Ritorno al passato : fortuna o mirata programmazione?

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Sono relativamente nuovo del sito ( a proposito , una lode a chi lo gestisce e a tutti coloro che vi partecipano attivamente : siete grandiii!!!) e allora vorrei fare come da titolo un tuffo nel passato e analizzare una situazione che mai mi è stata chiara del tutto e che oggi, col comodo senno del poi, e in una delicata fase storica per noi rossoneri, forse può avere una sua rilevanza analizzare.
Mandiamo idealmente la macchina del tempo all’estate del 2002!!
Chi ricorda quell’estate ?? Tanto per intenderci fu l’estate che ci regalò nesta, fu l’estate nella quale nacque il milan dei meravigliosi, fu l’estate nella quale furono gettate le basi per un ciclo assurdo ed entusiasmante.
All’epoca ero 23enne e ricordo tutte le dinamiche ma questo dubbio l’ho sempre portato dietro : chi fu le mente di quel milan? Chi indirizzò quella sessione estiva di mercato? Chi mise su quella rosa che ci deliziò per anni??
Era stato un campionato travagliato per noi nonostante una campagna acquisti sontuosa che ci aveva regalato pirlo, inzaghi, rui costa. L’imperatore terim non era riuscito a creare una squadra equilibrata e i risultati non arrivavano, complici anche infortuni in serie che ci privavano di uomini cardine.
A novembre la svolta : galliani blocca ancelotti ormai prossimo a firmare col parma e lo mette sotto contratto con noi. Carletto torna a casa.
Pur tra mille difficoltà il tecnico emiliano riesce a centrare il quarto posto che vuole dire qualificazione ai preliminari champions. Era un milan che giocava essenzialmente e quasi sempre col 4-4-2, una squadra quadrata messa su dal nostro allenatore per trovare equilibri e far rendere al meglio il nostro attacco formato da sheva e inzaghi. Il 4-4-2 era il modulo che il nostro tecnico ,cresciuto sotto la guida di sacchi da giocatore prima e da vice poi in nazionale, conosceva meglio avendone acquisito tutti i segreti.
Arriva cosi l’estate e lì succede l’imponderabile.
Gli acquisti della società vanno in netto contrasto con la filosofia di ancelotti e con le reali necessità della rosa : a una squadra che già annovera pirlo e rui costa vengono inseriti seedorf e rivaldo.
E teniamo bene a mente che il seedorf di allora era un trequartista , nessuno lo aveva mai visto inseguire un avversario per il campo, nessuno lo aveva mai visto far il gregario ma tutti gli riconoscevano una classe infinita. All’inter aveva fallito, arrivava pieno di voglia di rivalsa.
L’unico acquisto sensato arrivò l’ultimo giorno di mercato : Nesta Sandro da roma, professione fenomeno!!
Nel ritiro precampionato il nostro allenatore si vede circondato da trequartisti, chissà cosa avrà pensato il buon carletto ma con un po’ di fantasia lo si può immaginare.
Ricordo perfettamente l’ironia della stampa nonché dei tifosi delle altre squadre ogni volta si parlava di milan : eravamo visti come una specie di circo prestato al calcio. Tanti, troppi giocolieri di non facile collocazione tattica. Teniamo anche in mente che nessuno e dico nessuno in italia prima di allora aveva giocato con formazioni ultra offensive, l’italia era la patria della tattica e l’equilibrio veniva prima di tutto.
Il recente passato del milan era fatto anche più di ombre che di luci : la gestione di zaccheroni aveva portato uno scudetto ma sul palcoscenico europeo non eravamo più all’altezza dalla gestione capello. Nove lunghissimi anni senza giocare da protagonisti in champions erano decisamente troppi per il milan.
Ma ancelotti in quel ritiro sfornò il miracolo : se la sua rosa abbondava in qualità la strada da perseguire non poteva che essere una e una sola e cioè valorizzarla.
Dopo un breve colloquio con pirlo trova in lui la disponibilità a giocare da regista basso, ruolo che aveva già ricoperto con mazzone a brescia in alcune circostanze, dopo un colloquio con seedorf lo convince ad accettare il ruolo di mezz’ala, rui costa viene piazzato nel naturale ruolo di trequartista e sulla sua stessa linea di gioco si piazza rivaldo. L’alberello nasce quasi per gioco.
Quello che ne viene fuori è uno spettacolo da lasciare tutti gli scettici a bocca aperta e da far emozionare i tifosi . Il milan gioca un calcio superiore alla media, a volte il ritmo è un po’ compassato ma la palla gli avversari non la vedono mai. Arriva anche la consacrazione in europa nella notte di La Coruna con uno 0-4 da favola. In quella notte forse nasce in noi tifosi e nei giocatori ancor prima il convincimento di poter vincere la champions. Non è solo il risultato a far brillare gli occhi ma soprattutto un gioco per amanti del calcio fatto di passaggi corti e fitti in pieno controllo di ritmi e gara con verticalizzazioni fatte al momento giusto che tagliano le difese avversarie come una lama nel burro.
Il milan stanca gli avversari col palleggio e li castiga coi suoi attaccanti.
Tutto il resto è storia, tutto il resto è gloria.
Ma oggi a distanza di 13 lunghi anni mi porto ancora questo dubbio : fu ancelotti a far il miracolo in una rosa allestita come fosse una collezione di trequartisti presi per puro amore per il talento o fu la società ad indirizzare il tecnico verso una precisa via da seguire??
Forse non lo sapremo mai, forse servirebbe davvero una macchina del tempo.
Il destino però era li ad attenderci e noi milan abbiamo preso al volo l’occasione.
Era tutto lì pronto al momento giusto, al posto giusto e con i personaggi giusti.
Ditemi le vostre impressioni sulla nascita di quel milan.
 

