The Ripper
Bannato
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Provocazione del rapper americano Pusha T che sul palco del Brooklyn Hip Hop Festival si è presentato con la maglietta del Milan con il numero 3. La maglia storica di Maldini? No. Al posto del nome del giocatore, la scritta recitava "Camorra". Che cosa sarà passato per la testa del musicista nato del Bronx nel 1977, ma considerato oggi una delle voci più autentiche della Virginia?
Ipotesi numero uno. Per il suo primo disco da solista, Pusha T ha raccontato di essere stato fortemente influenzato dal Pacino del film «L'avvocato del diavolo». «Parlo della dura realtà della vita di strada - aveva detto - ma insieme alla durezza c'è un sacco di sfarzo e glamour. Alla lettera si potrebbe pensare che faccio un elogio della strada, ma se si conosce e si segue la cronaca si sa anche che in essa ci sono tutti e due gli aspetti».
Ipotesi numero due: niente di tutto questo. Pusha T, con questo made in Italy tutto personale, ha voluto semplicemente dare nell'occhio e lanciare una provocazione.
Ipotesi numero uno. Per il suo primo disco da solista, Pusha T ha raccontato di essere stato fortemente influenzato dal Pacino del film «L'avvocato del diavolo». «Parlo della dura realtà della vita di strada - aveva detto - ma insieme alla durezza c'è un sacco di sfarzo e glamour. Alla lettera si potrebbe pensare che faccio un elogio della strada, ma se si conosce e si segue la cronaca si sa anche che in essa ci sono tutti e due gli aspetti».
Ipotesi numero due: niente di tutto questo. Pusha T, con questo made in Italy tutto personale, ha voluto semplicemente dare nell'occhio e lanciare una provocazione.