cercherò di essere il più sintetico e breve possibile, anche perché, onestamente, sto fondendo a causa di queste primarie!
il pratica, il congresso del PD (chiamiamo in questo caso congresso tutte le operazioni di rinnovo delle cariche "dirigenziali") è stato diviso in due fasi distinte:
1- I fase: rinnovo degli organi periferici, cioè le elezioni dei segretari di circolo e dei segretari provinciali: a questa fase hanno partecipato soltanto gli iscritti al PD che hanno votato nelle varie assemblee di circolo per eleggere i nuovi segretari, i relativi coordinamenti di circolo e le assemblee provinciali.
2- II fase: elezione del segretario nazionale e dell'assemblea nazionale.
Secondo lo statuto del partito democratico, alle primarie per l'elezione del segretario nazionale può accedere un numero massimo di 3 candidati. Come tutti sapete i candidati originariamente erano 4 (Civati, Cuperlo, Renzi, Pittella), si è quindi si è dovuto procedere alla "scrematura" di questa rosa (di fatto all'eliminazione di un candidato) attraverso le convenzioni di circolo e provinciali: in pratica gli iscritti hanno votato nei loro circoli, eleggendo dei delegati alle convenzioni provinciali, che a loro volta hanno votato dei delegati alla convenzione nazionale: il voto di quest'ultima ha di fatto escluso Pitella (il candidato con meno voti tra i delegati (e quindi di fatto tra gli iscritti)) dalle primarie. (Sto un po' semplificando, il meccanismo ricalca un po' quello dei "grandi elettori" dell'elezione del presidente degli stati uniti).
Escluso Pitella si passa all'ultima parte, che prevede le primarie aperte a tutti, domenica prossima voteranno per l'elezione del segretario nazionale sia gli iscritti sia gli altri elettori/simpatizzanti del PD uno dei tre candidati rimasti in corsa.
Mi rendo conto che è un meccanismo alquanto complicato, ma questo è quanto..
quindi di fatto, non è che iscritti e simpatizzanti votano in momenti differenti, diciamo che gli iscritti hanno già proceduto a una "prima selezione", terminata la quale si da a tutti la possibilità di dire la loro (se poi questo sia giusto o sbagliato in linea di principio è un altro, interessante, discorso)