Ordine: "Improbabile l'esclusione dalle Coppe"

Djerry

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Parliamo seriamente , ok.
I problemi sostanzialmente sono 2 : I bilanci delle gestioni passate che inevitabilmente hanno messo in difficoltà Fassone e questo benedetto prestito.

La Uefa che non è stupida ha per adesso accantonato il problema bilanci e vuole chiarezza sul discorso prestito. Il prestito è fatto da Elliot che ha garantito in ogni modo ( addirittura con la presenza in riunione del suo numero 1 ) che anche in caso di non solvibilità del presidente Li si sarebbe accollata tutto il club in pancia.

Ora, onestamente mi metto nei panni di Fassone e mi chiedo cosa mai dovrebbe fare di più. C'è un gruppo multimiliardario che nella peggiore delle ipotesi si prende in mano il milan e per iscritto ti conferma che lo solleva da ogni debito.

Per ultimo non capisco il motivo per cui negli anni passati si è dato il S.a. a società ben più conciate del Milan ( e che lo sono attualmente vedi Inter ) e a noi no.

Il milan oggi ha ZERO esposizione bancaria ma ha un esposizione debitoria con il fondo. Onestamente non capisco , sono serio .

Credo che ci sia da capire che il Milan di Fassone abbia giocato d'azzardo.

Ha cioè cavalcato, con una certa spregiudicatezza finanziaria, la linea dell'investimento forte anche in situazione critica come correttamente dici dei conti lasciati da Berlusconi e Galliani, con la prospettiva strategica di ottenere questo famigerato Voluntary Agremeent e di non avere problemi con la UEFA nel concordare il piano di rientro, già in quanto tale messo in conto.

Sostanzialmente è come giocare una mano di poker andando all-in con tutto quello che si possiede, sapendo poi che l'avversario deciderà dopo aver visto le tue carte.

Cosa avrebbe dovuto fare Fassone? Niente, perché lui è un mero esecutore.

La vera magagna alla base è quella famosa imposizione di investimenti pesanti nella squadra che più volte Berlusconi ha evocato in fase di trattativa, quando invece alla nuova società doveva essere concessa come ogni società la piena capacità strategica di rintuzzare prima i conti pregressi ed il bilancio, senza esporsi con questa convinzione alla possibilità del Voluntary.

Quei 230 milioni impegnati sul parco giocatori andavano in un passaggio serio di consegne conservati o gestiti in funzione di un ulteriore taglio alle spese per poi realmente rilanciare il progetto sano e virtuoso; invece la pompa magna che è stata imposta a questo cambio societario ci ha negato l'oculatezza nella valutazione dei conti ereditati, che purtroppo molti attenti osservatori in questi mesi ed in estate rimarcavano come minacciosi.

Il tutto, ovviamente, fatto a debito, ipoteca e garanzia di terzi, che rendeva da subito quel progetto così ambizioso in realtà del tutto aleatorio specie in funzione della totale improbabilità dei piani di fatturato futuri.
Figuriamoci poi giocando sulla presunta garanzia di un fondo come Elliot, che ovviamente alla UEFA non può interessare in alcun modo non potendo per sua stessa natura rappresentare oggi la garanzia di continuità aziendale in quanto tale nella sua posizione di creditore garante. Ma garante dei crediti, non di quello che sarà il Milan futuro!
 

Milanforever26

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Nel 2016 la camera giudicante ha esaminato:

Targu, Inter Baku, Dnipro, e Galatasaray. Tutti esclusi dalle coppe.


Nel 2017 la camera giudicante ha esaminato:

Kababukspor e Partizan, che sono stati esclusi dalle coppe.

C'è stato poi il caso Red Bull/Lipsia che però non era legato al FPF.



Nel 2018:

La camera UEFA ha emesso 5 sentenze: in tre (Panathinaikos, Irtysh, Sion) c'è stata l'esclusione dalle Coppe Europee. Negli altri due (Vovjodina e Tirana) invece no.

Ciao core...

Salutiamo l'EL

Mi spiace per i ragazzi e Rino
 

Lineker10

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Però la UEFA può implicitamente imporlo tramite il divieto di registrazione di nuovi giocatori nelle competizioni europee o la restrizioni in base al costo dei giocatori registrati.

Il rischio in tal senso è dover praticamente rinunciare a prendere sul serio l'Europa l'anno prossimo perché ci troveremmo due rose parallele, una che gioca in campionato coi nuovi acquisti ed una molto meno forte registrata per la UEFA.

Occhio che giovani under 21 come Locatelli, Cutrone e Plizzari (oltre Donnarumma se resta ovviamente) non devono essere iscritti alla lista.
Sarebbe un problema aggirabile avendo molti elementi di questo tipo.
 

GP7

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no, il problema è quello. Li ad oggi non ha nessun obbligo di rifinanziare il debito, a Ottobre dovrà necessariamente farlo ma ad oggi più di dare in garanzia la stessa ELLIOT non capisco cassone che debba fare.

si ma non farlo prima, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, causa contraccolpi all'oggetto dell'investimento.
Il fatto di continuare ad attendere la scadenza di ottobre, in tal senso, la leggo come manifesta dimostrazione di debolezza.
 

