Riflessione sulla Democrazia

tifoso evorutto

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Il fatto di dover sostenere un test di comprensione delle istituzioni e conoscenza dei soggetti politici prima di poter votare è una cosa che mi ha sempre stuzzicato.

però bisogna anche riconoscere che l'Italia non è mai stata una democrazia
prima il pentapartito che era una cosa molto simile all'atuale calderone, e poi Il Berlusca e il suo controllo assoluto sui media che ipnotizzano l'elettorato più anziano e suggestionabile e che ovviamente è inconcepibile per ogni democrazia
Se poi ci aggiungiamo la ricandidabilità dei politici incriminati....
E qualcuno che non comprende che grillo è solo un grammofono per i sempliciotti ma nel M5S si seguono le idee di economisti che hanno iniziato a dire 5 anni fà cose che adesso iniziano ad affermare in tanti anche tra gli economisti più quotati, a parte ovviamente un certo Draghi, Monti e altri compari delle banche
 

Sesfips

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Cosa ne pensate della monarchia parlamentare?
Molti stati del nord europa e sopratutto l'Inghilterra hanno questa forma di governo da centinaia di anni.
 

juventino

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Fatte queste premesse m'arrischio a dire qualcosa di estremamente impopolare ma dato che in questo forum ci sono persone adulte, con più esperienza di me, e persone molto intelligenti, mi rimetto alle loro facoltà di comprendonio sperando di non scandalizzare nessuno, perché ormai su certe cose si ha il tabù. Io è da tempo che penso seriamente alla dittatura come forma di governo, parlo di dittatura senza colore di sorta, sia una totalitaria di stampo fascista che una partitistica di stampo comunista. Il problema non è il colore, le mie convinzioni affondando sempre di più verso un potere costituito che garantisca ordine civile a questo paese.
Io credo che il problema democrazia sussista particolarmente per l'Italia perché l'Italia non è mai stato un paese unito, l'idea di "bene comune" non ci passa neanche per l'anticamera del cervello, discorso diverso per paesi come la Francia e la Germania che hanno uno spirito patriottico molto più spiccato del nostro.
L'Italia è fatta da due paesi diversi, il nord e il sud, ma anche queste stesse macrozone vivono delle differenziazioni interne estreme.
Questo non è un paese unito ma un paese menefreghista e con questi presupposti una democrazia non potrà mai funzionare.
L'unica cosa che contesto alla dittatura sarebbe la censura, ammetterei soltanto la libertà di parola, per il resto sarei contento, penso, di un regime che garantisca l'ordine civile.
Diciamo che quest'idea deriva anche dalla situazione che mi ritrovo intorno, a Napoli, dove spesso e volentieri la civiltà viene meno.

A questo punto però parlerei di un altro aspetto che non può essere trascurato se si tratta di società e politica: la criminalità.
La criminalità è ormai divenuta parte integrante del nostro tessuto sociale. Ecco perché mi viene da sorridere quando vedo gli studentelli in piazza che protestano contro la Camorra o la Mafia in generale, perché la criminalità va a braccetto con la legalità, questo tra le due sfere è un confine davvero debolissimo. La democrazia ha avuto, per me, l'infausto esito di rendere anche la criminalità più democratica, più alla portata di tutti. Le fette di torta da distribuire sono troppe, è questo il problema, con un potere costituito, partitistico, la torta da spartire si ridurrebbe drasticamente.
So di parlare di utopie perché ad oggi, 2013, è inauspicabile un regime dittatoriale, infatti mi rendo conto di aver un po' divagato, chiamatemi pure qualunquista ma è così che la penso da non troppo tempo a questa parte.

L'errore delle dottrine politiche e quello che inconsapevolmente hai fatto anche te è quello di non aver mai provato a guardare oltre la democrazia. Te hai citato un'ipotetica dittatura senza la censura della parola, ma già senza questa non si può più parlare di regime totalitario. La verità è che noi dovremmo provare a guardare oltre, provare ad evolverci. Nessuna forma di governo funziona in eterno. Fino ad adesso si sono avvicendate la polis di Atene, la res publica di Roma, l'Impero Romano, il feudalesimo, l'assolutismo monarchico, gli Imperi pre-statali e infine le democrazie e i totalitarismi, che hanno perso la battaglia con le democrazie. Si tratta di provare a fare uno sforzo e guardare oltre, io la vedo così.
 

juventino

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Io mi trovo d'accordo con molte delle cose che hai scritto.
Attenzione però a non cader nel "tranello" dell'antiberlusconismo (?). Non sono tutti scemi e/o controcorrentisti e/o Mr Burns quelli che hanno votato pdl. Ci sono tanti imprenditori che hanno votato centrodestra per motivi più che sensati. I governi berlusconiani hanno fatto anche diverse cose buone, viste in maniera assolutamente apolitica.

E' un ragionamento che una volta ci poteva stare ed è vero che dal punto di vista finanziario siano stati accetabili quei governi, ma ormai penso che anche gli imprenditori ne abbiano le balle piene di lui. Il berlusconismo ha preso ormai preso una via qualunquista e populista di non ritorno. Rendiamoci conto che praticamente un terzo dell'elettorato italiano alle ultime elezioni ha votato per salvargli le chiappe (perchè ormai è solo quello lo scopo di Forza Italia).
 
