Andrea Pirlo si è concesso ad una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, di seguito un estratto:
"Ho avuto tanti ottimi allenatori, da Lucescu a Mazzone fino ad Ancelotti, ma Conte è innegabile che abbia qualcosa in più. Cura ogni minimo dettaglio in modo maniacale, tutto quello che fai in allenamento con lui si ripresenta puntualmente in campo. Con Allegri ci sono stati diversi problemi, son stato fuori per un infortunio e nel frattempo aveva vinto lo scudetto e per me non c'era più spazio tra i titolari. Io mi sentivo ancora il numero uno al mondo e volevo una nuova sfida. Con il Milan ho vinto tutto, ricordo quegli anni con piacere ma andare alla Juventus è stata la sfida più stimolante della mia vita. Venivano da anni bui, e si voleva tornare ad essere i più forti. Una grande dirigenza, uno stadio nuovo, la Juventus per me è sempre stata il massimo. Ho realizzato un sogno giocando in bianconero. Io ho fatto parte di quel gruppo che ha fatto rinascere la Juventus, ed è un vanto di cui andrò sempre fiero.
La vittoria più bella è stata sicuramente il Mondiale, le sconfitte più cocenti le due finali di Champions perse, contro il Liverpool ai tempi del Milan e contro il Barcellona nella mia ultima partita con la Juventus. Dopo Istambul ho avuto una crisi profonda, ma la finale di Berlino ero davvero convinto che avremmo potuto vincerla. Col Barcellona ce la siamo giocata alla pari, è stata una sconfitta ingiusta.
Il portiere più forte con cui ho giocato è stato Gigi Buffon, mentre il compagno di squadra più autorevole sicuramente Paolo Maldini. Che vergogna quando i tifosi del Milan lo hanno fischiato dopo una carriera intera dedicata ad una maglia sola, ma i tifosi del Milan son così, vogliono i leccaculo. Nemmeno io lo sono e per questo non mi ricordano con piacere."