Protesta lobby delle Slot contro il governo

Super_Lollo

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Ragazzi, ho capito, ma gli episodi che ci sono stati di famiglie rovinate da questo vizio mi sembrano un po' fuori le righe.

Una cosa è avere un vizio potenzialmente pericoloso come il fumare (di cui io, ahimé, sono vittima), una cosa è dilapidare più o meno consapevolmente un patrimonio e mettere a rischio la vita dei tuoi cari. Mi sembra una generalizzazione forzata.

E poi Lollo, sarà anche una malattia, ma come facevano prima? Io credo più ad una deviazione mentale che lascia trasparire molta superficialità, ormai certi comportamenti sono figli dei nostri tempi, fatti di sogni di successo a buon mercato.

La gente insegue (stupidamente o meno) il sogno di essere baciati dalla fortuna e vivere una vita affogati nel lusso e nella ricchezza. Mi trasmette tristezza, un segno che c'è gente che non sa accettare la vita per come gli è stata donata e cerca una scorciatoia verso cose effimere.

Ma non la voglio fare troppo filosofica, e rispetto il vostro pensiero, che ritengo in parte giusto, ci mancherebbe.

No no ma stiamo semplicemente parlando nulla di polemico è :).

Il mio punto di vista è che come tutte le dipendenze che da esterno sembrano assurde poi viverle è un attimo. io ho amici purtroppo caduti in ogni vizio e ne so qualcosa.
 

gabri65

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No no ma stiamo semplicemente parlando nulla di polemico è :).

Il mio punto di vista è che come tutte le dipendenze che da esterno sembrano assurde poi viverle è un attimo. io ho amici purtroppo caduti in ogni vizio e ne so qualcosa.

Ma certo :) quale polemica, figurati, siamo qui per scambiare idee in maniera costruttiva.
Si, ti capisco, infatti come dicevo non è sbagliato quello che dici, e anch'io (purtroppo) ho avuto a che fare con persone cadute in un baratro ... E' solo che il discorso delle slot mi sembra uno di quei vizi molto "poco intelligente", dovuto solo alla fame di soldi facili ... Basta un lieve sforzo mentale (cit. mio professore di geometria) per capire che non è una cosa su cui rovinarsi. Trovo fatica a paragonarlo con altre deviazioni spiacevoli (droga, etc) che riflettono un malessere più profondo a mio parere. Tutto qui. Ma ti ripeto, non è un completo dissenso dal vostro discorso, il mio. :)
 
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Ragazzi, ho capito, ma gli episodi che ci sono stati di famiglie rovinate da questo vizio mi sembrano un po' fuori le righe.

Una cosa è avere un vizio potenzialmente pericoloso come il fumare (di cui io, ahimé, sono vittima), una cosa è dilapidare più o meno consapevolmente un patrimonio e mettere a rischio la vita dei tuoi cari. Mi sembra una generalizzazione forzata.

E poi Lollo, sarà anche una malattia, ma come facevano prima? Io credo più ad una deviazione mentale che lascia trasparire molta superficialità, ormai certi comportamenti sono figli dei nostri tempi, fatti di sogni di successo a buon mercato.

La gente insegue (stupidamente o meno) il sogno di essere baciati dalla fortuna e vivere una vita affogati nel lusso e nella ricchezza. Mi trasmette tristezza, un segno che c'è gente che non sa accettare la vita per come gli è stata donata e cerca una scorciatoia verso cose effimere.

Ma non la voglio fare troppo filosofica, e rispetto il vostro pensiero, che ritengo in parte giusto, ci mancherebbe.

Il fumo non è potenzialmente pericoloso, lo E' in tutto e per tutto, e può mettere a rischio la vita dei propri cari così come di uno sconosciuto che inala passivamente il fumo. Io pongo questi due vizi sullo stesso piano, e non direi neanche che la dipendenza dal gioco d'azzardo sia una peculiarità di questi tempi visto che è sempre esistito; ora è stato semplicemente sdoganato e reso accessibile in altri molteplici modi e ad un pubblico più ampio.
 

gabri65

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Il fumo non è potenzialmente pericoloso, lo E' in tutto e per tutto, e può mettere a rischio la vita dei propri cari così come di uno sconosciuto che inala passivamente il fumo. Io pongo questi due vizi sullo stesso piano, e non direi neanche che la dipendenza dal gioco d'azzardo sia una peculiarità di questi tempi visto che è sempre esistito; ora è stato semplicemente sdoganato e reso accessibile in altri molteplici modi e ad un pubblico più ampio.

Come vuoi, sono punti di vista. Io dico solo che 'sta febbre del gioco d'azzardo sembra molto diffusa persino in persone adulte e magari con famiglia, non ragazzetti che provano la canna per stare in compagnia. E' quindi un vizio, secondo me, molto più facilmente "controllabile" e "sopprimibile", con un minimo di responsabilità. Poi vedi anche mia risposta a Lollo più su.
 
