E' inutile che continuate a prendervela con i "barconi", c'entrano poco col reale problema che sta vivendo l'Europa.
Questo personaggio è stato condannato a 20 anni di reclusione, pena ridotta a soli 5 anni, per aver tentato di uccidere tre uomini, inclusi due agenti, nel 2001 a Roissy-en-Brie.
Dove è l'intelligence francese? Ma scherziamo? Questo vive, come tutti gli altri attentatori, in Europa da una vita, non è un combattente dell'Isis ("martire"), ma un "soldato", ovvero un frustrato cronico che ha deciso di ammazzare qualcuno inneggiando ad Allah.
Vorrei capire poi perchè uno schedato pericolosissimo come Youssef il Belga (quello che secondo l'Isis aveva sparato, giusto per far capire quanto questi ne sappiano di ciò che succede in Europa..) è libero di prendere un treno dal Belgio dopo aver postato su Telegram di "voler uccidere dei polizzioti".
La rete di controllo europea non sta funzionando, troppi principianti allo sbaraglio ammazzano con una semplicità agghiacciante. Il problema non è "l'accoglienza", ma la gestione ed il controllo di tutti i soggetti a rischio