Bayern di Heynckes vs Bayern di Guardiola.

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Renegade

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Chi dei due è migliore, quale preferite? Non parlo a livello di trofei, chiaramente. Ma di sistema di gioco e quant'altro. Io prendo il Bayern di Jupp perché lo trovo molto più bello da vedere, più concreto con la palla e forse anche più tecnico con maggiori conclusioni provate da fuori area. Quello di Guardiola mi sembra come un'imposizione spagnola su una squadra tedesca. Ottime triangolazioni, quasi devastanti. Ma possesso palla alle volte tirato e sterile. Gli svarioni con Porto, Real Madrid e Barcellona si fanno poi sentire. Il Barca era abbordabilissima vista la difesa non eccezionale che aveva, al di là del superattacco. Ancor più abbordabile era quel Real. Ma troppe lacune su palla inattiva e troppo deboli in contropiede. Boh, a me il Bayern del Guardiolismo non esalta.
 

Splendidi Incisivi

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Il Bayern di Heynckes tutta la vita, vincitore di un triplete, a differenza del Bayern di Guardiola capace di vincere soltanto Bundesliga senza avversari per poi prendere regolarmente gli schiaffi in Europa. Non c'è storia.

La fondamentale differenza tra le due squadre credo sia l'identità, il Bayern di Heynckes aveva un'identità precisa, 4-4-2 dove ognuno faceva il suo dovere: Lahm e Alaba giocavano nei loro ruoli più congeniali, cioè da terzini, capaci di difendere ma anche di spingere e creare superiorità numerica; in mezzo al campo c'era la diga formata da Martinez/Luiz Gustavo a fare filtro, mentre Schweinsteiger impostava e offendeva, di fatto quella del triplete, in Bundesliga, fu la stagione più prolifica in termini di goal per lui; sulle fasce c'erano Ribery e Muller che furono semplicemente gli esterni più forti del mondo, capaci di sfornare assist, infatti entrambi arrivarono intorno alla ventina ma anche capaci di andare in goal; sulla trequarti poi ci fu la consacrazione di Kroos, che segnò e servì assist sicuramente meno dei due colleghi esterni riuscendo però a mettere insieme, in tre, qualcosa come 40 goal e 50 assist.
Tutto ciò trascurando il contributo di Robben che ebbe grossi problemi in campionato ma che non fu meno devastante di Muller e Ribery quando tornò per il finale di stagione in Champions, andando a sostituire Kroos con spostamento di Muller da seconda punta.
Era una squadra con un'identità, dove ognuno sapeva ciò che fare ma soprattutto dove ognuno faceva ciò che gli riusciva meglio, infatti venne fuori una squadra capace di macinare una mole di gioco impressionante, della quale ne usufruirono Gomez e Mandzukic, due attaccanti modesti ma senz'altro buoni finalizzatori che avendo decine e decine di palloni giocabili ogni partita hanno costruito la loro fama, presto smontata per l'uno nella Fiorentina, per l'altro nell'Atletico.

Il Bayern di Guardiola, invece, per me non ha identità, come gioca Guardiola? Qualcuno me lo sa dire? L'unica idea che vedo è il solito concetto del possesso palla e del tiki taka però inserito in nessun sistema di gioco preciso, tant'è vero che quest'anno Guardiola ha cambiato 5 o 6 moduli diversi, con tante varianti all'interno dei moduli stessi e non ha mai giocato più di 3 o 4 partite con lo stesso sistema di gioco.
Sistemi, tra l'altro, snaturanti, si pensi a Lahm che non ha praticamente mai giocato da terzino finendo per fare il mediano, la mezz'ala o l'esterno di centrocampo, idem per Alaba continuamente reinventato o per Gotze che ha giocato anche tanto in questa stagione e spesso da trequartista ma non è mai stato messo in condizione di rendere come al Borussia entrando spesso a partita in corso o venendo spesso sotituito.
È vero che Guardiola è stato anche sfortunato con Ribery e Robben, però onestamente con un materiale umano come quello del Bayern un grande allenatore deve riuscire a creare un sistema di gioco alternativo che possa fare a meno di quei due e valorizzare tutti gli altri, campionissimi di primo spessore.
 

mefisto94

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Perfettamente d'accordo con Renegade stavolta, su ogni parola.
 

mefisto94

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Il Bayern di Guardiola, invece, per me non ha identità, come gioca Guardiola? Qualcuno me lo sa dire? L'unica idea che vedo è il solito concetto del possesso palla e del tiki taka però inserito in nessun sistema di gioco preciso, tant'è vero che quest'anno Guardiola ha cambiato 5 o 6 moduli diversi, con tante varianti all'interno dei moduli stessi e non ha mai giocato più di 3 o 4 partite con lo stesso sistema di gioco.
Sistemi, tra l'altro, snaturanti, si pensi a Lahm che non ha praticamente mai giocato da terzino finendo per fare il mediano, la mezz'ala o l'esterno di centrocampo, idem per Alaba continuamente reinventato o per Gotze che ha giocato anche tanto in questa stagione e spesso da trequartista ma non è mai stato messo in condizione di rendere come al Borussia entrando spesso a partita in corso o venendo spesso sotituito.
È vero che Guardiola è stato anche sfortunato con Ribery e Robben, però onestamente con un materiale umano come quello del Bayern un grande allenatore deve riuscire a creare un sistema di gioco alternativo che possa fare a meno di quei due e valorizzare tutti gli altri, campionissimi di primo spessore.