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Io ti parlo da giocatore occasionale ( 100€*al mese ), vedo gente che è li tutti i giorni a tutte le ore. Una piaga sociale.
Questa è la dimensione della malattia. Manda il cervello in pappa al pari di una droga fortissima. Basta leggere i casi di gente recuperata con le migliori terapie (parlo di quelli recuperati): 5 anni. A volte 10.
L ostacolo catastrofico da superare per il ludopatico è lo stesso di un dipendente da alcol, droghe: non deve MAI PIÙ giocare.
Ragazzi, ho capito, ma gli episodi che ci sono stati di famiglie rovinate da questo vizio mi sembrano un po' fuori le righe.

Una cosa è avere un vizio potenzialmente pericoloso come il fumare (di cui io, ahimé, sono vittima), una cosa è dilapidare più o meno consapevolmente un patrimonio e mettere a rischio la vita dei tuoi cari. Mi sembra una generalizzazione forzata.

E poi Lollo, sarà anche una malattia, ma come facevano prima? Io credo più ad una deviazione mentale che lascia trasparire molta superficialità, ormai certi comportamenti sono figli dei nostri tempi, fatti di sogni di successo a buon mercato.

La gente insegue (stupidamente o meno) il sogno di essere baciati dalla fortuna e vivere una vita affogati nel lusso e nella ricchezza. Mi trasmette tristezza, un segno che c'è gente che non sa accettare la vita per come gli è stata donata e cerca una scorciatoia verso cose effimere.

Ma non la voglio fare troppo filosofica, e rispetto il vostro pensiero, che ritengo in parte giusto, ci mancherebbe.
Gabri dico davvero se ti dico che il tuo discorso è molto valido. Non c'è niente di filosofico in senso negativo.
Il fatto è che la dipendenza da gioco è una dipendenza appunto, non un vizio. Bisogna fare un rielaborazione del concetto stesso di volontà per rendersi conto che è una malattia a tutti gli effetti. Forse nel senso comune la parola dipendenza non fa tanto paura, ma a livello medico è una cosa seria. Ho letto un po' sull argomento. La cosa più impressionante è stata riscontrare quanto letto in una persona, l unica davvero ludopatica che conosco dal vivo. Per carità non che sia più terribile della droga..che ti ammazza direttamente, ma la meno compresa lo è di certo, come tutte le dipendenze senza sostanza. In maniera simile a cocaina, nicotina etc viene compromesso il circuito della dopamina. Il comportamento del giocatore ha un origine neurologica, oltre che sociale, psicologica.

Fate conto che è in corso un dibattito per far rientrare tra le dipendenze senza sostanza anche la dipendenza dal ***** (sempre un problema di dopamina, a cui seguono disfunzione erettile, eiaculazione ritardata, scarso interesse in attività prima gratificanti, anomalie emotive, ecc) che a certi livelli contribuisce parecchio a rovinare la vita.
 

gabri65

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Questa è la dimensione della malattia. Manda il cervello in pappa al pari di una droga fortissima. Basta leggere i casi di gente recuperata con le migliori terapie (parlo di quelli recuperati): 5 anni. A volte 10.
L ostacolo catastrofico da superare per il ludopatico è lo stesso di un dipendente da alcol, droghe: non deve MAI PIÙ giocare.

Gabri dico davvero se ti dico che il tuo discorso è molto valido. Non c'è niente di filosofico in senso negativo.
Il fatto è che la dipendenza da gioco è una dipendenza appunto, non un vizio. Bisogna fare un rielaborazione del concetto stesso di volontà per rendersi conto che è una malattia a tutti gli effetti. Forse nel senso comune la parola dipendenza non fa tanto paura, ma a livello medico è una cosa seria. Ho letto un po' sull argomento. La cosa più impressionante è stata riscontrare quanto letto in una persona, l unica davvero ludopatica che conosco dal vivo. Per carità non che sia più terribile della droga..che ti ammazza direttamente, ma la meno compresa lo è di certo, come tutte le dipendenze senza sostanza. In maniera simile a cocaina, nicotina etc viene compromesso il circuito della dopamina. Il comportamento del giocatore ha un origine neurologica, oltre che sociale, psicologica.

Fate conto che è in corso un dibattito per far rientrare tra le dipendenze senza sostanza anche la dipendenza dal ***** (sempre un problema di dopamina, a cui seguono disfunzione erettile, eiaculazione ritardata, scarso interesse in attività prima gratificanti, anomalie emotive, ecc) che a certi livelli contribuisce parecchio a rovinare la vita.

