La stagione è finita al triplice fischio del ritorno degli ottavi di Champions al Vicente Calderon. A posteriori, si può dire che la stagione non sia mai iniziata.
Lasciando perdere questa stagione, credo sia il caso di proiettarci nella prossima.
Con molta umiltà, bisogna remare tutti nella stessa direzione (a livello societario ovviamente) e, dato che Seedorf non sarà quasi sicuramente l'allenatore del Milan, spero si scelga un tecnico che sappia valorizzare/rivalorizzare i giocatori presenti in squadra.
Ripeto, ci vuole molta umiltà. Inutile predicare vittorie e calcio champagne: l'anno prossimo, magari con una preparazione leggermente migliore (ma proprio leggermente), servirà una squadra operaia (nel senso positivo del termine), determinata, organizzata, capace di esprimere un gioco (non per forza bel calcio, fosse anche un catenaccio fatto bene, ma quantomeno un gioco).
Quest'anno vediamo tutto nero, ma questa rosa non vale certamente il 12° posto. Detto ciò, non si può nemmeno pensare che nella prossima stagione si possano scalare 9 posizioni e ritornare in Champions tra 2 anni.
Metterei la firma per ripartire con questi stessi giocatori nella prossima stagione: cambiare mezza squadra così a casaccio come è successo in questa stagione non serve assolutamente a niente.
Ci vorranno anni perché il Milan possa rientrare nella lotta al vertice. Per cercare di velocizzare il più possibile questo "processo" non credo si possa prescindere da una rivalorizzazione della rosa, unita alla ricostruzione dello spogliatoio e soprattutto alla serenità societaria, tenendo in considerazione ovviamente il fatto che servirebbero investimenti ingenti.