Parigi-Roubaix [ciclismo]

Nicco

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Paris - Roubaix - Terpstra trionfa a Roubaix: capolavoro di squadra

Tre punte, un capolavoro: la Omega Pharma Quickstep ricama il trionfo in solitaria di Niki Terpstra nel Velodrome di Roubaix grazie all'attacco di uno straordinario Tom Boonen, in forcing su ogni sezione di pavé dai meno sessanta di Beuvry la Forêt e decimo finale, e a Zdenek Stybar, quinto e a frenare i migliori mentre il compagno di squadra olandese vince da finisseur. Una Parigi-Roubaix bellissima con tutti i protagonisti più attesi fra i primi dieci e uno sprint per il podio che premia John Degenkolb, vincitore della Gand-Wevelgem, davanti a Fabian Cancellara dominatore del Fiandre. E poi Peter Sagan, ottimo sesto, e Bradley Wiggins, nono e innamorato dei sassi. Nel Velodromo sette successi fra Boonen (4) e Cancellara (3) e gli anni passano, ma intanto il belga fa "il gregario" con un'elegante e ardimentosa azione sul pietro e il detentore completa a 33 anni tre Monumento stagionali sul podio: secondo a Sanremo, primo alla Ronde, terzo nella Regina. Chapeau.
DA ARENBERG AL CARREFOUR: É L'INFERNO DEL NORD - La Regina, L’Enfer du Nord, la Parigi Roubaix 2014, terzo Monumento, la Classica più attesa, durissima e leggendaria, perché il pavé o lo ami o lo odi, e vincere al Velodrome è pantheon per pochi. Cinquantun chilometri di lastricato in 28 settori di pietro (sei tratti verranno ripetuti a luglio nella quinta tappa del Tour de France), da Compiegne a Roubaix sono 256 chilometri con primo pavé dopo 97km. a Troisvilles e ultimi trecento metri di Espace Charles Crupelandt a ridosso dell’ingresso nel Velodrome. Proprio come l’anno scorso (con un solo pavé aggiunto nella parte iniziale del percorso) e con gli appuntamenti culto di Arenberg (km.161) e Le Carrefour de L’Arbre del chilometro 240.

BOONEN CONTRO CANCELLARA, MA C'É ANCHE WIGGINS - È italiano il più giovane al via della Parigi-Roubaix e si chiama Niccolò Bonifazio della Lampre-Merida, formazione tutta italiana al servizio di Filippo Pozzato (secondo 2009). Fabian Cancellara, detentore del Sasso e già vincitore 2006 e 2010, e Tom Boonen (poker fra il 2005 e il 2012, assente l’anno scorso per infortunio al Fiandre) sono i re del pavé, ma per la centododicesima edizione c’è un nome che, per autorevolezza più che per precedenti, anima la vigilia: Sir Bradley Wiggins, un vincitore della Grande Boucle alla Roubaix ventitre anni dopo Greg LeMond.

LA FUGA DELLA REGINA, IL RITIRO DI KRISTOFF - David Boucher (FDJ), Kenny Dehaes (Lotto Belisol), Michal Kolar (Tinkoff-Saxo), Tim De Troyer (Wanty Gobert), Benoit Jarrier (Bretagne), Clément Koretzky (Bretagne), Andreas Schillinger (NetApp) e lo statunitense John Murphy della United Healthcare sono gli otto attaccanti di giornata con un vantaggio massimo di 9 minuti nella prima ora di corsa (alla media di 48,6 km/h!). Ai meno cento il Team Sky entra in testa al gruppo nel settore pavé 19 di Haveluy a Wallers, un tratto importante di 2,5 chilometri prima della Foresta di Arenberg, duemila e quattrocento metri di storia del ciclismo con una decina di forature e i primi problemi meccanici per Alexander Kristoff.


STRAORDINARIO BOONEN, IN FORCING SUL PAVÉ - Il vincitore della Milano-Sanremo si ritira a ottanta chilometri dall’arrivo mentre la caduta di un corridore della Trek nelle prime posizioni spezza il gruppo in due tronconi fermando Cancellara ed è un momento decisivo perché a Hornaing - 3,7 km. di sezione in pavé, la più lunga con Quiévy della Roubaix 2014 - inizia l’attacco di Tom Boonen, prima con i suoi Stybar e Terpstra, poi in solitaria sui sassi di Beuvry-la-Forêt e ancora ad Auchy-lez-Orchies mentre cade Wiggins, fora Pozzato e Peter Sagan rientra in gruppo dopo cinquanta chilometri di risalita per problemi meccanici.
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Un treno ferma la corsa di Boucher
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BOONEN ALL'ATTACCO, CANCELLARA DI RIMESSA - A meno sessanta fine fuga per i battistrada del chilometro zero, dieci chilometri più avanti Tom Boonen, Thor Hushovd (BMC) Geraint Thomas (Sky), Bram Tankink (Belkin), Bert De Backer (Giant) e Yannick Martinez della Europcar conservano un centinaio di metri sul gruppo del “tattico” Cancellara. Boonen aggredisce anche il pietro di Mons-en-Pévèle (10) e i secondi di vantaggio diventano 30”, ma nessuno gli dà i cambi e il belga s’infuria nonostante il suo vantaggio aumenti fino a 50 secondi sul lastrico di Mérignies (9) e allora a Pont-Thibaut (8) Cancellara non può più aspettare rispondendo all’attacco di Greg Van Avermaet e Sep Vanmarcke.

IL GRAFFIO DI SAGAN, PRIMO SUL CARREFFOUR - Boonen attacca “anche” sull’asfalto che precede Templeuve (7) e ai meno trenta Tornado conserva mezzo minuto di gap su Cancellara e fra loro Peter Sagan con Maarten Wynants della Belkin. Nemmeno i sassi di Cysoing Bourghelles (6) e Camphin-en-Pévèle (5) saranno interlocutori prima dello spettacolo dell’Arbre, anzi, Boonen morde ancora i compagni di fuga e Cancellara sfianca il gruppo mentre cade Van Avermaet e Peter Sagan rilancia a meno venti con uno spettacolare attacco per iniziare il Carrefour de L’Arbre addirittura in solitaria.

L'ASSOLO DI TERPSTRA, IL TRIONFO DI SQUADRA - Fuori dal Carrefour de L’Arbre che così spesso ha deciso la Regina, rimangono solo i migliori per l’ultima durissima selezione dei sassi: sono Cancellara, Stybar, Vanmarcke, Degenkolb e Peter Sagan contro Boonen, Thomas, De Backer, Wiggins e Niki Terpstra a 15 secondi dal quintetto di testa sul pavé di Gruson (3) e riallineati sugli ultimi sassi di Hem prima della sparata vincente dell'Omega Pharma. Niki Terpstra, il ventinovenne olandese, che il mese scorso aveva già vinto la Dwars door Vlaanderen, attacca da finisseur a 6 chilometri e duecento metri dall’arrivo e si gode la flame rouge del Velodrome: un trionfo in solitaria dal sapore di squadra nella settimana santa delle Fiandre.


Che gara ragazzi, emozioni già dai meno 70km dall'arrivo con boonen che ci ha provato fino all'ultimo, sagan che ci ha provato!!!, un degenkolp secondo sempre più forte e un terpstra che ha sfruttato il momento giusto e la superiorità di una squadra, l'omega, nettamente la più forte di tutte per queste classiche del nord.
 
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