Proposta chiusure domenicali, cosa ne pensate?

Mille e una notte ha scritto:

Già di per sé i centri commerciali sono roccaforti capitaliste e consumiste. Tenerli aperti pure la domenica è uno sfregio tanto per il commesso quanto per l acquirente, reso schiavo dal materiale, il cui bisogno è stato esaltato alla follia.

La Repubblica è un giornale di persone brutte, che tira per il proprio interesse personale (i soldi), così poi da poterli spendere la domenica nei centri commerciali, dove l automa di turno potrà servirli. Che scandalo di esseri umani

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amen fratello.

Cantastorie ha scritto:

Ne parlavo con mia moglie, che lavora proprio in un negozio di grande distribuzione passato dalle canoniche 9/10 domeniche di apertura straordinaria a tutte. Lei dice che sarebbe anche contenta di tornare a come era prima, ma che è troppo tardi, perché ormai le strutture si sono ricalibrate a livello di personale per coprire le domeniche con quello che si ha, quindi se impedisci di fare le domeniche vanno a rischio vari posti di lavoro (perché il personale lo paghi praticamente uguale ma hai un giorno in meno di incassi). In più con la concorrenza dell'on-line molti settori perderebbero fette di mercato (è chiuso lo store? Compro su Amazon). Mia moglie (ed io concordo) troverebbe più utile che fosse studiato qualcosa per ridurre il costo del lavoro e consentire una più agevole assunzione di personale interinale "saltuario" (studenti ecc.)che affianchi il personale di turno nelle domeniche e festivi in modo da diminuire il personale "di ruolo" necessario le domeniche (così invece di farsi tutti almeno 20 domeniche, se ne possono fare 10/12).

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Infatti questo è il vero problema..e infatti le associazioni di categoria hanno già iniziato a sventolare la bandiera dei 50mila tagli se la cosa va in porto..insomma, il solito ricatto..
Sull'online io invece non credo c'entri..dubito che chi va su amazon lo faccia perché la domenica il negozio a 10 o 20 o 30 km da casa è chiuso..soprattutto perché comunque se ordini la domenica ti arriva il lunedì/martedì la roba..

Il discorso Amazon è più ampio..purtroppo il sistema dell'online sta falciando la grande e piccola distribuzione in modo irreversibile..competere sarà impossibile..

Milanforever26 ha scritto:

In questi giorni Luigi Di Maio sta portando avanti la sua proposta di regolamentare le aperture in modo da portare alle chiusure domenicali dei negozi in nome della salvaguardia delle famiglie.

Voi cosa ne pensate? Trovate sia una posizione anacronistica o pensate che sia giusto permettere ai lavoratori di passare la domenica e le feste a casa?

PS: solo commenti a questa politica, non le solite discussioni anti-M5S - Anti-PD - Anti-Lega please

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Io sono cresciuto con un altro concetto di domenica e quindi forse sono di parte nel dover esprimere il mio parere.
Forse sarebbe pure anacronistica come posizione però se si è perso il senso della famiglia sarà anche colpa di questi maledetti supermercati o no?
Che poi , tranne per chi ne ha veramente bisogno, trovo di una tristezza inaudita veder le famiglie intere che su buttano nei centri commericiali e ci passano tutta la giornata tra spesa, shopping, giochi per i bambini, cinema, ristorantino , ecc ecc.
Una volta la domenica noi altri degli anni 80 si andava a messa al mattino , poi gelato e passeggiata con la ragazzina, pranzo con gli zii, nonna e cugini, pomeriggio a giocare a calcio per strada con due porte inventate e create con due giacconi fin quando apollo non decideva di calare il sole e un orecchio alle radioline a 'tutto il calcio minuto per minuto'.
Mi sa che sono vecchio e romantico.

Super_Lollo ha scritto:

La Repubblica prende l ennesima sola e titola : Di Maio lasciaci lavorare . Facendo intendere che i lavoratori non vorrebbero le chiusure Domenicali.

Mistificazione della realtà, ennesima dimostrazione che quel giornale è PORCHERIA PURA.

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ci ho fatto caso anche io, è davvero diventato un giornale imbarazzante, ma che problemi hanno nel cervello?

Pieno sostegno all'iniziativa di Di Maio, giustissimo.

Ps. Di Maio ha il sostegno pure del Vaticano su questo, che non fa mai male

diavoloINme ha scritto:

Io sono cresciuto con un altro concetto di domenica e quindi forse sono di parte nel dover esprimere il mio parere.
Forse sarebbe pure anacronistica come posizione però se si è perso il senso della famiglia sarà anche colpa di questi maledetti supermercati o no?
Che poi , tranne per chi ne ha veramente bisogno, trovo di una tristezza inaudita veder le famiglie intere che su buttano nei centri commericiali e ci passano tutta la giornata tra spesa, shopping, giochi per i bambini, cinema, ristorantino , ecc ecc.
Una volta la domenica noi altri degli anni 80 si andava a messa al mattino , poi gelato e passeggiata con la ragazzina, pranzo con gli zii, nonna e cugini, pomeriggio a giocare a calcio per strada con due porte inventate e create con due giacconi fin quando apollo non decideva di calare il sole e un orecchio alle radioline a 'tutto il calcio minuto per minuto'.
Mi sa che sono vecchio e romantico.

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Senza sconfinare nel romanticismo (che pure condivido) io penso proprio a una coppia, magari giovane e senza figli, lei commessa lui impiegato, quando possono passare una giornata fuori porta? Un giro al mare o al Lago?

