Tanti parlano perché non si rendono conto di esser privilegiati o fortunati. Moltissimi credono di essere in una certa posizione per chissà quale merito o impegno, quando all''80% è una combinazione di caso/fortuna ecc... Basta solo che un ingranaggio salti per far precipitare la vita di molti nel baratro più totale, una sfiga di poco conto, ma pochi ne hanno consapevolezza.
Da una parte capisco l'arrabbiattura verso certe categorie, è innegabile che molte persone di melma abusino del welfare, ma invece di segarlo a tutti, basterebbe semplicemente rendere la cosa più efficiente. Ho dei dubbi però che si farà, un sistema davvero serio renderebbe libere le persone, un sistema del cavolo invece genera un bel sistema clientelare che fa leva sul bisogno e sui limiti delle persone.
La cosa più urtante poi è questa corsa alla competizione esagerata. Il ministro dell'istruzione nostrano c'ha la terza media, il vecchio presidente del consiglio non sapeva spiccicare 2 parole di inglese. Tu però devi sapere 40mila lingue, devono laurearsi tutti con 110 e lode regolarmente in corso e con 30mila anni di esperienza, devi sempre formarti perché se no non sei competitivo e se non trovi lavori è colpa tua che sei una capra!
Bisogna capire che la maggioranza della gente non è einsten ed è normale e giusto che sia così. L'importante è che siano persone di sani principi.