzati nei posti chiave che hanno occupato tutte le strutture di potere e 1 giovane, si andrà in un'altra direzione. Potrei dire idiozie, è una cosa basata su un pensiero momentaneo, ma credo che mai come nella nostra epoca ci sia questa differenza di numeri tra generazioni. D'altronde una volta si sparavano fuori anche 8/9 figli per coppia. Per forza di cose la società era meno appiattita.

Che poi non c'è davvero bisogno di una rivoluzione, basterebbe che la gente avesse quel minimo di presa di coscienza che dicevo prima. E' per questo che ce l'ho a morte con la massa. Non c'è bisogno di fare per forza chissà quale rinuncia o sforzo assurdo. Vuoi cambiare le cose? Non comprarti l'iphone nuovo ogni anno, non fare del comprare le cose uno stile di vita ecc.. Non indebitarsi per idiozie. Che senso ha lavorare 24 ore su 24 per comprare roba inutile? Smetti di comprare roba inutile e vedi che, anche se lentamente, cambierà lo scenario intorno a te. Io devo andare a lavorare per comprarmi il macchinone? L'iphone? Ecc... E poi dicono che il lavoro nobilita l'uomo... Lo scopo della mia esistenza su questa terra è comprarmi un suv?
La tua generazione è ancora parte viva e pulsante di questa società e come le altre risponde a queste logiche. Fosse stata davvero diversa per presa di coscienza reale e non circostanze esterne sarebbe "invecchiata" meglio non credi?

Condivido il tuo discorso,
sulla mia generazione non so che risponderti, forse hai ragione

è che non me ne capacito, siamo passati a un mondo con certi diritti considerati "naturali" a un mondo completamente diverso, e senza che nessuno abbia battuto ciglio.
Faccio un esempio per nulla banale, oggi quando c'è una grave sciagura naturale, subito parlano dell'ammontare del danno in soldoni, aggiungendo varie menate ripercussioni su economia e occupazione,
una volta, parlo di non più di 10/15 anni fà, nessuno se lo sarebbe sognato, un giornalista sarebbe stato degradato a portalettere se si fosse solo permesso di accennarne. Si sarebbe solo parlato delle vittime e degli aiuti umanitari.
Capisco c'era tanta retorica, dopo una settimana vnivano tranquillamente dimenticati, ma oggi è stato proprio sdoganato lo sciacallaggio finanziario, si valuta tutto solo in base a quello.
 

Stanis La Rochelle

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Condivido il tuo discorso,
sulla mia generazione non so che risponderti, forse hai ragione

è che non me ne capacito, siamo passati a un mondo con certi diritti considerati "naturali" a un mondo completamente diverso, e senza che nessuno abbia battuto ciglio.
Faccio un esempio per nulla banale, oggi quando c'è una grave sciagura naturale, subito parlano dell'ammontare del danno in soldoni, aggiungendo varie menate ripercussioni su economia e occupazione,
una volta, parlo di non più di 10/15 anni fà, nessuno se lo sarebbe sognato, un giornalista sarebbe stato degradato a portalettere se si fosse solo permesso di accennarne. Si sarebbe solo parlato delle vittime e degli aiuti umanitari.
Capisco c'era tanta retorica, dopo una settimana vnivano tranquillamente dimenticati, ma oggi è stato proprio sdoganato lo sciacallaggio finanziario, si valuta tutto solo in base a quello.

Guarda, neanche io lo capisco. Ormai è tutto un discorso di profitto, produttività, competitività. Cioè, la cosa è aberrante, mi fa stare abbastanza male. Almeno te hai vissuto in un periodo decente.

Mi ricorda un po' la situazione delle aperture domenicali dei supermercati, non so se ti ricordi quegli anni. Si parlava prima di aperture straordinarie, ora è un giorno lavorativo classico.

Leggevo un articolo nel periodo natalizio dove si elogiava amazon per le consegne sotto le festività in USA, l'ultimo pacco consegnato era alle 23.59 del 24 dicembre. Questo per tanti è progresso. Io sono rimasto inorridito a pensare a quel povero cristo costretto a consegnare un pacco il giorno di natale a delle gente viziata che non è in grado di aspettare un po' di tempo per l'inutilità che avrà acquistato. In Europa ancora non abbiamo raggiunto i livelli americani, ma poco ci manca.
Massima stima per quella ragazza che ha preferito diventare una senzatetto piuttosto che continuare quei ritmi in amazon USA. La sua vita, testuali parole, è migliore ora da barbona che prima. Se tutti capissero questo sarebbe una rivoluzione assurda, invece no, se non vuoi bruciare la tua vita nel lavoro 12 ore al giorno, sabato e domenica compresi sei un fannullone sfaticato. Il tutto poi per tipo 800 euro... "eh, ma se uno non ha niente mica può stare a casa" I risultati di questo pensiero lo vediamo tutti i giorni.
La cosa drammatica è che sta gente lavora a quei ritmi per farci cosa poi? Comprare idiozie e regalare i soldi agli stessi che sfruttano il loro lavoro. La demenza più totale
 

tifoso evorutto

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Guarda, neanche io lo capisco. Ormai è tutto un discorso di profitto, produttività, competitività. Cioè, la cosa è aberrante, mi fa stare abbastanza male. Almeno te hai vissuto in un periodo decente.

Mi ricorda un po' la situazione delle aperture domenicali dei supermercati, non so se ti ricordi quegli anni. Si parlava prima di aperture straordinarie, ora è un giorno lavorativo classico.

Leggevo un articolo nel periodo natalizio dove si elogiava amazon per le consegne sotto le festività in USA, l'ultimo pacco consegnato era alle 23.59 del 24 dicembre. Questo per tanti è progresso. Io sono rimasto inorridito a pensare a quel povero cristo costretto a consegnare un pacco il giorno di natale a delle gente viziata che non è in grado di aspettare un po' di tempo per l'inutilità che avrà acquistato. In Europa ancora non abbiamo raggiunto i livelli americani, ma poco ci manca.
Massima stima per quella ragazza che ha preferito diventare una senzatetto piuttosto che continuare quei ritmi in amazon USA. La sua vita, testuali parole, è migliore ora da barbona che prima. Se tutti capissero questo sarebbe una rivoluzione assurda, invece no, se non vuoi bruciare la tua vita nel lavoro 12 ore al giorno, sabato e domenica compresi sei un fannullone sfaticato. Il tutto poi per tipo 800 euro... "eh, ma se uno non ha niente mica può stare a casa" I risultati di questo pensiero lo vediamo tutti i giorni.
La cosa drammatica è che sta gente lavora a quei ritmi per farci cosa poi? Comprare idiozie e regalare i soldi agli stessi che sfruttano il loro lavoro. La demenza più totale

Quoto tutto,
Non direi di essere più fortunato di voi, visto che gran parte della mia vita l'ho gia vissuta, ma sicuramente ho vissuto un epoca molto più bella, oggi è veramente deprimente, speriamo in un miracolo e che ci sia un cambiamento...
La parte assurda è che con le tecnologie che esistono oggi ci si potrebbe divertire molto di più che ai miei tempi.
 

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Bannato
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-1000 anni fa popolazione umana 90% povertà e lotta per la vita.
-Oggi 7 miliardi di persone-Nella media l'umanità e' migliorata sotto tanti punti di vista...Attenzione nella media...sappiamo tutti che ci sono ancora guerre,fame ecc...
Prima di dire che siamo ancora uomini delle caverne c e ne vuole...
Quando avremo energia gratis per tutti...le cose cambieranno e ci sarà un ulteriore step evolutivo.
 
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