Pensiamo poi a una coppia sposata da anni che già deve lottare con la routine e non ha nemmeno più del tempo per fare "qualcosa di diverso" dal solito..

Che vita triste, ormai tutto ruota solo attorno al lavoro..lavoro, lavoro, lavoro..

Pare di tornare indietro anziché andare avanti..

Ma del resto ci stanno ormai da anni inculcando l'idea che "lavorare tanto" è un vanto..roba da andare fieri e vantarsene...un bel lavaggio del cervello che sta funzionando alla grande..

Pensate invece che in passato per i nobili lavorare era un disonore

Secondo me è più che giusto limitare questo assoluta follia dello stare sempre aperti tutto il giorno tutti i giorni. Mia moglie quando faceva la commessa era praticamente impossibile stare insieme, visto che sabato e domenica lavorava sempre e io no. Quello che magari si può pensare è, introdurre una sorta di turni per l'apertura dei negozi di domenica. Al massimo 1 volta al mese e ovviamente a rotazione con quelli di zona (valido sopratutto per i supermercati). Per i centri commerciali è un pò più complicato perchè il core-business di questo tipo di attività è proprio l'essere aperti sempre. Quello che si può fare, anche in questo caso, è limitare l'orario di apertura la domenica, invece di fare 8-22, magari si può portare a 10-18, e limitare che i turni alle persone (max 1-2 domeniche al mese).

Sicuramente inoltre va sistamata una volta per tutte la regolamentazione dei contributi e degli emolumenti, su cui molti negozi ci marciano.

E' chiaro che dal discorso fuoriescono i luoghi di ristorazione,o i luoghi di intrattenimento come musei, cinema, che per loro natura hanno il principale business la sera, nei fine settimana e i giorni di festa. Situazione valida ovviamente i servizi primari (ospedali, trasporti, forze dell'ordine).

Milanforever26 ha scritto:

Senza sconfinare nel romanticismo (che pure condivido) io penso proprio a una coppia, magari giovane e senza figli, lei commessa lui impiegato, quando possono passare una giornata fuori porta? Un giro al mare o al Lago?

Pensiamo poi a una coppia sposata da anni che già deve lottare con la routine e non ha nemmeno più del tempo per fare "qualcosa di diverso" dal solito..

Che vita triste, ormai tutto ruota solo attorno al lavoro..lavoro, lavoro, lavoro..

Pare di tornare indietro anziché andare avanti..

Ma del resto ci stanno ormai da anni inculcando l'idea che "lavorare tanto" è un vanto..roba da andare fieri e vantarsene...un bel lavaggio del cervello che sta funzionando alla grande..

Pensate invece che in passato per i nobili lavorare era un disonore

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Guarda c'è un bellissimo discorso che fece un giorno Di Maio ( ripreso da un saggio scritto da un bravissimo scritto che adesso mi sfugge ) dove spiega che necessità un percorso di DECRESCITA LAVORATIVA.

Spiegava che è arrivato il momento di "togliere" dopo più di 20 anni a "mettere roba" , occorre iniziare a rallentare e dare la priorità alle giuste cose : Famiglia, affetti e fede ( per chi l'ha ).

E' un discorso che ho apprezzato molto, iniziare a decelerare dopo più di 30anni a cercare di fare tutto in minor tempo possibile.

Super_Lollo ha scritto:

Guarda c'è un bellissimo discorso che fece un giorno Di Maio ( ripreso da un saggio scritto da un bravissimo scritto che adesso mi sfugge ) dove spiega che necessità un percorso di DECRESCITA LAVORATIVA.

Spiegava che è arrivato il momento di "togliere" dopo più di 20 anni a "mettere roba" , occorre iniziare a rallentare e dare la priorità alle giuste cose : Famiglia, affetti e fede ( per chi l'ha ).

E' un discorso che ho apprezzato molto, iniziare a decelerare dopo più di 30anni a cercare di fare tutto in minor tempo possibile.

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Purtroppo sono filosofie di vita che per quanto stiano prendendo piede (giustamente dato che la gente ormai è al limite della follia dallo stress che accumula) sono soffocate dalla macchina capitalista che è un vero rullo compressore..noi qui la vediamo anche in modo meno pesante, ma ci sono realtà (Nord america e soprattutto l'asia) dove la produttività è portata a livelli impossibili, dove lavorare 12 ore al giorno 7/7 è la regola..

Mi fa paura la piega che si sta prendendo..

Anche la tecnologia, che doveva servire a sgravarci del lavoro per lasciare più tempo alla vita sta invece diventando una gabbia che ci mette in competizione con le macchina in una gara che si può solamente perdere..

Milanforever26 ha scritto:

Purtroppo sono filosofie di vita che per quanto stiano prendendo piede (giustamente dato che la gente ormai è al limite della follia dallo stress che accumula) sono soffocate dalla macchina capitalista che è un vero rullo compressore..noi qui la vediamo anche in modo meno pesante, ma ci sono realtà (Nord america e soprattutto l'asia) dove la produttività è portata a livelli impossibili, dove lavorare 12 ore al giorno 7/7 è la regola..

Mi fa paura la piega che si sta prendendo..

Anche la tecnologia, che doveva servire a sgravarci del lavoro per lasciare più tempo alla vita sta invece diventando una gabbia che ci mette in competizione con le macchina in una gara che si può solamente perdere..

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sono scelte, negli anni 80 si è scelto di dare priorità all avere piuttosto che al benessere personale.

Si è iniziato a confondere il benessere materiale ( spinti dalle TV capitaliste ) con il benessere personale. Sostituire il proprio tempo con oggetti acquistati lavorando.

La più grande PIAGA della nostra epoca.