Quando Guardiola è arrivato al Bayern aveva zero (e dico zero) giocatori adatti per lui. Ora, cambiare una rosa in due anni è impensabile, per cui doveva avere una maggiore elasticità mentale. Forse ha pensato che tutti i giocatori potessero adattarsi al suo stile di gioco, ma si sbagliava.
 

Splendidi Incisivi

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Quando Guardiola è arrivato al Bayern aveva zero (e dico zero) giocatori adatti per lui. Ora, cambiare una rosa in due anni è impensabile, per cui doveva avere una maggiore elasticità mentale. Forse ha pensato che tutti i giocatori potessero adattarsi al suo stile di gioco, ma si sbagliava.
Io ripeto, sono i moduli, o anche i sistemi di gioco, a doversi adattare alle squadre e non viceversa. Guardiola questo non l'ha capito e ha pensato di andare a giocare col Bayern come faceva col Barcellona.
 

Serginho

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Heynches fu capace di creare la perfezione. Tra marzo e maggio quel Bayern sembrava una squadra di alieni che nessuno mai avrebbe potuto battere.
Il Bayern di Guardiola è invece una squadra più umana, dove i difetti di alcuni giocatori escono fuori di volta in volta
 
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Renegade

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[MENTION=214]Splendidi Incisivi[/MENTION] ti ho chiamato in causa proprio perché sapevo avessi una certa considerazione di Jupp :fuma:

Ottima analisi
 

Marchisio89

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Il Bayern di Heynckes tutta la vita, vincitore di un triplete, a differenza del Bayern di Guardiola capace di vincere soltanto Bundesliga senza avversari per poi prendere regolarmente gli schiaffi in Europa. Non c'è storia.

La fondamentale differenza tra le due squadre credo sia l'identità, il Bayern di Heynckes aveva un'identità precisa, 4-4-2 dove ognuno faceva il suo dovere: Lahm e Alaba giocavano nei loro ruoli più congeniali, cioè da terzini, capaci di difendere ma anche di spingere e creare superiorità numerica; in mezzo al campo c'era la diga formata da Martinez/Luiz Gustavo a fare filtro, mentre Schweinsteiger impostava e offendeva, di fatto quella del triplete, in Bundesliga, fu la stagione più prolifica in termini di goal per lui; sulle fasce c'erano Ribery e Muller che furono semplicemente gli esterni più forti del mondo, capaci di sfornare assist, infatti entrambi arrivarono intorno alla ventina ma anche capaci di andare in goal; sulla trequarti poi ci fu la consacrazione di Kroos, che segnò e servì assist sicuramente meno dei due colleghi esterni riuscendo però a mettere insieme, in tre, qualcosa come 40 goal e 50 assist.
Tutto ciò trascurando il contributo di Robben che ebbe grossi problemi in campionato ma che non fu meno devastante di Muller e Ribery quando tornò per il finale di stagione in Champions, andando a sostituire Kroos con spostamento di Muller da seconda punta.
Era una squadra con un'identità, dove ognuno sapeva ciò che fare ma soprattutto dove ognuno faceva ciò che gli riusciva meglio, infatti venne fuori una squadra capace di macinare una mole di gioco impressionante, della quale ne usufruirono Gomez e Mandzukic, due attaccanti modesti ma senz'altro buoni finalizzatori che avendo decine e decine di palloni giocabili ogni partita hanno costruito la loro fama, presto smontata per l'uno nella Fiorentina, per l'altro nell'Atletico.