tifoso evorutto

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Bellissima la tua analisi, anche se non concordo su alcuni punti,

Quello fù un Milan in cui dopo alcune annate di relative vacche magre Berlusconi decise di tornare a investire, ovviamente per motivi elettorali.

Ancellotti fu fortemente voluto, e probabilmente egli stesso, dopo le relative delusioni alla Juve, decise di cambiare qualcosa nel suo modo di allenare.

Ad esempio, la storia di Seedorf andò così, l'Olandese al principio rifiutò di andare al Milan, scottato dall'esperienza all'Inter in cui era praticamente fuori rosa, probabilmente nemmeno lui vedeva di buon occhio tutta quella abbondanza di trequartisti,
poi dopo lunghi colloqui con Ancellotti e qualche giorno di riflessione accettò il trasferimento, evidentemente Carletto gli diede delle garanzie sulla sua titolarieta, segno che già avesse in mente un progetto di massima, con almeno il doppio trequartista, di cui forse l'unica sorpresa fu il Pirlo regista arretrato. insomma Ancellotti aveva già in mente il 4321 e il 4312 con Seedorf mezzala.

Per quello che riguarda Galliani sono convinto che facesse già allora gli acquisti con l'album panini, ma essendoci ancora i soldi era tutto più semplice :) Nesta e Inzaghi vanno visti in questa ottica. Poi arrivo anche Leonardo e fu festa con T. Silva e Kaka.
Quella penso che fu un intuizione di Berlusconi.
 

Black

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bella questa discussione! hai ricordato in maniera perfetta com'è andata in quell'estate 2002 e come è nato quel Milan. Per molti è facile ricordare il 28 Maggio 2003 e il Milan strepitoso delle stagioni successive ascoltando magari Galliani che si vanta di aver creato quella squadra.
In realtà il merito fu proprio di Ancelotti che riuscì a creare una squadra fantastica da una rosa piena di talento ma assemblata un pò a caso. In particolare proprio gli acquisti di Seedorf e Rivaldo erano le classiche operazioni alla Galliani fatte per convenienza economica ma senza guardare le esigenze della rosa.

Per quanto riguarda l'acquisto di Nesta, va ricordato che Ancelotti voleva F.Cannavaro, poi la fortuna volle che Moratti lo prese per primo e noi ci siamo "accontentati" di Nesta.
 

tifoso evorutto

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bella questa discussione! hai ricordato in maniera perfetta com'è andata in quell'estate 2002 e come è nato quel Milan. Per molti è facile ricordare il 28 Maggio 2003 e il Milan strepitoso delle stagioni successive ascoltando magari Galliani che si vanta di aver creato quella squadra.
In realtà il merito fu proprio di Ancelotti che riuscì a creare una squadra fantastica da una rosa piena di talento ma assemblata un pò a caso. In particolare proprio gli acquisti di Seedorf e Rivaldo erano le classiche operazioni alla Galliani fatte per convenienza economica ma senza guardare le esigenze della rosa.

