Perin: ''Niang non aveva fiducia al Milan.''

R

Renegade

Guest
Giochiamo col libero allora ! Una volta si vinceva col libero....


Dai su, che poi dire che la squadra di Sacchi giocava solo centralmente è una bestialità, Donadoni la fascia l'arava

Ma cosa centra il libero... Facevo un discorso generale in riferimento al Milan. E non ho detto che giocava solo centralmente, ma che anch'esso formava il rombo.

Poi perfino con Allegri lo scudetto l'abbiamo vinto con quel modulo. Dico solo che il 4-3-3 è quanto di più inadatto ci possa essere e da quando l'abbiamo messo in giro a Milanello si è perso anche quel poco di gioco che era rimasto.

L'unico modulo che vedrei bene, 4-3-2-1 e 4-3-1-2 a parte, è il 4-2-3-1, proprio perché lì ci sono più che altro trequartisti esterni che agiscono a centrocampo e non propriamente delle ali.
 
R

Renegade

Guest
Ma ti pare che il Milan non possa vincere con giocatori di fascia? Allora torniamo al catenaccio di Rocco.

Non ho detto questo. Ho solo detto che la storia milanista ci insegna che abbiamo più feeling con altri moduli che con quelli che contemplano le ali offensive. Anche con Sacchi e Capello gli esterni erano centrocampisti. Qui, oggi, si insiste con gli attaccanti laterali, a vuoto. E gli ultimi grandi trionfi li abbiamo avuti con l'albero di natale. Per finire col rombo di Allegri. Sono dati di fatto, dai. Le ali e i sistemi che le prevedono, ad oggi, nel Milan, hanno fallito. Tanto vale virare su altri moduli.
 

Splendidi Incisivi

New member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
32,418
Reaction score
125
Non ho detto questo. Ho solo detto che la storia milanista ci insegna che abbiamo più feeling con altri moduli che con quelli che contemplano le ali offensive. Anche con Sacchi e Capello gli esterni erano centrocampisti. Qui, oggi, si insiste con gli attaccanti laterali, a vuoto. E gli ultimi grandi trionfi li abbiamo avuti con l'albero di natale. Per finire col rombo di Allegri. Sono dati di fatto, dai. Le ali e i sistemi che le prevedono, ad oggi, nel Milan, hanno fallito. Tanto vale virare su altri moduli.
Sacchi, Capello e Ancelotti, da grandi allenatori quali sono stati, hanno saputo far rendere le loro squadre nel migliore dei modi e nel periodo storico di ogni loro squadra si è reso sufficiente giocare senza ali, quindi giocare senza ali è stata una contingenza ma se le cose fossero andate diversamente forse avremmo vinto anche con le ali. Perché questo? Perché sul piano teorico, se ti siedi a tavolino e ragioni, non raggiungerai mai una conclusione che ti dica che senza ali si vince più facilmente, semplicemente perché non è così, non è mai stato il modulo a determinare la vittoria nel calcio, il modulo è un vestito, non l'essenza della squadra.
Dunque è soltanto un caso se abbiamo sempre vinto senza ali, non una necessità. Dai, da te non li voglio sentire 'sti discorsi perché sono veramente sterili e lo sai bene.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
24,214
Reaction score
11,721
Nella storia del calcio si è vinto in tutti i modi, con e senza ali comprese. La differenza la fanno l'atteggiamento, le idee, l'organizzazione ma soprattutto allenatori e giocatori.
Già, non esiste il modulo migliore in assoluto. Un modulo va semplicemente adattato alle caratteristiche dei goocatori in campo. Un gioco con le ali funziona appunto se hai delle ali in grado di fare la differenza. Tutte le big europee hanno dei top player sulle fasce, per quello il modulo funziona.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
24,214
Reaction score
11,721
Non ho detto questo. Ho solo detto che la storia milanista ci insegna che abbiamo più feeling con altri moduli che con quelli che contemplano le ali offensive. Anche con Sacchi e Capello gli esterni erano centrocampisti. Qui, oggi, si insiste con gli attaccanti laterali, a vuoto. E gli ultimi grandi trionfi li abbiamo avuti con l'albero di natale. Per finire col rombo di Allegri. Sono dati di fatto, dai. Le ali e i sistemi che le prevedono, ad oggi, nel Milan, hanno fallito. Tanto vale virare su altri moduli.
Il Milan di Berlusconi delle ali forti davvero non le ha mai avute, a parte Donadoni. Serginho, pur essendo un'ala per caratteristiche, ha giocato da terzino anche se la fase difensiva non era certo la sua migliore qualità. Poi ci sono stati numeri 10 adattati in fascia, come Savicevic e Boban, ma di fatto al Milan hanno sempre preferito investire sui numeri 10 e sui numeri 9, non sui numeri 7 e 11 (visto che in genere si usavano questi numeri per indicare le ali vecchio stampo). Ma il fatto di acquistare fantasisti e centravanti, a discapito delle fasce, è stata una precisa scelta della proprietà che prediligeva questa tipologia di giocatori e non ha nulla a che vedere con la storia del Milan.
 
