Repubblica e il giornalismo schierato #IostoconSaviano

James Watson

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Esatto.
Ragazzi ma poi perdonatemi, qualcuno di noi è neutrale? io ho le mie idee, una testata può essere orientata, come lo è sicuramente ogni giornalista. L'informazione neutrale non solo non esiste, ma non può esistere. Si menano sulle testate scientifiche e ci meravigliamo di questo.

Il punto è che se volete informazione neutrale dovete leggere tutte le testate, capire come operano e cose muove il singolo scrittore, farvi la vostra idea.
Ogni mattina apro repubblica, il corriere, il sole, persino il giornale e libero... alla fine cerco di farmi una mia idea.

Che poi si stia esagerando in ogni senso è evidente.

Bravo.
Il problema di fondo non è che il giornalismo sia "di parte". E' inevitabile che sia così, lo è sempre stato e sarà. Come è schierata La Repubblica, lo sono anche tutti gli altri giornali (Libero non sarà mica neutrale). Il problema è la mancanza di senso critico in chi legge (su tutte le testate).
 

juventino

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Quindi abbiamo sdoganato che tutti i quotidiani leccano il cul...pardon, prendono le parti di personaggi politici come un Libero e Il Giornale qualunque? Perfetto, allora i “giornalisti” non si lamentassero più quando vengono chiamati saltimbanchi, servi o zerbini.
 
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Bravo.
Il problema di fondo non è che il giornalismo sia "di parte". E' inevitabile che sia così, lo è sempre stato e sarà. Come è schierata La Repubblica, lo sono anche tutti gli altri giornali (Libero non sarà mica neutrale). Il problema è la mancanza di senso critico in chi legge (su tutte le testate).
Secondo me mi bisogna distinguere tra il giornalista che esprime un'opinione su un fatto e il giornalista "di parte". L'esprimere un'opinione è una cosa insita nel mestiere del giornalista(se no sarebbe sufficiente leggere le agenzie stampa), l'essere "di parte" no. Per essere "di parte" intendo esprimere un giudizio diverso su un medesimo fatto a seconda che il soggetto di quel fatto sia una persona "amica" o una che si vuole colpire: questo, per il mio modo di intendere la stampa, non è giornalismo.

Concordo con il tuo discorso sul senso critico di chi legge, su tutte le testate e, soprattutto, su internet.
 
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Il giornalismo super partes è una contraddizione in termini.
L'unica informazione neutrale è quella senza commento scritto o di altro tipo. La semplice testimonianza del fatto.

Non è una contraddizione in termini.
E' un problema della nostra società.

Illuminante il recente fil "The Post" con Maryl Streep e Tom Hanks. Li la Streep (l'editrice) si trova con il capo redattore (Hanks) tutte le mattine a colazione per parlare, ma appena l'editrice inizia a parlare di come viene gestita la cronista di cronaca rosa (!!) hanks la ferma e le dice che forse sta un pò esagerando. Era considerato inconcepibile che un editore discuta con il capo redattore come dovesse essere gestito il giornale.

Un tempo però i giornali si mantenevano e facevano guadagnare l'editore vendendo copie e pubblicità. L'editore si preoccupava quindi solo che il giornale fosse autorevole e quindi vendesse le copie.

Adesso il giornale costa all'editore e quindi l'editore è interessato a sostenere questo costo solo se questo è funzionale a sostenere le proprie posizioni volte a spostare il consenso dell'opinione pubblica.

Questo però è un vulnus determinante per le nostre democrazie occidentali.
 

MarcoG

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Secondo me mi bisogna distinguere tra il giornalista che esprime un'opinione su un fatto e il giornalista "di parte". L'esprimere un'opinione è una cosa insita nel mestiere del giornalista(se no sarebbe sufficiente leggere le agenzie stampa), l'essere "di parte" no. Per essere "di parte" intendo esprimere un giudizio diverso su un medesimo fatto a seconda che il soggetto di quel fatto sia una persona "amica" o una che si vuole colpire: questo, per il mio modo di intendere la stampa, non è giornalismo.

Concordo con il tuo discorso sul senso critico di chi legge, su tutte le testate e, soprattutto, su internet.

Hai perfettamente ragione. C'è chi affronta i propri demoni in un'ottica professionale e chi non lo fa. E succede a tutti i livelli, non solo in quello basso, quello di chi scrive. Anche chi impagina un sito lo fa spesso seguendo specifiche direttive, con gli argomenti che conviene mettere in alto messi in alto, dove si sa che ricevono più visualizzazioni.
 

Super_Lollo

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Discorso che purtroppo in privato ho affrontato milioni di volte senza venirne a capo.
Tralasciando i vari "Libero" e "Unità" che sono pura porcheria, sono allo stesso livello di Novella 2000 sono roba da ritardati mentali tutto il resto è purtroppo un mondo comandato dagli editori.

Il Giornalaio di turno pensa solamente a fare il piacerino al capo compromettendo la sua integrità morale e professionalità.

L'esempio più plateale di Repubblica è " lo zuccone " ( evito di fare nomi ) che pontifica su immigrati e grandissima incapacità del governo italiano da NewYork. Parla e scrive dal suo attivo a New York da 3 milioni di dollari di accoglienza e beneficenza mentre sorseggia Champagne nelle feste vip.

La stampa per definizione intrinseca non sarà mai obbiettiva perchè già il documentare un fatto implica raccontarlo con la propria visione.
 
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Il giornalismo, così insegnano, dovrebbe essere super partes e mai schierato. In particolare modo a livello di grandi media. Repubblica oggi ha postato sui propri account social un video di Saviano che dice:”Sarò processato per aver offeso Salvini ma lui si sottrae al giudizio sul caso Diciotti” accompagnato dall’hashtag #iostoconSaviano

Ci si dovrebbe attenere solo alla cronaca, a raccontare tutti i fatti.
Le idee poi dovrebbe maturarle il lettore.
E invece i giornalisti di oggi riportano solo ciò che fa comodo loro e in più si schierano pure.
Questa non è cronaca ma un modo per manipolare le nostre menti. Potere mediatico .
 

Clarenzio

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Ringraziamo il cielo che ci sia ancora la "carta straccia" ogni giorno, nonostante tutti i suoi limiti. L'alternativa è ben peggiore, si è già palesato ed è tale perchè non soggetta a filtri.
 

TheGruffalo

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Fa sorridere leggere di quotidiani e salotti tv schierati compatti con la sinistra, quando Salvini è un giorno sì e l'altro pure in tv a farsi propaganda e il Movimento 5 Stelle si è fatto strada a suon di bufale e fake news che hanno fatto il giro dell'Italia.
 
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