Renzi ora promette il lavoro di cittadinanza. Ma l'idea...

tifoso evorutto

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Secondo me, un paese industrializzato e ricco come l'Italia, che non ha un'entrata minima che ti consente di vivere a chi non ha nulla è vergognoso.

Ho avuto un collega che è andato in Italia a lavorare, dopo 3 mesi ha perso il lavoro è andato in comune a chiedere informazioni su un sussidio momentaneo e praticamente non c'era. Torna da me e fa:"Ma che razza di paese avete voi?"

Un qualsiasi cittadino europeo che viene a lavorare in Danimarca e dopo 10 settimane perde il lavoro ha subito il sussidio minimo garantito.

Ma non è una cosa solo nordica. Il reddito minimo c'è ovunque negli stati della UE. Mi pare solo Ungheria ed Italia.

La cosa, secondo me, è grave molto grave.

L'Italia è il peggior paese nel Welfare, specialmente se guardiamo la tassazione altissima. Uno stato ben industrializzato dovrebbe garantire:
- Un sussidio fisso ogni mese agli studenti. Un tot soldi per chi con i genitori ed maggiore soldi per chi vive da solo.
- Università gratuita.
- reddito minimo per chi perde il lavoro o per chi non ha nulla.

Forse, l'unica cosa ancora positiva in Italia è la sanità gratuita. Almeno quello.

Sbagli, almeno per quello che riguarda la sanità di prevenzione è stata praticamente azzerata, almeno in Lombardia, ma presumo su tutto il territorio, naturalmente sotto stretto silenzio stampa e gli italiani beoti che manco se ne accorgono.
 

Stanis La Rochelle

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Non è solo questione di Art. 18 che giustamente è ormai obsoleto..
Ma va anche detto che molte persone non si vogliono rassegnare a quella realtà che descrivi tu, quella che distruggerà il diritto nel lavoro (che dovrebbe esistere) cancellandone anche solo il ricordo..

L'europa era una volta la culla di valori dell'uomo inteso come individuo e non come mezzo di produzione (idea invece sempre in voga nei paesi asiatici e anche per certi aspetti negli stati uniti/società anglosassone)..

Oggi invece vedo giovani che vanno incontro alla distruzione dei loro diritti invocando loro a gran voce una società che distruggerà i loro diritti mettendoli in concorrenza con le macchine perfino..

Il detto una volta era "Si lavora per vivere non si vive per lavorare" (come facevano una volta gli schiavi)..si sta tornando indietro ahimé..

:ave:

La cosa che mi preoccupa di più è proprio questa mentalità. Nessuno che fa un ragionamento diverso sulla vita e il lavoro. Mi fa una paura tremenda. Gente che anela proprio la schiavitù. Se questa mentalità colpisse solo loro fregherebbe niente, il problema che poi va a toccare tutti
 
M

martinmilan

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La proposta 5S la vedo molto fragile..un sussidio a vita per tanti furbetti..

Un sussidio finchè non trovi lavoro e ti propongono 3 offerte,se le rifiuti tutte non avrai più alcun sussidio per il resto della vita.
Inoltre devi svolgere lavori socialmente utili e corsi di formazione obbligatori infrasettimana altrimenti addio sussidio.
Quindi non proprio una cosa da furbetti
 

Milanforever26

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:ave:

La cosa che mi preoccupa di più è proprio questa mentalità. Nessuno che fa un ragionamento diverso sulla vita e il lavoro. Mi fa una paura tremenda. Gente che anela proprio la schiavitù. Se questa mentalità colpisse solo loro fregherebbe niente, il problema che poi va a toccare tutti

Infatti è questa la mia paura più grande, con il lavaggio del cervello che sanno muovere ormai hanno trasformato l'uomo in consumatore/produttore cancellando l'individuo..
Oggi è un "vanto" lavorare 12 ore al giorno 7/7..proprio la gente se ne vanta..

Pare impossibile immaginare che nemmeno 100 anni fa la "classe nobile" disprezzava il lavoro e anzi dover lavorare per vivere era considerato un motivo di imbarazzo in quanto dimostrava che si era poveri..

Lasciando perdere questi eccessi, credo che una società sana di individui "evoluti" si renderebbe conto che il lavoro non dovrebbe impiegare più di sei ore al giorno nella vita di un individuo, per lasciargli il tempo di coltivare altro..invece ci vogliono iperspecializzati, delle macchine che sanno solo fare una cosa e la fanno tutto il giorno..dei robot di carne

PS: ma è anche logico, un individuo con troppo tempo libero potrebbe iniziare a pensare...
 

Tifo'o

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Infatti è questa la mia paura più grande, con il lavaggio del cervello che sanno muovere ormai hanno trasformato l'uomo in consumatore/produttore cancellando l'individuo..
Oggi è un "vanto" lavorare 12 ore al giorno 7/7..proprio la gente se ne vanta..

Pare impossibile immaginare che nemmeno 100 anni fa la "classe nobile" disprezzava il lavoro e anzi dover lavorare per vivere era considerato un motivo di imbarazzo in quanto dimostrava che si era poveri..

Lasciando perdere questi eccessi, credo che una società sana di individui "evoluti" si renderebbe conto che il lavoro non dovrebbe impiegare più di sei ore al giorno nella vita di un individuo, per lasciargli il tempo di coltivare altro..invece ci vogliono iperspecializzati, delle macchine che sanno solo fare una cosa e la fanno tutto il giorno..dei robot di carne

PS: ma è anche logico, un individuo con troppo tempo libero potrebbe iniziare a pensare...

