Milan China non esiste. Se esiste è in ritardo di due anni. Il FPF ci manderà in fallimento. E' un indirizzo di uno scantinato di un palazzo anonimo in periferia di Pechino. Il Milan non avrà ricavi. Le banche non rifinanzieranno. Il closing non si farà mai.
La verità è che abbiamo iniziato in salita:
Galliani e Berlusconi guidavano un impero mediatico prima che sportivo: ricordiamoci che filtravano tutte ma proprio tutte le notizie e che hanno decine di 'vedove' prezzolate sparse nelle più disparate redazioni sportive; l'attuale Dirigenza Rossonera ha la pecca di non aver molta influenza mediatica e politica e a fatica riesce a ribattere alla marea di fango che si alza ogni volta che il progetto avanza; la proprietà è lontana e i pennivendoli parlano bene solo di chi può dargli qualcosa in cambio, qualsiasi cosa, basta che sia un benefit.
La squadra è composta da 'vedove' e 11 giocatori nuovi, tra cui alcuni decisamente fuori condizione fino a un mese fa. Inserire un grande giocatore in una squadra è già un'impresa: rendere questi giocatori una squadra in tre mesi è un miracolo. Ci vuole pazienza e serve a volte sbattere la testa contro il muro.
Inutile fare proclami: proveremo ad arrivare tra le prime 4, con ferocia, con voglia ma senza drammi ed isterismi. Noi tifosi dovremmo essere i primi ad essere equilibrati. Capisco che l'astinenza da CL pulsi nelle vene fretta, ma dobbiamo ragionare a mente fredda. Manager nuovi in ogni settore, questione Stadio, sviluppo del brand in Cina, accesso degli investitori stranieri, rifinanziamento del debito, risultati sportivi, FpF, costruzione di una struttura tecnica di scouting assente, situazioni contrattuali dei calciatori, crescita dei migliori prospetti, etc. Tenere tutto sotto controllo e guidare i trend in modo positivo è un'impresa da titani per un brand come il Milan, sotto la lente di ingrandimento e il fuoco incrociato dei 'nemici'.
Quindi, calma. Molti nemici, molto onore.
Sono convinto che la squadra ha ampi margini di miglioramento. Certo, con Mourinho alla guida avremmo fatto meno errori, ma anche con Baresi o Donadoni in campo, con le risorse illimitate del PSG avremmo preso noi Neymar, ma tutto questo fa parte della sfera dell'ipotetico. Concentriamoci sul pratico, sul reale non abboccando alla manovra di destabilizzazione in atto.
Forza Milan