Pirateria sul web: multe fino a 250mila euro per i provider.

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L’obiettivo è combattere il download illegale di musica, libri, software. Ma incombono già due ricorsi sulla normativa antipirateria che l’Agcom, il garante per le comunicazioni, ha varato proprio ieri. Come funziona? Chiunque sia autore o proprietario di un’opera, può segnalare l’abuso all’Agcom, sul sito ddaonline.it: l’autorità, che ha 35 giorni (12nei casi più gravi) per intervenire, contatta il provider che dà accesso al web e quello che ospita il sito su cui appaiono il brano o il film «illeciti», ma pure l’utente che lo ha pubblicato e il gestore della pagina. Se il contenuto scompare, il caso si chiude. Altrimenti, i soggetti coinvolti possono difendersi entro 5 giorni: comincia un confronto di ragioni, online, al termine del quale, se la violazione è accertata, il contenuto va rimosso in 3 giorni. L’Agcom agisce anche se il provider è all’estero, ponendo un filtro. La multa per chi non obbedisce può arrivare a 250mila euro. Diventa insomma più pericoloso scaricare una foto o un album? «Lo scopo è colpire fenomeni di pirateria di massa», spiega l’Agcom: il regolamento non interessa gli utenti che aggirano il diritto d’autore con download o streaming. Ma chi contesta il provvedimento osserva che non sarà facile per il garante gestire il flusso di segnalazioni, in un oceano, il web, che muta di continuo e nel quale il delicato tema del diritto d’autore coinvolge anche quello della libertà di informazione e critica. Di più: l’Agcom assume poteri che prima erano solo della magistratura. Pure su questo vertono i ricorsi al Tar. L’autorità replica: c’è una direttiva Ue e lo scopo è promuovere la fruizione legale.
 

tifoso evorutto

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Come al solito chi ruba una mela paga, i grandi abusi non vengono nemmeno presi in considerazione,
come se vedere un film in streaming fosse come vederlo al cinema
peccato che oggi poche famiglie si possano permettere di spendere 36 euro per andarci.

in più la maggior parte della gente è stimolata a pagare un abbonamento internet proprio per vedere dello streaming gratuito, se si nega la possibilità gli abbonamenti caleranno favorendo l'ignoranza informatica e senza veri benefici per i diritti d'autore.

Per anni si è combattuta una battaglia contro il download abusivi dei giochi, oggi stanno aumentando sempre più i giochi gratuiti on line, anche di qualità,
ergo qualcosa vorrà pur dire
 

carlocarlo

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Con tutto il rispetto e specificando che io non sono un santo, la pirateria è un reato. Se per te è cara una cosa questo non giustifica il rubarla. Se no andiamo tutti a rubare un iphone o una ferrari.

Se tu, noi, non ci possiamo permettere una ferrari, una golf, un film, pazienza. Se nessuno la compra scendera il prezzo. Dietro un film, un gioco, un mp3, ci sono soldi.
 

tifoso evorutto

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Con tutto il rispetto e specificando che io non sono un santo, la pirateria è un reato. Se per te è cara una cosa questo non giustifica il rubarla. Se no andiamo tutti a rubare un iphone o una ferrari.

Se tu, noi, non ci possiamo permettere una ferrari, una golf, un film, pazienza. Se nessuno la compra scendera il prezzo. Dietro un film, un gioco, un mp3, ci sono soldi.

Discorso molto complesso, non rubi un bene materiale, non privi un altra persona di una sua proprietà, non commetti nessun atto di violenza e non metti in pericolo neanche involontariamente l'incolumità fisica di altre persone, non si può assolutamente paragonare a un furto

Il problema morale di compiere un reato non può sussistere dal momento che trattasi di provvedimenti emanati sotto un governo non eletto composto per oltre metà da pregiudicati

In realtà sfrutti indebitamente una proprietà intelletuale, ma anche questo è opinabile
Se io leggo la Gazzetta gratuitamente nella biblioteca sotto casa non compio reato, se la leggo on line rubo?
idem per film libri ecc.. Aboliamo le bibliotece perchè ormai tutto è businnes?
 

Mou

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Discorso molto complesso, non rubi un bene materiale, non privi un altra persona di una sua proprietà, non commetti nessun atto di violenza e non metti in pericolo neanche involontariamente l'incolumità fisica di altre persone, non si può assolutamente paragonare a un furto

Il problema morale di compiere un reato non può sussistere dal momento che trattasi di provvedimenti emanati sotto un governo non eletto composto per oltre metà da pregiudicati

In realtà sfrutti indebitamente una proprietà intelletuale, ma anche questo è opinabile
Se io leggo la Gazzetta gratuitamente nella biblioteca sotto casa non compio reato, se la leggo on line rubo?
idem per film libri ecc.. Aboliamo le bibliotece perchè ormai tutto è businnes?