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Morto che parla

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E' un ragionamento che una volta ci poteva stare ed è vero che dal punto di vista finanziario siano stati accetabili quei governi, ma ormai penso che anche gli imprenditori ne abbiano le balle piene di lui. Il berlusconismo ha preso ormai preso una via qualunquista e populista di non ritorno. Rendiamoci conto che praticamente un terzo dell'elettorato italiano alle ultime elezioni ha votato per salvargli le chiappe (perchè ormai è solo quello lo scopo di Forza Italia).

Per la stragrande maggioranza delle cose è così.
Dico solo che ormai di Berlusconi si parla SOLO di quell'aspetto, e tante volte si dà contro a prescindere (il che è un peccato, ha rallentato e rallenta il Paese).
Ricordo ancora tutto quel macello per la riforma sul maestro unico...
 
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Morto che parla

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Il fatto di dover sostenere un test di comprensione delle istituzioni e conoscenza dei soggetti politici prima di poter votare è una cosa che mi ha sempre stuzzicato.

però bisogna anche riconoscere che l'Italia non è mai stata una democrazia
prima il pentapartito che era una cosa molto simile all'atuale calderone, e poi Il Berlusca e il suo controllo assoluto sui media che ipnotizzano l'elettorato più anziano e suggestionabile e che ovviamente è inconcepibile per ogni democrazia
Se poi ci aggiungiamo la ricandidabilità dei politici incriminati....
E qualcuno che non comprende che grillo è solo un grammofono per i sempliciotti ma nel M5S si seguono le idee di economisti che hanno iniziato a dire 5 anni fà cose che adesso iniziano ad affermare in tanti anche tra gli economisti più quotati, a parte ovviamente un certo Draghi, Monti e altri compari delle banche

Fior fior di economisti e fior fior di idee si seguono. Tipo...non so, "Abolizione delle scatole cinesi in borsa", oppure "Introduzione della class action in Italia". Roba da nobel in economia insomma.
 

runner

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comunque ragazzi è inutile girarci attorno per ore....

la democrazia da noi non funziona per la mafia e perchè sono tutti presidenti, ma nessuno fa mai niente....

a noi adesso servirebbe una manovra dieci volte più pesante di quella in atto con la finanziaria, ma nessuno se ne prende i rischi
 

Splendidi Incisivi

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Io mi trovo d'accordo con molte delle cose che hai scritto.
Attenzione però a non cader nel "tranello" dell'antiberlusconismo (?). Non sono tutti scemi e/o controcorrentisti e/o Mr Burns quelli che hanno votato pdl. Ci sono tanti imprenditori che hanno votato centrodestra per motivi più che sensati. I governi berlusconiani hanno fatto anche diverse cose buone, viste in maniera assolutamente apolitica.
Anche questo è vero. Sarebbe stupido dire che i governi di centrodestra non abbiano portato davvero nulla di buono al paese, però secondo me rafforzi un punto che non ho messo molto in mostra. Voglio dire, ci sono molti elettori coscienziosi i quali votano con una logica a destra, però la maggior parte, secondo me, rientra nelle categorie da me succitate, cioè, la maggior parte vota Berlusconi e non PDL, vota quindi il personaggio e non il movimento politico, cosa che ho forse oscurato ma che ho scritto riguardo al contadino del mio esempio.
 

Splendidi Incisivi

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L'errore delle dottrine politiche e quello che inconsapevolmente hai fatto anche te è quello di non aver mai provato a guardare oltre la democrazia. Te hai citato un'ipotetica dittatura senza la censura della parola, ma già senza questa non si può più parlare di regime totalitario. La verità è che noi dovremmo provare a guardare oltre, provare ad evolverci. Nessuna forma di governo funziona in eterno. Fino ad adesso si sono avvicendate la polis di Atene, la res publica di Roma, l'Impero Romano, il feudalesimo, l'assolutismo monarchico, gli Imperi pre-statali e infine le democrazie e i totalitarismi, che hanno perso la battaglia con le democrazie. Si tratta di provare a fare uno sforzo e guardare oltre, io la vedo così.
Sono d'accordo, io infatti non parlavo di uno stato ideale, stati ideali non ne esistono, una forma di governo per forza di cose segue un'evoluzione fisiologica. Io parlavo della forma di governo più adeguata e tu mi hai detto, nel caso, che non si tratterebbe neanche più di regime totalitario se ci può essere libertà di espressione, a maggior ragione. A maggior ragione perché quello che voglio non è un ritorno al fascismo o allo stalinismo, io credo che il rifugiarsi nel passato non serva mai a nulla, quello che pensavo è una forma di governo rigida, se necessario ai limiti della dittatura, perché quello che vedo è un paese dei balocchi, dove tutti possono fare tutto quello che vogliono. A noi piace dire che i politici pappano ma i politici sono il riflesso del nostro popolo, un popolo che va dietro ai realy, alla tv trash, che non legge, non s'informa, parla per sentito dire ed è profondamente ignorante, salvo qualcuno.
A me piacerebbe(purtroppo rischio di sconfinare facilmente nell'utopico)un regime se necessario, un regime forte che facesse le sue scelte e io sarei disposto anche a chinare il capo in nome della civiltà, perché sono un comunitario ed un legalitario. In Italia di comunità e legalità, però, vedo poco.
 

Splendidi Incisivi

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Posso proporti una riflessione a proposito (parlo del secondo tema trattato) ?

Sicuramente può sembrare una scemenza, però si dice che se non riesci a sconfiggere il nemico, la cosa più conveniente e farselo amico (o quantomeno non inimicarselo).

E' una considerazione così clamorosamente sbagliata (ovviamente sul piano puramente teorico) ?
Che vuoi dire?
 
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