Io non credo che ci facciamo influenzare tanto dalla pubblicità e dal capitalismo sfrenato, ma per lo più ci facciamo influenzare dalle altre persone. Mi spiego meglio.

Nel terzo modo i beni necessari sono i cibi ed un tetto sotto casa. Sono le cose più necessarie al fine di vivere, avere proteine ogni giorno e non dormire sotto la pioggia. Essendo appunto povertà assoluta.

Noi invece nell'occidente, non ci sentiamo poveri assoluti ma poveri relativamente. Chiaro ci sono persone che comunque non hanno un tetto, ma è una piccola %. Tutti bene o male abbiamo un pasto al giorno.

Siccome abbiamo questi beni, allora ci interessano altre cose. Ed ecco qui il vicino di casa. Vogliamo avere la macchina del vicino, vogliamo viaggiare quanto il vicino, vogliamo mangiare fuori come fa il vicino, vogliamo i vestiti del vicino, vogliamo comprare casa come il vicino nonostante poi mi tocca avere un mutuo per tutta la vita.. chissene se un giorno perdo il lavoro e non posso più permettere il mutuo...

Ci facciamo influenzare da quello che gli altri hanno, e noi ci sentiamo "poveri" non abbiamo nulla. Vogliamo lavorare ma non vogliamo lavorare per avere una vita dignitosa, vogliamo lavorare per raggiungere lo status dei nostri amici/parenti/conoscenti...

Alla fine non è difficile dire no alla pubblicità, ma è difficile dire di no se non siamo come gli altri.
 

Milanforever26

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Io non credo che ci facciamo influenzare tanto dalla pubblicità e dal capitalismo sfrenato, ma per lo più ci facciamo influenzare dalle altre persone. Mi spiego meglio.

Nel terzo modo i beni necessari sono i cibi ed un tetto sotto casa. Sono le cose più necessarie al fine di vivere, avere proteine ogni giorno e non dormire sotto la pioggia. Essendo appunto povertà assoluta.

Noi invece nell'occidente, non ci sentiamo poveri assoluti ma poveri relativamente. Chiaro ci sono persone che comunque non hanno un tetto, ma è una piccola %. Tutti bene o male abbiamo un pasto al giorno.

Siccome abbiamo questi beni, allora ci interessano altre cose. Ed ecco qui il vicino di casa. Vogliamo avere la macchina del vicino, vogliamo viaggiare quanto il vicino, vogliamo mangiare fuori come fa il vicino, vogliamo i vestiti del vicino, vogliamo comprare casa come il vicino nonostante poi mi tocca avere un mutuo per tutta la vita.. chissene se un giorno perdo il lavoro e non posso più permettere il mutuo...

Ci facciamo influenzare da quello che gli altri anno, e noi ci sentiamo "poveri" non abbiamo nulla. Vogliamo lavorare ma non vogliamo lavorare per avere una vita dignitosa, vogliamo lavorare per raggiungere lo status dei nostri amici/parenti/conoscenti...

Alla fine non è difficile dire no alla pubblicità, ma è difficile dire di no se non siamo come gli altri.

Il tuo ragionamento è profondamente giusto ma questa società ti mette in competizione con gli altri fin dall'infanzia ormai, e ti inietta nel cervello sto virus dell'apparire a tutti i costi..a quel punto diventa difficile sottrarsi al gioco..

Purtroppo mai come prima i due grandi cancri della società moderna "cultura della visibilità" ed "esistenza mass-mediatica" hanno annulato la volontà dell'individuo..per lo meno nella maggioranza dei casi..e come diceva giustamente sopra [MENTION=340]Stanis La Rochelle[/MENTION] poi questo diventa modo di vivere per tutti..anche per chi vorrebbe solo un'esistenza serena..
 

Stanis La Rochelle

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Il tuo ragionamento è profondamente giusto ma questa società ti mette in competizione con gli altri fin dall'infanzia ormai, e ti inietta nel cervello sto virus dell'apparire a tutti i costi..a quel punto diventa difficile sottrarsi al gioco..

Purtroppo mai come prima i due grandi cancri della società moderna "cultura della visibilità" ed "esistenza mass-mediatica" hanno annulato la volontà dell'individuo..per lo meno nella maggioranza dei casi..e come diceva giustamente sopra [MENTION=340]Stanis La Rochelle[/MENTION] poi questo diventa modo di vivere per tutti..anche per chi vorrebbe solo un'esistenza serena..


Più che altro vieni visto con commiserazione/pena/schifo/rancore (scegli tu) se non rispetti un certo modo di vedere le cose, il che è grottesco, dovrebbe essere il contrario. :muhahah:

E' come il classico ragionamento beota del "i miei soldi li spendo come voglio" (riferito a ********* inutili che costano una barca di soldi) oppure "ognuno ha i suoi gusti" (riferito a ogni schifezza artistica prodotta negli ultimi anni, che sia il classico libro trash, film ecc...)

Il problema è che sta gente non capisce che se certe cose prendono piede e la maggioranza delle persone è disposta a spendere valanghe di soldi per un pezzo di sterco in un piatto, piano piano spariranno le alternative. Se il guadagno si ottiene facendo escrementi che senso ha fare qualcosa di buono? Si arriverà al monopolio totale delle feci servite in ogni dove, con buona pace delle persone normali che gradirebbero qualcosa di diverso.

E' un pensiero che si può applicare trasversalmente a tutto
 
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