Per quanto riguarda l'acquisto di Nesta, va ricordato che Ancelotti voleva F.Cannavaro, poi la fortuna volle che Moratti lo prese per primo e noi ci siamo "accontentati" di Nesta.

No ribadisco, Seedorf fu fortemente voluto da Ancellotti probabilmente già con l'idea di impiegarlo da CC.
Rivaldo si fu Gallianesco...
 
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Avete fatto centro sulla mia discussione : il miracolo lo fece ancelotti e quindi il caso ebbe il suo bel ruolo o fu tutto programmato???
Lancio questa discussione perchè siamo in un periodo un pò di transizione e vorrei tanto il milan rinascesse dalle sue ceneri come fece quell'estate e perchè credo possa aiutare molto questa analisi in un giudizio globale sull'operato della società.
Del resto quel frangente fu il penultimo nel quale il milan fece il milan : ci furono poi i colpi ibra, thiago silva, pato ma nessun ciclo è stato più costruito come quell'estate.
Molti del sito forse non potranno dire la loro perchè all'epoca erano piccini ma se oggi sono milanisti forse molto dipende da ciò che accadde quell'estate.
Estate 2002: tirate fuori i vostri ricordi.
Bravo [MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION] , quel particolare della telefonata ancelotti-seedorf mi era sfuggito e potrebbe essere rilevante.
 

tifoso evorutto

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Avete fatto centro sulla mia discussione : il miracolo lo fece ancelotti e quindi il caso ebbe il suo bel ruolo o fu tutto programmato???
Lancio questa discussione perchè siamo in un periodo un pò di transizione e vorrei tanto il milan rinascesse dalle sue ceneri come fece quell'estate e perchè credo possa aiutare molto questa analisi in un giudizio globale sull'operato della società.
Del resto quel frangente fu il penultimo nel quale il milan fece il milan : ci furono poi i colpi ibra, thiago silva, pato ma nessun ciclo è stato più costruito come quell'estate.
Molti del sito forse non potranno dire la loro perchè all'epoca erano piccini ma se oggi sono milanisti forse molto dipende da ciò che accadde quell'estate.
Estate 2002: tirate fuori i vostri ricordi.
Bravo [MENTION=776]tifoso evorutto[/MENTION] , quel particolare della telefonata ancelotti-seedorf mi era sfuggito e potrebbe essere rilevante.

I meriti di tutto l'ambiente furono importanti, Ancellotti in primis

Come sempre nel calcio occorre abbinare fortuna e bravura, gli acquisti di Pirlo, Kaka e T. Silva vanno visti in questa ottica,
nemmeno chi gli ha presi pensava fossero così forti...

e nessuno poteva immaginare l'esplosione a livelli così mostruosi di Gattuso che tenne su tutta l'impalcatura.
Insomma bravura a prendere i singoli pezzi del puzzle, tutti di grande qualità, ma anche una certa fortuna per il fatto che tutti si abbinassero così perfettamente, quello nessuno poteva saperlo prima con assoluta certezza
 

ps18ps

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I meriti di tutto l'ambiente furono importanti, Ancellotti in primis

Come sempre nel calcio occorre abbinare fortuna e bravura, gli acquisti di Pirlo, Kaka e T. Silva vanno visti in questa ottica,
nemmeno chi gli ha presi pensava fossero così forti...

e nessuno poteva immaginare l'esplosione a livelli così mostruosi di Gattuso che tenne su tutta l'impalcatura.
Insomma bravura a prendere i singoli pezzi del puzzle, tutti di grande qualità, ma anche una certa fortuna per il fatto che tutti si abbinassero così perfettamente, quello nessuno poteva saperlo prima con assoluta certezza

tutto vero. Però secondo me il ruolo di Ancelotti fu fondamentale perchè riuscì a trovare i giusti equilibri all'interno della squadra portando tutti a sacrificarsi. questa è una delle doti migliori di Carlo, come si è visto anche al real dove convinse di maria a fare la mezzala. Allenatore simile in quel periodo fu Del Bosque che trovò i giusti equilibri nel primo real dei galtticos.
 

Milanforever26

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Pirlo e Rivaldo furono due colpi per certi aspetti casuali; il bresciano fu preso perché non si era certi di arrivare a Rui Costa, il brasiliano fu un saldo alla Galliani (e puntualmente fu un bidone).
Poi l'arrivo di Seedorf fu una grande operazione che però li per lì nessuno aveva colto così significativa.
Nesta fu la ciliegina che perfezionò tutto innalzando il livello dietro (così come l'esplosione fortunosa e inattesa di Dida)

Il merito fu tutto di Ancelotti comunque, che trovò la cerchia a una rosa come al solito costruita in modo casuale da galliani senza reale intelligenza.

