Rabiot alla Roma: e' fatta. A Gennaio in giallorosso

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Benatia era da 3 anni in Italia con l'Udinese e nessuno si stracciava le vesti per lui,abbiamo venduto un ottimo difensore esaltato dall'organizzazione difensiva data da Garcia alla Roma,ma non era mica Thiago Silva,Manolas secondo me è un upgrade rispetto a Benatia ,e in ogni caso i giocatori non si possono tenere contro la loro volontà e lui voleva andare via e io lo capisco anche, è andato a giocare a Monaco a 4mln netti,chi avrebbe rifiutato una delle 3 squadre più forti d'Europa?
 

DOOOOD

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buon acquisto se confermato...da juventino rosicherei un po' perchè lo vedevo bene in rosa bianconera con la promozione a titolare fisso di uno tra pereyra o marchisio (e la cessione di Vidal).

c'è da dire che sarà la 15° volta che danno quest'annuncio, salvo poi smentire...a gennaio vedremo.
 
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Renegade

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quest'anno è stato venduto solo Benatia non mi sembra ci sia stata una rivoluzione tecnica ,l'anno scorso è stata rivoluzionata una squadra perdente arrivata sesta,quale sarebbe dovuta essere la continuità da conservare quella di prendere schiaffi su tutti i campi d'Italia?

Credo tu mi abbia frainteso. Non ho vedute chiuse, anzi. Sono un tifoso del calcio più che esclusivamente del Milan, dunque vorrei che tutte si potenziassero per poter competere al meglio, in modo da avere un calcio migliore. A riguardo della Roma credo sia la squadra che gioca il miglior calcio d'Italia e forse la migliore a livello tecnico in campo e d'organizzazione fuori, quindi di essa non penso male. Penso, invece, male, di come si procede a livello societario. Pallotta è un business man e per quanto valga, la sua politica sembra chiara. Di per sé investe poco e nulla. E Benatia credo sia il precursore di altre cessioni. Già Pjanic doveva partire, ora quest'aria tira pesante su Strootman. Capisco non si possano tenere i calciatori controvoglia, ma ciò dimostra che si vede sempre la Roma come un punto di partenza, un trampolino di lancio e non un punto d'arrivo, quindi non una Big. Questo fa capire che per ora c'è sempre quel provincialismo a livello societario e quell'ingordigia verso le plusvalenze. Capisco che si reinveste, ma non è così che si vincono i campionati. La Juve ha vinto, oltre per palesi aiuti arbitrali, perché ha tenuto con sé Vidal, Pogba e gente così, non privandosene. La Roma appare incapace di fare ciò. E son convinto che Strootman è il prossimo. Anche se Garcia a quanto pare ha una personalità tale da pretendere di non vedersi la squadra smantellata, è stato lui ad opporsi alla cessione di Pjanic, praticamente venduto.
 

accadde_domani

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Imho la storia della tela di Penelope, e cioè compro giocatori che si rivelano forti e poi li vendo ritornando ai livelli di prima, è una boiata pazzesca. A parte il fatto che il segreto del calcio moderno, se non hai uno sceicco, è tentare di rinforzare la squadra generando nuova ricchezza a ciclo continuo, e quindi la Roma non potrebbe scegliere modello economico diverso, la storia di questi anni ci insegna che la società capitolina, cedendo, tra l'altro sempre di meno di stagione in stagione, ci ha guadagnato sia economicamente che sportivamente. Io sul fatto che la squadra di quest'anno sia molto più forte di quella dello scorso anno non ho dubbi, è più completa e profonda. Se vendi un grande giocatore all'anno, e solo uno, a cifre astronomiche, non butti giù tutto, crei semplicemente un buco garantendoti le risorse per coprirne potenzialmente quattro. E' oggettivo che ci guadagni, anche se chiaramente devi poi avere in società chi quelle risorse te le sa far fruttare al 100%. Qui entra in gioco Sabatini. Adesso se dovesse arrivare pure Rabiot la Roma si mette nella condizioni a giugno di poter vendere uno tra Strootman e Pjanic e reinvestire tutto su altri ruoli, perchè i sostituti ci sono già. A questo punto arriva Van Gaal che offre 45 per Strootman. Ma ci pensereste pure? E' ictu oculi un guadagno per la Roma, che magari si prende la mega-punta aggiungendo pure qualche soldo della Champions e si rinforza ancora. Purtroppo noi siamo ancora legati alle vecchie logiche del calcio italiano anni '90, l'equivalente della Premier attuale. Quelli sono fuori mercato adesso come prima lo eravamo noi, ma non è assolutamente detto che spendere di più significhi sfruttare meglio le risorse. Per quello ci vuole competenza. E poi il fatturato della Roma sta crescendo e quest'anno sforerà probabilmente i 200 milioni per la prima volta nella storia. Capite bene che più la ricchezza sale è più si può "resistere" alle offerte estere, magari cedendo solo per cifre fuori mercato.

Chiudo sull'idea di una Roma che sta facendo la stagione della vita del tipo "o adesso o mai più". Non c'è nulla di più falso. Lasciando stare per il momento realtà che viaggiano su altri pianeti tipo Barcellona e Manchester, tutto quello che sta facendo Pallotta è volto a garantire la sostenibilità ad altissimi livelli nel tempo. Qui sta la differenza principale con il passato. Lo stadio da un miliardo, le partnership internazionali, i media societari ristrutturati, gli investimenti triplicati sul settore giovanile (e già si partiva da un'ottima base) sono tutti indici di una realtà che cresce nel suo complesso e di cui la prima squadra è solo la punta dell'iceberg. La Roma controlla giovani come Jedvaj (titolare del Leverkusen), Romagnoli, Sanabria, Uçan, Paredes, tutta gente che ha un grande futuro davanti, eppure a gennaio pare compri pure Rabiot. Non so cosa succederà in Europa, ma una vittoria Italia nel giro di poco tempo è ampiamente prevedibile, dato il livello non proprio altissimo del campionato. Poi è chiaro che un progetto così dovrai valutarlo tra dieci anni, perchè molto ambizioso e a lungo termine. Ma è tutto fuorchè un "mordi e fuggi" senza una solida base.

Negli anni scorsi la realtà emergente sembrava il Napoli. Ma fateci caso, questa Roma da un'impressione di solidità completamente diversa. E la differenza sta proprio nel fatto che quel Napoli cresceva solo sportivamente, nei risultati e nella forza della prima squadra, questa Roma è un tutt'uno armonico in cui cresce sì la squadra, ma pure l'organizzazione della società, il settore giovanile, la divisione commerciale, gli investimenti in strutture.
 
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