AD sta per Amministratore Delegato in inglese l'acronimo è CEO ed è colui nominato dagli azionisti della Società nel Consiglio. Insomma per farla breve detiene il potere esecutivo sulle decisioni societarie.
DT è il Direttore Tecnico e DS è il Direttore Sportivo, due figure che nel Milan Berlusconiano sono rappresentate da Braida e da Galliani stesso in definitiva.
Il cruccio ora è proprio quello di non impostare l'organigramma societario come la prima Inter Morattiana, ove troppe teste più o meno pensanti incasinavano la società.
La forza del Milan di Berl e (va detto...) di Galliani era la snellezza appunto. Ora si fanno mille nomi...per mille cariche di cui 999 inutili o quasi
tra l'avere tutto nelle mani di Galliani e in quelle di 100 persone ce ne passa... ad oggi ogni società è strutturata in questo modo:
- le scelte sui "profili" le fanno l'allenatore e il Direttore dell'area Tecnica che riferisce in società.
- a questo punto il Direttore Sportivo si rimbocca le maniche e da un nome ai profili individuati da chi gestisce la rosa (al massimo il Direttore Tecnico può indicare anche lui alcuni nomi).
- quindi entra in scena il Direttore Generale o l'Amministratore Delegato, che hanno poteri di firma, gestiscono le trattative sul quantum e perfezionano l'acquisto.
In sostanza gli incarichi devono essere separati: chi conosce il campo deve scegliere i giocatori, mentre chi conosce i libri contabili deve gestire le trattative e valutare quanto spenderci. Per ovvi motivi, chi conosce il campo userebbe male i soldi e chi possiede i soldi prenderebbe i giocatori sbagliati.