L'anno dopo facemmo un mercato low cost, che però porto un Cafù dato per morto troppo presto e soprattutto Kakà, che diventò quello che avrebbe dovuto essere Rivaldo nell'idea del gallo.

Diciamo che fu un periodo completo: grande allenatore, campioni e soprattutto uomini veri (rino gattuso pareva il classico giocatore inutile, si rivelò decisivo), investimenti economici adeguati (ricordiamo che poi arrivarono anche Crespo e Stam e Gilardino).

Begli anni, tra il 2003 e il 2007 è stato godimento puro
 

super87

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Quello che sta facendo il Milan è il massimo.
Vinciamo le partite in modo risicato anche contro l'ultima in classifica.
Abbiamo una differenza reti da far paura ;)

Questa non è assolutamente una squadra forte, è una squadra da terzo-quarto posto in Italia e da -20 dalla Juventus (a un quarto del campionato siamo a -5 nonostante lo scontro diretto vinto, vuol dire che nelle altre giornate hanno fatto 8 punti più di noi).

Montella è sopravvalutato e non è un allenatore da vertice. Può andar bene fino a fine anno ma se vogliamo dire la nostra serve altro.
 
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Pirlo e Rivaldo furono due colpi per certi aspetti casuali; il bresciano fu preso perché non si era certi di arrivare a Rui Costa, il brasiliano fu un saldo alla Galliani (e puntualmente fu un bidone).
Poi l'arrivo di Seedorf fu una grande operazione che però li per lì nessuno aveva colto così significativa.
Nesta fu la ciliegina che perfezionò tutto innalzando il livello dietro (così come l'esplosione fortunosa e inattesa di Dida)

Il merito fu tutto di Ancelotti comunque, che trovò la cerchia a una rosa come al solito costruita in modo casuale da galliani senza reale intelligenza.

L'anno dopo facemmo un mercato low cost, che però porto un Cafù dato per morto troppo presto e soprattutto Kakà, che diventò quello che avrebbe dovuto essere Rivaldo nell'idea del gallo.

Diciamo che fu un periodo completo: grande allenatore, campioni e soprattutto uomini veri (rino gattuso pareva il classico giocatore inutile, si rivelò decisivo), investimenti economici adeguati (ricordiamo che poi arrivarono anche Crespo e Stam e Gilardino).

Begli anni, tra il 2003 e il 2007 è stato godimento puro

Bingo!!!!
Vuoi vedere che quella squadra nacque anche grazie al caso??
Non voglio togliere meriti a nessuno sia chiaro, come non voglio alimentare polemiche ma una rosa che può già contare su pirlo e rui costa perchè va a allungare la lista dei trequartisti con seedorf e rivaldo???
I limiti erano in altri ruoli, la coperta era scoperta in altri reparti e solo l'acquisto di nesta aveva una logica in ottica presente e futura. La juve nell'anno precedente aveva ceduto zidane per prendere in un sol colpo buffon, thuram e nedved , giusto per far un esempio su come facevano calcio i nostri rivali principali.
E ancelotti non era certo del bosque nella gestione dei campioni : a parma bocciò zola perchè non era di facile collocazione tattica, cosi almeno dissero all'epoca i ben informati, e disse pure no all'acquisto di baggio.
Quell'estate però, paradossalmente, furono gettate le basi per un grande ciclo ma a voler esser un pò obiettivi i colpi alla galliani(in stile album panini) non mancarono nemmeno in quel periodo. La società però era cosi organizzata e regnava un'armonia tale che forse veniva naturale superare le difficoltà e far sbocciare rose era quasi inevitabile in un ambiente dalla tradizione importante e con la voglia e la possibilità ancora di investire. L'amore per il bel calcio e il fascino per i grandi calciatori ha fatto si che alle vittorie ci arrivassimo facendo la storia e segnando epoche ma le conoscenze calcistiche di alcuni nostri dirigenti a ben vedere sono immutate.
Arriva poi un punto in cui le rose non sbocciano più ma restano solo le spine. A ben vedere a noi è successo questo.
P.S. quegli anni furono una gioia indescrivibile e continua!!!!!
Forse anche perchè noi tifosi eravamo affamati di rivalsa, di calcio, di gloria, di trofei.
 
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