Arsozzenal
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Giovedì arriva al Meazza la tifoseria più violenta d'Europa. La faida interna tra diverse fazioni di supporters, il temuto blitz a Milano da parte dei cani sciolti (circa 300), l'amicizia coi milanisti. La gara d'Europa League rischia di diventare un incubo
E’ la prima volta dei tifosi serbi in Italia dopo due anni. Inter-Partizan dopo Italia-Serbia del 12 ottobre 2010 quando lo stadio di Genova e il calcio furono presi in ostaggio da Ivan Bogdanov, ultrà della Stella Rossa Belgrado, e da qualche centinaio di ultranazionalisti serbi. Nessuno vuole fare del terrorismo mediatico, ma la partita di dopodomani a San Siro (inizio ore 19) si annuncia da bollino rosso. Come spiega il dottor Pietro Ostuni, capo di gabinetto della questura di Milano: "Sappiamo che si tratta di una gara ad altissimo rischio. L’attenzione della questura e degli altri colleghi delle forze dell’ordine è già al massimo livello. Anche Roma ci darà il giusto sostegno".
PACE ADDIO? — Nell’ultimo Milan-Inter la Sud ha esposto uno striscione poco rassicurante: "Servi contro Serbi. Vi rivedremo nel prossimo derby?". E così, per completare il quadro di massima allerta, Inter-Partizan rischia di mettere a rischio la pax tra le curve milanesi. Una pace che dura da quasi trent’anni. La questura assicura: "Riteniamo che i milanisti - chiude il dottor Ostuni - diano solo un supporto logistico agli ultrà del Partizan. Terremo alta l’attenzione anche su questo fronte". Già lo scorso 9 agosto i tifosi croati dell’Hajduk Spalato hanno provato ad assaltare il baretto di San Siro, punto di ritrovo della Nord interista. Non successe nulla. Gli interisti erano quasi tutti in vacanza... Stavolta non sarà così. E arrivano quelli del Partizan.
Mi sa che va a finire male giovedi!
E’ la prima volta dei tifosi serbi in Italia dopo due anni. Inter-Partizan dopo Italia-Serbia del 12 ottobre 2010 quando lo stadio di Genova e il calcio furono presi in ostaggio da Ivan Bogdanov, ultrà della Stella Rossa Belgrado, e da qualche centinaio di ultranazionalisti serbi. Nessuno vuole fare del terrorismo mediatico, ma la partita di dopodomani a San Siro (inizio ore 19) si annuncia da bollino rosso. Come spiega il dottor Pietro Ostuni, capo di gabinetto della questura di Milano: "Sappiamo che si tratta di una gara ad altissimo rischio. L’attenzione della questura e degli altri colleghi delle forze dell’ordine è già al massimo livello. Anche Roma ci darà il giusto sostegno".
PACE ADDIO? — Nell’ultimo Milan-Inter la Sud ha esposto uno striscione poco rassicurante: "Servi contro Serbi. Vi rivedremo nel prossimo derby?". E così, per completare il quadro di massima allerta, Inter-Partizan rischia di mettere a rischio la pax tra le curve milanesi. Una pace che dura da quasi trent’anni. La questura assicura: "Riteniamo che i milanisti - chiude il dottor Ostuni - diano solo un supporto logistico agli ultrà del Partizan. Terremo alta l’attenzione anche su questo fronte". Già lo scorso 9 agosto i tifosi croati dell’Hajduk Spalato hanno provato ad assaltare il baretto di San Siro, punto di ritrovo della Nord interista. Non successe nulla. Gli interisti erano quasi tutti in vacanza... Stavolta non sarà così. E arrivano quelli del Partizan.
Mi sa che va a finire male giovedi!