Djerry

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Occhio che giovani under 21 come Locatelli, Cutrone e Plizzari (oltre Donnarumma se resta ovviamente) non devono essere iscritti alla lista.
Sarebbe un problema aggirabile avendo molti elementi di questo tipo.

Dici bene.

Rischiamo di avere il Milan ufficiale in campionato, il Milan U21 in Europa League ed il Milan B in Lega Pro.

Almeno non ci si annoia :ok:
 

Milanforever26

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ragazzi il discorso è molto semplice, la Uefa vuole sapere chi è il vero proprietario del Milan. quello che dobbiamo chiederci noi è perchè questi proprietari invece che uscire allo scoperto preferiscono mandarci al massacro.

Non c'è nessuno dietro a Lì..ancora co sta misteriosa cordata?
Dai...
 

mandraghe

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Oramai si è appannati e non si riesce più a vedere la realtà. Ovviamente è impossibile per chiunque rimborsare 400 milioni di prestito anche per un emiro e si procederà per rifinanziare completamente il prestito con altri tassi.
ma è LA PRASSI , non capisco lo stupore.

Se LI non rimborsa il prestito Elliott si prende il Milan, c'è scritto nei contratti. Ad Elliott poco importa dei rifinanziamenti: se LI non paga escute il credito rivalendosi sul Milan. Non capisco quale rifinanziamento ci potrà essere ad ottobre. Il rifinanziamento se si farà, si deve fare prima di Ottobre.
 

Super_Lollo

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si ma non farlo prima, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, causa contraccolpi all'oggetto dell'investimento.
Il fatto di continuare ad attendere la scadenza di ottobre, in tal senso, la leggo come manifesta dimostrazione di debolezza.

Io non so che lavoro fai ma io in 30 anni di lavoro non ho mai visto nessuno rifinanziare un debito in anticipo rispetto alla scadenza pattuita. Stiamo parlando di soldoni.
 

Super_Lollo

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Se LI non rimborsa il prestito Elliott si prende il Milan, c'è scritto nei contratti. Ad Elliott poco importa dei rifinanziamenti: se LI non paga escute il credito rivalendosi sul Milan. Non capisco quale rifinanziamento ci potrà essere ad ottobre. Il rifinanziamento se si farà, si deve fare prima di Ottobre.

Ti copio la mia risposta che ho dato a GP7 :

Io non so che lavoro fai ma io in 30 anni di lavoro non ho mai visto nessuno rifinanziare un debito in anticipo rispetto alla scadenza pattuita. Stiamo parlando di soldoni.
 

Lineker10

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Credo che ci sia da capire che il Milan di Fassone abbia giocato d'azzardo.

Ha cioè cavalcato, con una certa spregiudicatezza finanziaria, la linea dell'investimento forte anche in situazione critica come correttamente dici dei conti lasciati da Berlusconi e Galliani, con la prospettiva strategica di ottenere questo famigerato Voluntary Agremeent e di non avere problemi con la UEFA nel concordare il piano di rientro, già in quanto tale messo in conto.

Sostanzialmente è come giocare una mano di poker andando all-in con tutto quello che si possiede, sapendo poi che l'avversario deciderà dopo aver visto le tue carte.

Cosa avrebbe dovuto fare Fassone? Niente, perché lui è un mero esecutore.

La vera magagna alla base è quella famosa imposizione di investimenti pesanti nella squadra che più volte Berlusconi ha evocato in fase di trattativa, quando invece alla nuova società doveva essere concessa come ogni società la piena capacità strategica di rintuzzare prima i conti pregressi ed il bilancio, senza esporsi con questa convinzione alla possibilità del Voluntary.

Quei 230 milioni impegnati sul parco giocatori andavano in un passaggio serio di consegne conservati o gestiti in funzione di un ulteriore taglio alle spese per poi realmente rilanciare il progetto sano e virtuoso; invece la pompa magna che è stata imposta a questo cambio societario ci ha negato l'oculatezza nella valutazione dei conti ereditati, che purtroppo molti attenti osservatori in questi mesi ed in estate rimarcavano come minacciosi.

Il tutto, ovviamente, fatto a debito, ipoteca e garanzia di terzi, che rendeva da subito quel progetto così ambizioso in realtà del tutto aleatorio specie in funzione della totale improbabilità dei piani di fatturato futuri.
Figuriamoci poi giocando sulla presunta garanzia di un fondo come Elliot, che ovviamente alla UEFA non può interessare in alcun modo non potendo per sua stessa natura rappresentare oggi la garanzia di continuità aziendale in quanto tale nella sua posizione di creditore garante. Ma garante dei crediti, non di quello che sarà il Milan futuro!

Beh Djerry, il punto però è che è Li che non riesce a rifinanziare il suo debito verso Elliott.

Se lo facesse il piano di Fassone andrebbe avanti liscio come l'olio, nonostante la faraonica campagna acquisti.

Quello che noto si fa fatica a distinguere è che da un lato c'è la gestione di Fassone e del Milan, che non da nessun problema alla UEFA se non imporre qualche cessione pesante per riequilibrare i bilanci all'interno del famoso -30 di passivo in tre anni, dall'altra c'è la Rossoneri Sports Investments di Li che non riesce a rifinanziare la sua parte di debito verso Elliott, situazione che agli occhi della UEFA è ambigua e non da garanzie per il Milan. Sono due partite che si stanno giocando su due tavoli diversi.
 

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