- Registrato
- 21 Aprile 2018
- Messaggi
- 1,870
- Reaction score
- 346
Intervistato dalla Gazzetta l'AD del Milan finalmente fa sentire la sua voce: "Non ci sono scontri con Maldini e Boban, solo confronti. Insieme per riportare il Milan in alto. Il progetto di Elliott è un Milan sano con talenti e giocatori esperti, ma serve uno stadio nuovo. Non confondiamo il confronto con lo scontro. Se in un club bastasse il pensiero unico di una sola persona, non ci sarebbe bisogno delle altre. Un team di livello è fondamentale per ottenere risultati e noi lo abbiamo. Con Zvone e Paolo ci parliamo tutti i giorni. Torniamo insieme, felici o tristi, dopo ogni partita. Tutto quello che facciamo è insieme. Tutti noi vogliamo la stessa cosa. Ritengo che le decisioni che vengono prese attraverso il dibattito, la discussione e diversi punti di vista, siano le migliori. Non confondiamo il confronto con lo scontro. Il dibattito su chi comanda non conta per me. Chi comanda? Chi è il re? Nessuno. Il re è quello per cui lavoriamo tutti. Il re è il Milan".
Rangnick: “Non parlo di tesserati altrui, ma dico che Pioli sta facendo un lavoro eccellente, è in pole position per il prossimo anno e non stiamo pensando ad altri allenatori adesso. Pioli resta in pole anche per la prossima stagione. La stagione in corso è ancora aperta”.
Lo stadio:"Rispetto la storia mitica di San Siro, ma serve un nuovo impianto di proprietà”.
Vogliamo talenti da far diventare top player con noi. Un mix di giovani e giocatori esperti. Come Ibra, che ha avuto un impatto straordinario anche dal punto di vista della leadership”.
Il progetto Elliott: “Il Milan non è un investimento finanziario, sappiamo tutti che ha un valore sociale. Il Milan è dei milanisti” .
La storia del Milan: “La conosco bene. Vogliamo riportare il club là dove deve stare, ma senza rischiare altre crisi finanziarie ed esclusioni dalle coppe. Step by step, compatibilmente con il FFP. Squadra, struttura, ricavi e investimenti devono crescere insieme”.
L’importanza dei tifosi: “Sono straordinari e non sono stupidi. Sanno cosa stiamo facendo e dove vogliamo arrivare. Servono lavoro, capacità e un po’ di pazienza".
"Una squadra a cui vorrei che il Milan somigliasse? Il Milan avrà la sua storia senza imitare nessuno. Però il Liverpool ha passato nove anni simili a quelli del Milan, schiacciato dai costi. Alla fine è riuscito ad uscirne. Quando Klopp è arrivato disse che avrebbe fatto diventare credenti gli scettici. Nessuno gli ha creduto, poi a piccoli passi..Oggi vedete cos'è il Liverpool. Presto vedrete cosa sarà il Milan".
"I tifosi hanno paura che il Milan sia solo un business per Elliott? Noi sappiamo che il calcio è un'impresa finanziaria ma anche un'istituzione sociale, culturale e pubblica. Il Milan è dei milanisti. Il miglior business che possiamo fare è creare un club da vertice. Non compriamo giocatori per rivedrli. Casomai, se cederemo qualcuno sarà per comprarne altri. Elliott ha un progetto a medio lungo termine chiaro. Faremo tutto ciò che è necessario per riportare il Milan tra i primi club al mondo. Il giorno che si affaccerà una nuova proprietà dovrà essere solidissima. Perchè comprerà un top club in tutti i suoi settori".
Rangnick: “Non parlo di tesserati altrui, ma dico che Pioli sta facendo un lavoro eccellente, è in pole position per il prossimo anno e non stiamo pensando ad altri allenatori adesso. Pioli resta in pole anche per la prossima stagione. La stagione in corso è ancora aperta”.
Lo stadio:"Rispetto la storia mitica di San Siro, ma serve un nuovo impianto di proprietà”.
Vogliamo talenti da far diventare top player con noi. Un mix di giovani e giocatori esperti. Come Ibra, che ha avuto un impatto straordinario anche dal punto di vista della leadership”.
Il progetto Elliott: “Il Milan non è un investimento finanziario, sappiamo tutti che ha un valore sociale. Il Milan è dei milanisti” .
La storia del Milan: “La conosco bene. Vogliamo riportare il club là dove deve stare, ma senza rischiare altre crisi finanziarie ed esclusioni dalle coppe. Step by step, compatibilmente con il FFP. Squadra, struttura, ricavi e investimenti devono crescere insieme”.
L’importanza dei tifosi: “Sono straordinari e non sono stupidi. Sanno cosa stiamo facendo e dove vogliamo arrivare. Servono lavoro, capacità e un po’ di pazienza".
"Una squadra a cui vorrei che il Milan somigliasse? Il Milan avrà la sua storia senza imitare nessuno. Però il Liverpool ha passato nove anni simili a quelli del Milan, schiacciato dai costi. Alla fine è riuscito ad uscirne. Quando Klopp è arrivato disse che avrebbe fatto diventare credenti gli scettici. Nessuno gli ha creduto, poi a piccoli passi..Oggi vedete cos'è il Liverpool. Presto vedrete cosa sarà il Milan".
"I tifosi hanno paura che il Milan sia solo un business per Elliott? Noi sappiamo che il calcio è un'impresa finanziaria ma anche un'istituzione sociale, culturale e pubblica. Il Milan è dei milanisti. Il miglior business che possiamo fare è creare un club da vertice. Non compriamo giocatori per rivedrli. Casomai, se cederemo qualcuno sarà per comprarne altri. Elliott ha un progetto a medio lungo termine chiaro. Faremo tutto ciò che è necessario per riportare il Milan tra i primi club al mondo. Il giorno che si affaccerà una nuova proprietà dovrà essere solidissima. Perchè comprerà un top club in tutti i suoi settori".