Il Bayern di Guardiola, invece, per me non ha identità, come gioca Guardiola? Qualcuno me lo sa dire? L'unica idea che vedo è il solito concetto del possesso palla e del tiki taka però inserito in nessun sistema di gioco preciso, tant'è vero che quest'anno Guardiola ha cambiato 5 o 6 moduli diversi, con tante varianti all'interno dei moduli stessi e non ha mai giocato più di 3 o 4 partite con lo stesso sistema di gioco.
Sistemi, tra l'altro, snaturanti, si pensi a Lahm che non ha praticamente mai giocato da terzino finendo per fare il mediano, la mezz'ala o l'esterno di centrocampo, idem per Alaba continuamente reinventato o per Gotze che ha giocato anche tanto in questa stagione e spesso da trequartista ma non è mai stato messo in condizione di rendere come al Borussia entrando spesso a partita in corso o venendo spesso sotituito.
È vero che Guardiola è stato anche sfortunato con Ribery e Robben, però onestamente con un materiale umano come quello del Bayern un grande allenatore deve riuscire a creare un sistema di gioco alternativo che possa fare a meno di quei due e valorizzare tutti gli altri, campionissimi di primo spessore.
Io ripeto, sono i moduli, o anche i sistemi di gioco, a doversi adattare alle squadre e non viceversa. Guardiola questo non l'ha capito e ha pensato di andare a giocare col Bayern come faceva col Barcellona.

Perfetto. Concordo al 100%.
 

mèuris

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Il Bayern di Heynckes tutta la vita, vincitore di un triplete, a differenza del Bayern di Guardiola capace di vincere soltanto Bundesliga senza avversari per poi prendere regolarmente gli schiaffi in Europa. Non c'è storia.

La fondamentale differenza tra le due squadre credo sia l'identità, il Bayern di Heynckes aveva un'identità precisa, 4-4-2 dove ognuno faceva il suo dovere: Lahm e Alaba giocavano nei loro ruoli più congeniali, cioè da terzini, capaci di difendere ma anche di spingere e creare superiorità numerica; in mezzo al campo c'era la diga formata da Martinez/Luiz Gustavo a fare filtro, mentre Schweinsteiger impostava e offendeva, di fatto quella del triplete, in Bundesliga, fu la stagione più prolifica in termini di goal per lui; sulle fasce c'erano Ribery e Muller che furono semplicemente gli esterni più forti del mondo, capaci di sfornare assist, infatti entrambi arrivarono intorno alla ventina ma anche capaci di andare in goal; sulla trequarti poi ci fu la consacrazione di Kroos, che segnò e servì assist sicuramente meno dei due colleghi esterni riuscendo però a mettere insieme, in tre, qualcosa come 40 goal e 50 assist.
Tutto ciò trascurando il contributo di Robben che ebbe grossi problemi in campionato ma che non fu meno devastante di Muller e Ribery quando tornò per il finale di stagione in Champions, andando a sostituire Kroos con spostamento di Muller da seconda punta.
Era una squadra con un'identità, dove ognuno sapeva ciò che fare ma soprattutto dove ognuno faceva ciò che gli riusciva meglio, infatti venne fuori una squadra capace di macinare una mole di gioco impressionante, della quale ne usufruirono Gomez e Mandzukic, due attaccanti modesti ma senz'altro buoni finalizzatori che avendo decine e decine di palloni giocabili ogni partita hanno costruito la loro fama, presto smontata per l'uno nella Fiorentina, per l'altro nell'Atletico.

Il Bayern di Guardiola, invece, per me non ha identità, come gioca Guardiola? Qualcuno me lo sa dire? L'unica idea che vedo è il solito concetto del possesso palla e del tiki taka però inserito in nessun sistema di gioco preciso, tant'è vero che quest'anno Guardiola ha cambiato 5 o 6 moduli diversi, con tante varianti all'interno dei moduli stessi e non ha mai giocato più di 3 o 4 partite con lo stesso sistema di gioco.
Sistemi, tra l'altro, snaturanti, si pensi a Lahm che non ha praticamente mai giocato da terzino finendo per fare il mediano, la mezz'ala o l'esterno di centrocampo, idem per Alaba continuamente reinventato o per Gotze che ha giocato anche tanto in questa stagione e spesso da trequartista ma non è mai stato messo in condizione di rendere come al Borussia entrando spesso a partita in corso o venendo spesso sotituito.
È vero che Guardiola è stato anche sfortunato con Ribery e Robben, però onestamente con un materiale umano come quello del Bayern un grande allenatore deve riuscire a creare un sistema di gioco alternativo che possa fare a meno di quei due e valorizzare tutti gli altri, campionissimi di primo spessore.
:ave: Ottima analisi. Mi sento di condividere anche le virgole. Il Bayern della primavera 2013 era una macchina perfetta, con un sistema adatto ai giocatori. Le due corsie esterne erano qualcosa di devastante e praticamente inarginabile. Guardiola, invece,ha avuto,in questi due anni, la pretesa di riprogrammare i giocatori a suo piacimento, creando un ibrido dove i ruoli sono praticamente indefiniti (accentrare Lahm e Alaba per me è inconcepibile) e dove i giocatori non vengono messi in condizione di rendere al massimo secondo le loro caratteristiche. Poi,per carità, magari quest'anno vincono la Champions, giocando allo stesso modo, ma trovo tutto ciò molto contorto.
 
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