Le biblioteche pagano la Gazzetta e poi ne permettono l'uso a chiunque voglia. Diverso il discorso per i siti che permettono di guardare il film online senza rispettare minimamente una proprietà altrui. Perché di questo si parla: proprietà. Anche se il film è un bene immateriale, sempre bene altrui è. Il concetto di proprietà non si attenua solo perché non puoi toccare.
Secondo il tuo ragionamento il concetto di "brevetto" per esempio è inutile.
 

tifoso evorutto

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Le biblioteche pagano la Gazzetta e poi ne permettono l'uso a chiunque voglia. Diverso il discorso per i siti che permettono di guardare il film online senza rispettare minimamente una proprietà altrui. Perché di questo si parla: proprietà. Anche se il film è un bene immateriale, sempre bene altrui è. Il concetto di proprietà non si attenua solo perché non puoi toccare.
Secondo il tuo ragionamento il concetto di "brevetto" per esempio è inutile.

Argomenti deboli, le biblioteche pagano una stupidata i giornali e li fanno leggere a centinaia di persone, non parliamo dei bar
senza contare che libri e film sono donati, in pratica è lo stesso identico gesto che compie una persona che rende lo stesso libro accessibile per il download
Il "brevetto" ha indubbiamente una sua logica funzione, ma permette anche il perverso meccanismo delle industrie farmaceutiche che creano farmaci e non li rendono disponibili a cercte fasce di popolazione disagiate,
il businnes non può sempre essere l'unico parametro di riferimento.

In linea di massima è logico che un artista trovi profitto dalle sue creazioni, molto meno logico, sopratutto nell'era digitale che lo trovino le multinazionali del settore,
Nel pratico è ora di trovare altri meccanismi, come per esempio una specie di Siae da applicare direttamente nel costo degli abbonamenti o roba simile
 

Mou

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Argomenti deboli, le biblioteche pagano una stupidata i giornali e li fanno leggere a centinaia di persone, non parliamo dei bar
senza contare che libri e film sono donati, in pratica è lo stesso identico gesto che compie una persona che rende lo stesso libro accessibile per il download
Il "brevetto" ha indubbiamente una sua logica funzione, ma permette anche il perverso meccanismo delle industrie farmaceutiche che creano farmaci e non li rendono disponibili a cercte fasce di popolazione disagiate,
il businnes non può sempre essere l'unico parametro di riferimento.

In linea di massima è logico che un artista trovi profitto dalle sue creazioni, molto meno logico, sopratutto nell'era digitale che lo trovino le multinazionali del settore,
Nel pratico è ora di trovare altri meccanismi, come per esempio una specie di Siae da applicare direttamente nel costo degli abbonamenti o roba simile
Sui brevetti il dibattito è apertissimo, con una posizione "progressista" che afferma la "ingiustizia" dell'istituto in materia di salute, per esempio. Su ciò la nostra posizione è vicina ;)
Diverso il discorso per i film o la musica. Qui non c'è nessun interesse di benessere sociale nella loro diffusione. Essi sono una proprietà intellettuale e non un bene liberamente disponibile in internet, soprattutto gratuitamente. Potenzialmente non potrei nemmeno proiettare un film in una scuola: acquistandolo posso usufruirne privatamente, non in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Gli audiovisivi hanno una disciplina diversa rispetto al quotidiano, che comunque pago. E pagare la SIAE non piace neppure a me eh :fuma:
Io per primo guardo film su internet, ma se parliamo di ciò che è legale e ciò che non lo è, siamo in un altro discorso.
 

juventino

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Scaricare illegalmente è ingiusto, ma ritengo ipocrita girare attorno al fatto che il 90% dei "pirati" lo faccia perché i prezzi sono vergognosi. Non tanto i film, ma la musica è inutile lamentarsi dell'alto tasso di pirateria se tu la vendi a cifre ridicole.
 

Super_Lollo

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attenzione , la musica AVEVA costi assurdi.. oramai io non ricordo neanche l'ultima volta che ho comprato un CD ed è il mio lavoro !!! .. oramai se vuoi sentire un pezzo o lo ascolti su youtube oppure se proprio non vuoi sbatti spendi 90 cent e lo compri su itunes ... oramai è cambiato totalmente il mondo della musica... oramai i grossi astisti i soldoni li fanno sui live non più sulla vendita dei cd ...

ergo.. nel cinema però è diverso.. non c'è un post vendita prodotto quindi li capisco.. dietro ad un film come dietro ad un cd ci sono soldoni che vengono spesi ..e a volte è abbastanza frustrante sapere che il tuo cd ha fatto 30 mila copie pirata sul torrent...
 
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