Comprendo, amico. E ti ringrazio del tuo intervento, perché aldilà dei pareri aiuta a capire, come fattomi notare anche da [MENTION=3]Super_Lollo[/MENTION] e [MENTION=137]Miro[/MENTION].

Onestamente io non sono un medico o un neurologo, e quindi tendo a sottovalutare l'aspetto prettamente fisiologico, questo lo riconosco. Io riconduco tutto alla debolezza mentale, quindi sostanzialmente all'aspetto della personalità dell'individuo.

Riconosco che la mia visione non è completa o perfino limitata, nessun problema.

Quello che mi ha condotto a scrivere è la sensazione che tantissime persone pratichino questa sorte di gioco proprio per la speranza di arricchirsi con il classico "ma potrebbe capitare proprio a me!". Io per esempio, non ci provo nemmeno, essendo scul*to dalla nascita. Ma non trovo difficoltà ad immaginare persone che si spingono molto più in là, appunto, con poco senso di responsabilità. Visti i tempi che corrono, dove il buon senso sembra dote di pochi, ecco che io cucino la frittata con questi presupposti.

Ma ovviamente concordo che effettivamente esistono codesti casi (che non conosco come numerosità, tu ne saprai molto più di me) che sono molto più gravi e degni di indagine. E giustamente come hai scritto, anche in altri campi come la pornografia e chissà cos'altro. Forse il gioco d'azzardo (inteso come malattia) è solo uno degli aspetti terminali di queste disfunzioni fisiologiche. E su cui purtroppo i soliti squali ci costruiscono fortune a danno dei poveretti.
 
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Comprendo, amico. E ti ringrazio del tuo intervento, perché aldilà dei pareri aiuta a capire, come fattomi notare anche da [MENTION=3]Super_Lollo[/MENTION] e [MENTION=137]Miro[/MENTION].

Onestamente io non sono un medico o un neurologo, e quindi tendo a sottovalutare l'aspetto prettamente fisiologico, questo lo riconosco. Io riconduco tutto alla debolezza mentale, quindi sostanzialmente all'aspetto della personalità dell'individuo.

Riconosco che la mia visione non è completa o perfino limitata, nessun problema.

Quello che mi ha condotto a scrivere è la sensazione che tantissime persone pratichino questa sorte di gioco proprio per la speranza di arricchirsi con il classico "ma potrebbe capitare proprio a me!". Io per esempio, non ci provo nemmeno, essendo scul*to dalla nascita. Ma non trovo difficoltà ad immaginare persone che si spingono molto più in là, appunto, con poco senso di responsabilità. Visti i tempi che corrono, dove il buon senso sembra dote di pochi, ecco che io cucino la frittata con questi presupposti.

Ma ovviamente concordo che effettivamente esistono codesti casi (che non conosco come numerosità, tu ne saprai molto più di me) che sono molto più gravi e degni di indagine. E giustamente come hai scritto, anche in altri campi come la pornografia e chissà cos'altro. Forse il gioco d'azzardo (inteso come malattia) è solo uno degli aspetti terminali di queste disfunzioni fisiologiche. E su cui purtroppo i soliti squali ci costruiscono fortune a danno dei poveretti.
Bella discussione. Solo una precisazione: mi è capitato di sentire e leggere interviste a persone affette da ludopatia o ex ludopatici e tutti sostenevano di essere consapevoli del fatto che non si sarebbero mai arricchiti, che stavano sperperando una fortuna e danneggiando direttamente o indirettamente persone care, eppure non riuscivano a smettere di giocare( da qui vergogna, auto-isolamento sociale ecc). Alcuni dicevano addirittura che quando capitava la vincita non stavano meglio perché sapevano di essere comunque in perdita. Quindi, più che la prospettiva di una vincita, credo sia proprio l'atto in sé di giocare ciò di cui ha bisogno il dipendente dal gioco.
 

gabri65

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Bella discussione. Solo una precisazione: mi è capitato di sentire e leggere interviste a persone affette da ludopatia o ex ludopatici e tutti sostenevano di essere consapevoli del fatto che non si sarebbero mai arricchiti, che stavano sperperando una fortuna e danneggiando direttamente o indirettamente persone care, eppure non riuscivano a smettere di giocare( da qui vergogna, auto-isolamento sociale ecc). Alcuni dicevano addirittura che quando capitava la vincita non stavano meglio perché sapevano di essere comunque in perdita. Quindi, più che la prospettiva di una vincita, credo sia proprio l'atto in sé di giocare ciò di cui ha bisogno il dipendente dal gioco.

Ok, grazie anche a te amico sunburn. :)
 
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Comprendo, amico. E ti ringrazio del tuo intervento, perché aldilà dei pareri aiuta a capire, come fattomi notare anche da [MENTION=3]Super_Lollo[/MENTION] e [MENTION=137]Miro[/MENTION].

