juventino
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Sono allarmanti i dati che emergono da una ricerca sul web e i giovani effettuata dall'Università La Sapienza di Roma; l'82% dei ragazzi non reputa grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social e l'86% addirittura esclude conseguenze gravi da queste azioni. Inoltre il 68% ritiene che non sia grave neanche pubblicare inmagini o video che ridicolizzino la vittima.
Gli aspetti maggiormente oggetto di dileggio sono l'aspetto fisico, comportamenti di chiusura, di timidezza, elementi di non aggregazione a gruppi forti, l'abbigliamento, la scarsa disinvoltura, la carenza di coraggio, la non propensione verso le trasgressioni, aspetti che riguardano la religione, condotte aderenti alle regole, dipendenza da genitori, il "mostrarsi paurosi". In pratica le condotte definite "da bambino", non da giovane "smart" o alla moda sono particolarmente ridicolizzate.
Gli aspetti maggiormente oggetto di dileggio sono l'aspetto fisico, comportamenti di chiusura, di timidezza, elementi di non aggregazione a gruppi forti, l'abbigliamento, la scarsa disinvoltura, la carenza di coraggio, la non propensione verso le trasgressioni, aspetti che riguardano la religione, condotte aderenti alle regole, dipendenza da genitori, il "mostrarsi paurosi". In pratica le condotte definite "da bambino", non da giovane "smart" o alla moda sono particolarmente ridicolizzate.