R

Renegade

Guest
Sacchi, Capello e Ancelotti, da grandi allenatori quali sono stati, hanno saputo far rendere le loro squadre nel migliore dei modi e nel periodo storico di ogni loro squadra si è reso sufficiente giocare senza ali, quindi giocare senza ali è stata una contingenza ma se le cose fossero andate diversamente forse avremmo vinto anche con le ali. Perché questo? Perché sul piano teorico, se ti siedi a tavolino e ragioni, non raggiungerai mai una conclusione che ti dica che senza ali si vince più facilmente, semplicemente perché non è così, non è mai stato il modulo a determinare la vittoria nel calcio, il modulo è un vestito, non l'essenza della squadra.
Dunque è soltanto un caso se abbiamo sempre vinto senza ali, non una necessità. Dai, da te non li voglio sentire 'sti discorsi perché sono veramente sterili e lo sai bene.

Credo che la tua voglia di puntualizzare non ti faccia arrivare a pieno quanto dico. Quello che hai appena detto è vangelo. Se lo mettessi in discussione, vorrebbe dire che non avrei mai seguito il calcio. E' chiaro che il modulo sia solo un numero con varianti e disposizioni, come è anche chiaro che ciò che cambia sia la tattica, il modo di stare in campo, le indicazioni ricevute e la disciplina della posizione. Io non sto dicendo che il Milan non può vincere senza ali. Dico solo che per una questione storica, dalla quale abbiamo ottenuto ogni successo senza ali, forse siamo più adatti a moduli diversi. E' come il discorso del DNA Europeo. E' una credenza astratta alla quale si può credere o meno. I risvolti di Milan e Juventus in Europa mi pongono a dare adito alla tesi. Quindi come c'è DNA Europeo, ci potrebbe benissimo essere una disposizione del genere, per quanto assurdo. Per cui non dico che con gli esterni offensivi non si può ottenere nulla, ma che forse siamo più predisposti ad altro. Anche con la rosa attuale, è più costruita per i due moduli Ancelottiani che per moduli con le ali. E' solo una puntualizzazione, una credenza, un'ipotesi chiusa al Milan. Niente di più, niente di meno. Lungi da me dire che non si possa vincere con le ali.

Tra l'altro, comunque, lo stesso Ancelotti rifiutò Cristiano Ronaldo ai tempi dello Sporting in quanto non voleva ali offensive, che avrebbero rovinato il suo gioco. E l'ultimo trofeo vinto è stato proprio col rombo. Chissà.

Il Milan di Berlusconi delle ali forti davvero non le ha mai avute, a parte Donadoni. Serginho, pur essendo un'ala per caratteristiche, ha giocato da terzino anche se la fase difensiva non era certo la sua migliore qualità. Poi ci sono stati numeri 10 adattati in fascia, come Savicevic e Boban, ma di fatto al Milan hanno sempre preferito investire sui numeri 10 e sui numeri 9, non sui numeri 7 e 11 (visto che in genere si usavano questi numeri per indicare le ali vecchio stampo). Ma il fatto di acquistare fantasisti e centravanti, a discapito delle fasce, è stata una precisa scelta della proprietà che prediligeva questa tipologia di giocatori e non ha nulla a che vedere con la storia del Milan.

Mi hai riaperto una ferita perché molti danno Boban come un calciatore sopravvalutato che non ha dato quanto dovuto. Infatti tutti scordano che veniva impiegato per l'appunto come esterno e non come trequartista, suo ruolo naturale. Lo stesso accade oggi con Honda. Non si possono valutare realmente i calciatori messi fuori ruolo. Comunque quanto a Donadoni l'ho sempre visto come centrocampista laterale, più che come ala. Ad oggi vale la stessa differenza tra un Bonaventura, vero centrocampista laterale e un El Shaarawy, ala d'attacco. Poi tu giustamente mi citi la filosofia della proprietà più incline a comprare trequartisti invece delle ali. Ma ciò non conferma il fatto che storicamente e tatticamente, siamo proprio più inclini ai numeri 10 e meno alle ali e che i trofei migliori sono arrivati con un sistema di gioco che non le prevedesse?

Ripeto, quanto voglio dire non è che non si vince senza ali nel calcio. E' come dire ''La Juventus è meno adatta in Europa, ma più in campionato, per DNA.'' Lo stesso credo possa essere per il tipo di moduli al Milan.

E riallacciandomi a Niang, come ala ha fallito. Come seconda punta-trequartista-prima punta, riesce invece a dare il meglio, neanche a dirlo!
 

Jino

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
56,480
Reaction score
4,293
Il Milan di Berlusconi delle ali forti davvero non le ha mai avute, a parte Donadoni. Serginho, pur essendo un'ala per caratteristiche, ha giocato da terzino anche se la fase difensiva non era certo la sua migliore qualità. Poi ci sono stati numeri 10 adattati in fascia, come Savicevic e Boban, ma di fatto al Milan hanno sempre preferito investire sui numeri 10 e sui numeri 9, non sui numeri 7 e 11 (visto che in genere si usavano questi numeri per indicare le ali vecchio stampo). Ma il fatto di acquistare fantasisti e centravanti, a discapito delle fasce, è stata una precisa scelta della proprietà che prediligeva questa tipologia di giocatori e non ha nulla a che vedere con la storia del Milan.

Un appunto, Serginho al Milan ha sempre fatto l'ala tranne le ultime stagioni di carriera.
 

Similar threads

Alto
head>