Beninteso che ciascuno deve essere libero di vivere il proprio tifo come gli pare e non per questo essere disprezzato/criticato/crocifisso ecc.. la vedo come te ma con le dovute precisazioni.
Sicuramente tra le ragioni che mi spingono a tifare Milan non c'è la competitività, non c'è la serie in cui si gioca, non c'è la presenza o meno di campionissimi o scarsoni.
Anche se posso avere un momento di sfiducia come questo, non riuscirei neanche volendo a essere completamente disinteressato al Milan. Magari non faccio carte false per non perdermi una partita...ma questo di norma vale anche quando il Milan va bene, perchè non voglio privarmi di un'uscita con la mia ragazza o con amici per una partita di calcio, non rientra nella mia filosofia.
Però, a mio avviso, se è facile tifare quando tutto va bene, è anche troppo facile dividere i tifosi in "veri" e "occasionali" quando le cose vanno meno bene. Questa distinzione ha la cattiva abitudine di tramutarsi in alibi e giustificazione.
Il Milan infatti, almeno così la vedo io, non è solo una squadra di calcio che meramente ottiene risultati, positivi o negativi.
Il Milan è mentalità: di dominare, di dare tutto, di "incutere terrore agli avversari" come il nerso sulla maglia.
Il Milan è passione: è soffrire per un risultato da portare in porto, emozionarsi per una prodezza, per un gol, fuoco come il rosso sulla maglia.
Il Milan è stile: essere sempre dei signori, evitare gaffe anzi essere protagonisti di gesti che siano degli esempi.
Il Milan è orgoglio: per la nostra storia, la nostra maglia e i nostri colori.
Il Milan è trasparenza: verso i tifosi, che sono il vero motore e vanno rispettati.
Allora io, se resto zitto e tranquillo anche se l'annata è storta, non posso non incacchiarmi quando vedo uno di questi valori calpestati, figuriamoci se li vedo calpestati tutti e 5 in una volta.
Il tifoso occasionale, se proprio lo vogliamo definire, non è quello che non va allo stadio, che si pone criticamente nei confronti della società e delle sue scelte, che si lamenta e si incavola se lo spettacolo non è di suo gradimento.
Il tifoso occasionale è, al massimo, quello che, da che non perdeva una sola partita del Milan, non se ne cura completamente più e non sa neanche chi ci gioca. E' quello che sfotte gli altri quando le cose gli vanno bene, e quando gli vanno male fa il disinteressato. E' quello che, in buona sostanza, che il Milan vada bene o male fondamentalmente non gli frega una cippa.
E' vero, un tifoso vero sta vicino alla squadra sempre. Ma quando l'andare male è causato dal calpestare uno o più dei valori di cui sopra non si può più stare zitti, è troppo facile chiamare a raccolta tutti quando in estate ne hanno combinate di tutti i colori.