Onestamente io non sono un medico o un neurologo, e quindi tendo a sottovalutare l'aspetto prettamente fisiologico, questo lo riconosco. Io riconduco tutto alla debolezza mentale, quindi sostanzialmente all'aspetto della personalità dell'individuo.

Riconosco che la mia visione non è completa o perfino limitata, nessun problema.

Quello che mi ha condotto a scrivere è la sensazione che tantissime persone pratichino questa sorte di gioco proprio per la speranza di arricchirsi con il classico "ma potrebbe capitare proprio a me!". Io per esempio, non ci provo nemmeno, essendo scul*to dalla nascita. Ma non trovo difficoltà ad immaginare persone che si spingono molto più in là, appunto, con poco senso di responsabilità. Visti i tempi che corrono, dove il buon senso sembra dote di pochi, ecco che io cucino la frittata con questi presupposti.

Ma ovviamente concordo che effettivamente esistono codesti casi (che non conosco come numerosità, tu ne saprai molto più di me) che sono molto più gravi e degni di indagine. E giustamente come hai scritto, anche in altri campi come la pornografia e chissà cos'altro. Forse il gioco d'azzardo (inteso come malattia) è solo uno degli aspetti terminali di queste disfunzioni fisiologiche. E su cui purtroppo i soliti squali ci costruiscono fortune a danno dei poveretti.
Il punto che tocchi penso sia cruciale, perché il problema è neurologico una volta che si instaura la dipendenza, ma evidentemente non lo è PRIMA di cominciare a giocare. Come praticamente sempre vale la prevenzione.
Ecco perché il tentativo di questo governo è da lodare, perché ancora prima di cambiare la testa delle persone bisogna tagliare via la tentazione, ostacolando un mercato onestamente reso ignobile come il gioco d azzardo
Secondo me la debolezza mentale della gente è pura verità, rientra sempre nel solito grande discorso: abbiamo già in dote tutto ciò che può renderci felici, ma nessuno ce lo insegna più, modelli di riferimento virtuosi non ce ne sono (anzi spopolano Gianluca vacchi, Berlusconi, ferragni, corona). Si guarda al faro più forte (che non vuol dire qualità), quindi soldi per rendere la vita un unico lunghissimo shopping.

Poi vabe' basterebbe spiegare con due conticini matematici che roba sono le slot e il superenalotto e in teoria nessuno avrebbe più voglia di fare anche solo una partita

Chiudo con un aneddoto sul ragazzo che conosco: non trovando più lavoro, va in campagna per lavorare in nero a raccogliere limoni tutta la giornata, dopo cena va alla sala vicino casa, si piazza davanti la slot e in pochi minuti lascia i 50 euro. Lui stesso mi dice di rendersi conto di non stare vivendo più, ma ha come una sorta di "fame" che deve saziare. Mi dice "tu non puoi capire cosa si prova". Inoltre dice di aspettare il gran colpo per rifarsi (....). Uno zombie
 

gabri65

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Il punto che tocchi penso sia cruciale, perché il problema è neurologico una volta che si instaura la dipendenza, ma evidentemente non lo è PRIMA di cominciare a giocare. Come praticamente sempre vale la prevenzione.
Ecco perché il tentativo di questo governo è da lodare, perché ancora prima di cambiare la testa delle persone bisogna tagliare via la tentazione, ostacolando un mercato onestamente reso ignobile come il gioco d azzardo
Secondo me la debolezza mentale della gente è pura verità, rientra sempre nel solito grande discorso: abbiamo già in dote tutto ciò che può renderci felici, ma nessuno ce lo insegna più, modelli di riferimento virtuosi non ce ne sono (anzi spopolano Gianluca vacchi, Berlusconi, ferragni, corona). Si guarda al faro più forte (che non vuol dire qualità), quindi soldi per rendere la vita un unico lunghissimo shopping.

Poi vabe' basterebbe spiegare con due conticini matematici che roba sono le slot e il superenalotto e in teoria nessuno avrebbe più voglia di fare anche solo una partita

Chiudo con un aneddoto sul ragazzo che conosco: non trovando più lavoro, va in campagna per lavorare in nero a raccogliere limoni tutta la giornata, dopo cena va alla sala vicino casa, si piazza davanti la slot e in pochi minuti lascia i 50 euro. Lui stesso mi dice di rendersi conto di non stare vivendo più, ma ha come una sorta di "fame" che deve saziare. Mi dice "tu non puoi capire cosa si prova". Inoltre dice di aspettare il gran colpo per rifarsi (....). Uno zombie

Assolutamente perfetto.

Incredibile, è esattamente il pensiero che volevo (goffamente) trasmettere. Mi scuso con gli altri per non essermi espresso appropriatamente.
Di nuovo complimenti alla tua intelligenza e sensibilità.
 
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